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Ottimizzazione e accelerazione dei regolamenti: un percorso T+1 a prova di futuro

Un percorso T+1 a prova di futuro

Giovanni Zappavigna, Executive Director Capco Italy

È ormai evidente che sebbene le decisioni politiche formali verranno prese nel corso di quest'anno, il Regno Unito e lo Spazio Economico Europeo (SEE) si stanno preparando a introdurre un ciclo di regolamento T+1 per i titoli entro ottobre 2027.

Nel Regno Unito, questa transizione sarà anticipata dall’adozione di un codice di condotta, che fisserà obiettivi intermedi per il mercato, incoraggiando i partecipanti a compiere progressi nell’automazione e nel miglioramento dei processi di elaborazione delle transazioni.

Anche se i dettagli del quadro di conformità per il codice devono ancora essere definiti, la questione è stata ampiamente discussa con le autorità competenti, tra cui la Bank of England (BoE) e il Tesoro nel Regno Unito.

Si prevede che gli enti regolatori offriranno un supporto concreto monitorando i progressi delle aziende, probabilmente già dal 2025. Un processo simile al controllo adottato durante la transizione al Libor, caratterizzato da regolari richieste di aggiornamenti sui progressi e di dati specifici, che rappresenta un utile precedente per guidare questa nuova fase.

I cambiamenti nel lungo termine

Parallelamente, prosegue il dibattito su un percorso a lungo termine verso cambiamenti più profondi e radicali. Questo include lo sviluppo di innovazioni legate ai titoli digitali e all'uso della tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology), nonché le prime discussioni su un possibile passaggio al regolamento T+0, in cui la liquidazione avverrebbe istantaneamente.

Tra le altre innovazioni, spicca la recente approvazione da parte della SEC dell’iniziativa 24X, che prevede la possibilità di trading continuo 24 ore su 24. Questi cambiamenti rappresentano una sfida significativa per le attuali architetture tecnologiche ed i modelli operativi legacy e richiedono un’evoluzione radicale delle infrastrutture esistenti.

Pianificare gli investimenti strategici

Tali sviluppi, infatti, necessitano di un piano di investimenti strategici, sia a breve che a lungo termine, in piattaforme e infrastrutture del mercato dei titoli. Il contesto attuale, inoltre, è già caratterizzato da un’innovazione rapida e spesso dirompente, accompagnata da trasformazioni tecnologiche di ampia portata. Attualmente è anche difficile prevedere con precisione come si evolveranno le possibili implementazioni dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) entro ottobre 2027, ma il suo impatto potrebbe essere significativo e trasformativo.

Per tutti gli attori del mercato, quindi, l’elemento cruciale per avere successo nei prossimi anni sarà pianificare e gestire questi investimenti in modo strategico, ottenendo risultati tangibili in pochi mesi e, al contempo, sarà fondamentale garantire la flessibilità e l’orientamento all’obiettivo finale, evitando impegni incauti o eccessivi. È necessario, pertanto, avanzare con prudenza, tenendo conto che eventuali errori di valutazione potrebbero comportare costi elevati e che le sfide operative quotidiane continueranno ad esercitare una pressione considerevole.

Le scelte sicure, nel breve termine

Alla luce del contesto descritto, le aziende come possono investire e sviluppare i loro piani di modernizzazione dei processi di regolamentazione continuando a migliorarli? Esistono alcune soluzioni tecnologiche a breve termine, considerate "scelte sicure", che possono portare benefici immediati:

Identificare le cause principali dei problemi di regolamentazione:

  • Utilizzare strumenti di process mining, che analizzano i dati operativi per fornire una visione completa dei processi end-to-end;
  • Identificare le cause principali dei guasti, come errori ricorrenti o inefficienze sistemiche;
  • Condurre analisi di scenario per valutare le soluzioni proposte, pianificare meglio gli investimenti e monitorare l'impatto delle modifiche implementate.

Ottimizzare i canali e le interazioni con i clienti

  • Limitare l’uso della posta elettronica: ridurre al minimo la dipendenza dalle email per gestire le comunicazioni ed investire, quando necessario, in strumenti avanzati per la gestione delle interazioni con i clienti. Questo aiuta a eliminare inefficienze e problemi legati all’elaborazione manuale delle email;
  • Implementare flussi di lavoro automatizzati basati sull’intelligenza artificiale: adottare sistemi AI per la gestione dei servizi e delle attività, al fine di migliorare l’efficienza operativa, ottimizzare l’esperienza complessiva del cliente e ottenere una comprensione più approfondita delle interazioni e delle esperienze associate. Questi strumenti sono fondamentali per raggiungere con successo gli obiettivi richiesti dal ciclo T+1.

Gettare le basi per la modernizzazione strategica delle infrastrutture

  • Introdurre strumenti e approcci innovativi: utilizzare tecnologie avanzate per accelerare il processo di aggiornamento dei sistemi legacy, riducendo al contempo rischi e costi. Questi sistemi, spesso scarsamente documentati e complessi da modificare, possono essere migliorati attraverso attività come la creazione di documentazione aggiornata, l'interpretazione del codice esistente e la sua riorganizzazione/riscrittura in chiave tecnologica moderna.
  • Preparare l’infrastruttura al futuro: considerare questa fase di intervento come un passaggio fondamentale versoun efficientamento più concreto, rendendo i sistemi legacy più flessibili e adatti alle esigenze future. Ciò include la preparazione di un piano di migrazione dei servizi sul cloud, garantendo una base tecnologica solida e sostenibile per supportare le innovazioni future.

Investire in queste aree consente di ottenere risultati significativi ancor prima di introdurre importanti modifiche alle piattaforme principali di regolamentazione, come la riprogettazione dei processi batch. Questi interventi garantiscono benefici immediati; ad esempio un miglioramento delle prestazioni in conformità con il CSDR, senza compromettere la visione strategica di lungo termine del mercato.

Nel 2025, le aziende dovrebbero concentrarsi su queste azioni come parte integrante della loro transizione verso il ciclo T+1. Parallelamente, sarà fondamentale pianificare e avviare un coinvolgimento su larga scala con il mercato e i clienti, promuovere iniziative di reingegnerizzazione dei sistemi e implementare ecosistemi di partner e infrastrutture capaci di sostenere i cambiamenti futuri.