Resite l’ottimismo, focus su materie prime
Parliamo infatti di un buon 56% di clienti di elevato profilo patrimoniale in Italia che si dichiara ottimista. E di quasi due terzi degli stessi a livello europeo (il 59%). La loro opinione è chiara: nel mercato azionario ci sono le condizioni per ulteriori margini di crescita. Più della metà degli italiani (il 53%) ritiene che le materie prime saranno la classe di attivo più brillante nel 2019, seguite da azioni (25%) e reddito fisso (19%).
Più opportunità nell’healthcare
In termini settoriali, l'82% dei clienti italiani intravede inoltre le maggiori opportunità nel settore healthcare. Un ambito tradizionalmente difensivo per molti ma destinato a sovraperformare, come spiega una nota, “a fronte della maturazione del ciclo economico e di persistenti trend demografici, quali crescita e invecchiamento della popolazione”.
Le minacce: dalla Cina alla Fed
I timori comunque non mancano: oltre due quinti degli intervistati europei (il 44%) si dicono cauti e temono una bolla. Tra le minacce più avvertite ci sono le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina: il 40% degli investitori ritiene che il rischio maggiore per i mercati emergenti sia la guerra commerciale. Ma preoccupa anche la forza del dollaro USA (25%), il rallentamento della Cina (18%) e l'inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve (17%).