Così cambierà l’onboarding del cliente

Ridurre i tempi di attivazione di conti correnti e altri servizi, estraendo le informazioni in automatico dai documenti del cliente. ABBYY ha presentato al Mobile World Congress 2019 la propria visione sul futuro dell’onboarding.

MWC 2019 stand

La soluzione Mobile Web Capture, che arriverà sul mercato nei prossimi mesi, punta a banche e altre imprese per facilitare l’acquisizione dei nuovi clienti sul canale mobile. Come ci ha spiegato Cédric Hubert, Director Enterprise Sales Europe di ABBYY, l’obiettivo è permettere ai clienti di inquadrare i propri documenti utilizzando la fotocamera dello smartphone. Non, quindi, una app “proprietaria” fornita dalla banca o dall’azienda. «Non si può chiedere a un prospect di scaricare la nostra app prima ancora di diventare cliente – commenta Hubert – per ottimizzare la customer experience devo integrare l’onboarding nel browser, permettendo al cliente di registrarsi dopo essersi informato sui miei prodotti e i miei servizi».

Una tecnologia integrata nella pagina web che estrae le informazioni dal documento, senza scattare immagini. «Non facciamo una foto del documento – conferma Hubert – ma completiamo automaticamente i form di registrazione in base ai dati del documento. Questo permette di automatizzare tutti i processi successivi: tramite API posso alimentare in tempo reale il CRM, svolgere le verifiche di KYC e AML. O, a seconda dei casi, interrogare la centrale rischi. Grazie alla robot process automation si può arrivare a un’industrializzazione importante dei processi».

L’obiettivo primario resta ottimizzare la customer experience del cliente e velocizzare l’attivazione di nuovi prodotti (o il cross selling) sul canale mobile. «I tassi di abbandono dei clienti in fase di registrazione restano alti – afferma Hubert – e questa è una priorità per le banche alla ricerca di nuova redditività. Estraendo le informazioni dal documento e scattandosi un selfie, il cliente può richiedere un servizio in tempi molto rapidi».

L’estrazione automatica delle informazioni permette di affrontare anche altri aspetti delicati nella fase di attivazione di un nuovo rapporto. «Ci sono state sentenze, in diversi Paesi europei – racconta Hubert – su alcuni casi in cui il cliente ha scaricato un contratto dal web, ne ha modificato le condizioni a proprio favore e poi ha sottoscritto il contratto fraudolento, inviandolo alla banca. I processi interni non prevedevano una verifica dell’integrità del contratto e quando il cliente ha chiesto che fossero applicate le condizioni da lui modificate e sottoscritte, le banche hanno proceduto alle vie legali. E hanno perso. La nostra soluzione permette anche di effettuare un secondo controllo automatico della contrattualistica che viene restituita firmata dal cliente, grazie all’analisi testuale. E può analizzare in tempi rapidissimi anche altri documenti: un estratto conto, ad esempio, per individuare movimenti che permettono di capire il reddito del cliente o l’esistenza di finanziamenti o mutui».