Fineco: anche nel 2025 è al fianco di LifeGate per la salute delle acque

Fineco rinnova il suo impegno nella Water Defender Alliance, alleanza creata da LifeGate che riunisce tutti i principali rappresentanti della società civile per contrastare l’inquinamento da plastiche e microplastiche, sversamenti accidentali di oli e idrocarburi e favorire il ripristino di habitat marini compromessi.

L’edizione 2025

Quest’anno le attività riguarderanno in particolare la relazione tra persone e mare in termini di salute e longevità: basti pensare che metà dell’ossigeno che respiriamo dipende proprio dal mare, il quale assorbe circa un terzo della CO2 che produciamo, svolgendo un’azione di mitigazione climatica fondamentale in un’aerea, quella del Mediterraneo, considerata tra le più ricche di biodiversità al mondo.

«Siamo orgogliosi di continuare a far parte della Water Defender Alliance, un’iniziativa che ci permettere di implementare azioni concrete a difesa delle acque, la cui salute è strettamente correlata a quella delle persone – ha commentato Fabrizio Lingesso, Direttore Marketing Fineco. Come banca, in un contesto in cui la vita media è sempre più lunga, siamo consapevoli che salvaguardare l’ambiente sia fondamentale per il benessere della comunità, tanto quanto pianificare in anticipo il proprio futuro finanziario».

Le iniziative di Fineco

Quest’anno Fineco ha sostenuto l’attivazione di quattro soluzioni promosse dall’Alleanza:

  1. il Pixie Drone a Milano, Darsena: un drone acquatico, telecomandato da una distanza massima di 500 metri, operativo nel cuore della città, che, navigando nella Darsena milanese, è in grado di catturare per ogni missione fino a 60 Kg di rifiuti, in particolare macro-detriti galleggianti.
  2. la Missione subacquea a Baia di Grignano, Trieste: una missione di raccolta dei rifiuti dai fondali, che ha visto la collaborazione di associazioni ambientali, sportive, istituzioni e forze dell’ordine che non solo ha permesso la rimozione di circa 150 metri di reti fantasma, per un peso complessivo di circa 200 chili, ma ha anche consentito di liberare un centinaio di animali ancora vivi che erano rimasti intrappolati nelle reti.
  3. la Smart Bay a Santa Teresa, Lerici (La Spezia): sono stati installati un Seabin, cestino capace di catturare dall’acqua circa 500 Kg di rifiuti all’anno, incluse plastiche e microplastiche fino a 2 mm di diametro, e il FoamFlex, una soluzione composta da spugne riutilizzabili fino a 200 volte che assorbono fino al 100% degli oli e che una volta strizzate consentono di recuperare la totalità degli oli assorbiti e conferirli nella raccolta dedicata in ottica di economia circolare.
  4. il Seabin a Marina di Cagliari: nel porto situato nel pieno centro cittadino, a pochi chilometri da un’Area Marina Protetta e dalla nota “blue zone” sarda, è stato attivato il cestino “cattura plastiche” per la raccolta delle microplastiche.

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