RICERCA
Investimenti e gender gap: Sella lancia il programma “Voglio una Borsa Rosa”
Scritto da
Redazione
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Anna Grosso, Condirettore Generale di Banca Sella
Investono per la pensione, condividono e si confrontano sulle tematiche del risparmio con la famiglia e sono a loro agio con la tecnologia.
Sono alcuni dei dati emersi da una ricerca condotta da Banca Sella sulle donne italiane e la gestione dei risparmi: risultati che hanno dato vita a “Voglio una Borsa Rosa”, un programma di empowerment femminile che si pone l’obiettivo di ridurre il divario di genere negli investimenti attraverso iniziative di educazione finanziaria.
Donne previdenti
La ricerca, condotta su un campione di 650 uomini e donne con ruoli apicali in azienda, imprenditori e liberi professionisti, ha messo a fuoco comportamenti e abitudini in relazione a diversi ambiti della gestione economica e finanziaria personale e familiare.
Quasi 8 donne su 10 (il 77%) hanno fatto degli investimenti negli ultimi anni, valore molto vicino all’80% degli uomini.
Mentre 7 su 10 possiedono un piano pensionistico, decisamente più degli uomini per i quali la percentuale scende al 57%.
La percezione di non risparmiare abbastanza
In fatto di risparmio, circa il 40% del campione, parimenti suddiviso tra uomini e donne, afferma di non riuscire ad accantonare nulla.
Tra chi riesce a risparmiare, il 43% delle donne si dice non soddisfatto di quanto riesce a mettere da parte, mentre per gli uomini la percentuale scende al 38%.
Soddisfatto della propria capacità di risparmio il 17% delle donne contro il 21% degli uomini.
Più smart e meno indebitate
Dalla ricerca le donne appaiono anche più smart e tecnologiche degli uomini, specie in tema di pagamenti digitali: il 45% delle donne utilizza i mobile payment, contro 34% degli uomini; il 44% ritiene che le carte di pagamento facilitino la gestione delle spese personali, contro il 26% degli uomini.
Le donne mostrano inoltre una maggiore prudenza nell’indebitamento: il 52% ha sottoscritto un mutuo o un prestito personale rispetto al 63% degli uomini.
Chi si occupa delle decisioni finanziarie?
Passando agli investimenti, emerge che le donne hanno una maggiore tendenza a condividere le scelte o avvalersi del supporto del partner o di altri familiari (30% contro il 24%), mentre gli uomini preferiscono una gestione più autonoma (57% contro il 53% delle donne) o avvalendosi del supporto di professionisti (19% rispetto al 12% delle donne).
Una dinamica, questa, che però si modifica al crescere del reddito e del livello di istruzione: il 75% delle donne laureate e con una retribuzione annua lorda familiare superiore ai 50mila euro si occupa infatti autonomamente delle decisioni finanziarie contro il 54% degli uomini a parità di profilo.
Conoscenze ancora carenti
Tuttavia, persiste una diversa percezione delle competenze: solo il 26% delle donne ritiene di possedere conoscenze finanziarie elevate, contro il 31% degli uomini, mentre il 25% si percepisce invece con un livello di conoscenza basso, rispetto al 21% degli uomini.
I social, le community e gli influencer
I canali preferiti per informarsi? Sono gli esperti del settore, seguiti da fonti online e media tradizionali.
Le donne si mostrano però più ricettive ai contenuti veicolati sui social, in particolare tramite community e influencer.
“Voglio una Borsa Rosa”
I risultati di questa ricerca sono serviti a Banca Sella per lanciare un programma dedicato all’empowerment femminile, con l’obiettivo di ridurre il divario di genere attraverso iniziative di educazione finanziaria.
L’iniziativa “Voglio una Borsa Rosa” è stata pensata per supportare le donne in un percorso di crescita finanziaria e imprenditoriale, attraverso contenuti e strumenti sviluppati ad hoc anche grazie al contributo attivo delle dipendenti della banca.
Sul portale “Percorsi” è stata avviata una sezione dedicata all’educazione finanziaria delle donne, costantemente aggiornata sui temi di maggiore interesse, con la pubblicazione di articoli, guide e pillole video di esperti del settore, a cui si aggiungeranno anche podcast sull’imprenditoria femminile.
Sono inoltre previsti eventi sul territorio per aumentare la sensibilizzazione su queste tematiche attraverso eventi con esperti e professionisti anche di Banca Sella, coinvolgendo maggiormente il pubblico femminile e approfondendo i temi economico-finanziari.
L’intero progetto è stato sviluppato anche grazie al contributo diretto delle donne impiegate in Banca Sella, che hanno definito i contenuti, realizzato i materiali e condiviso le proprie esperienze.
«I dati della ricerca evidenziano come le donne ricoprano un ruolo sempre più importante nel tessuto economico del nostro Paese, dimostrando che l’educazione finanziaria rappresenta uno strumento fondamentale per la loro crescita. Investire nella formazione, aumentare la consapevolezza sui temi finanziari e imprenditoriali e comprendere i diversi comportamenti e abitudini delle donne in questi ambiti, costituisce una leva essenziale per supportarle nei loro bisogni quotidiani e mettere a disposizione strumenti e soluzioni adeguati a ridurre ulteriormente l’attuale divario di genere ancora esistente», ha affermato Anna Grosso, Condirettore Generale di Banca Sella.