Profit Farm chiude la sesta operazione: investimento in 50mila euro di crediti fiscali

niagara2 profit farm

Profit Farm ha chiuso la propria sesta operazione: Niagara 2, del valore di 50mila euro circa, ha riguardato la cessione di crediti fiscali, segmento che Profit Farm sta presidiando, insieme a quelli esigibili dalla PA e da altri soggetti privati ugualmente solvibili.

Profit Farm ha tra i propri obiettivi proprio l’apertura ai privati del mercato dei crediti esigibili e non ancora riscossi, da sempre riservato ai soli investitori istituzionali.

«La cessione dei crediti fiscali inizia a conquistare una parte rilevante nell’ambito del più ampio mercato della compravendita dei crediti – sottolinea Cristiano Augusto Tofani, Presidente e Co-Fondatore di Profit Farm. Questa la ragione per cui abbiamo scelto di operare anche in questo ambito, coerentemente al desiderio di offrire una concreta opportunità ai micro e grandi risparmiatori di impiegare il proprio denaro maturando rendite particolarmente alte attraverso il finanziamento di operazioni di acquisto e incasso di crediti esigibili verso la Pubblica Amministrazione e altri soggetti privati ugualmente solvibili, anche con piccoli capitali».

La prossima operazione Magnolia3, relativa a un credito nei confronti della PA e del valore di 50.000 euro è prevista per il 25 di ottobre.

Come funziona Profit Farm

I risparmiatori possono “prestare”, tramite la piattaforma Profit Farm, capitali destinati all’acquisto di crediti di fatto “blindati” (perché ad esempio assistiti da una sentenza definitiva o altro titolo sostanzialmente equipollente) vantati da società ed enti nei confronti della Pubblica Amministrazione (centrale o locale) o altri soggetti privati ugualmente solvibili.

Il profilo di rischio degli investimenti

L’impiego del capitale per queste operazioni ha un profilo di rischio bassissimo a fronte di una rendita addirittura maggiore rispetto a quella attesa per operazioni ben più rischiose.

Le posizioni di credito vengono infatti selezionate da Profit Farm, all’esito di una approfondita due diligence anche sul cedente, esclusivamente tra quelle che lo Stato, o il privato solvibile, è tenuto a saldare a breve termine (generalmente entro 12/24 mesi), essendosi già chiuso il relativo iter giudiziario con una sentenza inoppugnabile (o altro titolo definitivo equipollente) a favore del creditore.

Un iter che prevede che al creditore debba essere versato non solo il capitale ma anche l’interesse moratorio legale dell’8% annuo che la piattaforma, all'incasso del credito, riconosce interamente ai risparmiatori che hanno finanziato l’operazione.

L’investimento minimo è di 500 euro. Per ogni operazione di finanziamento sono presentati il periodo di sottoscrizione, il presumibile tempo di incasso ed il tasso di rendimento riconosciuto, che viene quindi stabilito con precisione.

Il risparmiatore non acquista quote di una società, ma effettua un prestito a una società che gestisce solo ed esclusivamente l’incasso di quel preciso credito, con garanzia reale.

Chi presta denaro finanzia quindi quella riscossione. Il debitore è lo Stato, attraverso la Pubblica Amministrazione, oppure un soggetto privato con un elevato rating di solvibilità.

 

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