Dopo la trasformazione in società per azioni, l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC) inaugura la stagione di crescita con il Piano Strategico al 2030.
L’obiettivo del piano quinquennale è mobilitare 4 miliardi di euro di risorse per attivare oltre 5 miliardi di nuovi investimenti, con un impatto sociale stimato in 20 miliardi di euro.
Le quattro direttrici del Piano
Il Piano di ICSC fa leva su quattro priorità:
- Integrazione, per ridurre i divari territoriali e favorire una crescita più equilibrata;
- Coesione, per promuovere inclusione e partecipazione sociale attraverso Sport e Cultura;
- Sviluppo sostenibile, in linea con i principi ESG e con la transizione verde e digitale;
- Transizione competitiva, per accompagnare i settori di riferimento nei processi di innovazione, digitalizzazione, transizione energetica, crescita della competitività della filiera.
Inoltre, per crescere, il Piano individua altrettanti ambiti di sviluppo: business, fondi pubblici, finanza e digitale.
1. Business: nuove filiere e progetti infrastrutturali
ICSC rafforzerà il proprio ruolo di partner istituzionale degli enti territoriali, sostenendo politiche di investimento pubblico e progetti di rigenerazione urbana, stadi, studentati e interventi di valorizzazione del patrimonio storico-artistico.
Allo stesso tempo, la Banca amplierà il sostegno alle imprese e al Terzo settore, favorendo l’innovazione e l’internazionalizzazione delle filiere dello Sport e della Cultura.
2. Fondi pubblici: leva per mobilitare capitali
Un asse strategico del Piano è la gestione diretta dei fondi pubblici per catalizzare risorse nazionali ed europee. Tra gli strumenti di punta spicca il Fondo Italiano per lo Sport, affidato in gestione a ICSC dal Decreto Sport 2025: un veicolo che potrà operare con strumenti di debito, equity, garanzie e contributi a fondo perduto, per sostenere l’intera filiera sportiva, dai grandi eventi internazionali fino agli impianti di base.
3. Finanza: focus su capital markets e Social Bond
La strategia di funding evolve verso una maggiore apertura ai mercati finanziari, con un piano regolare di emissione di Social Bond. Obiettivo: ottimizzare la gestione del rischio e garantire un mix di raccolta coerente con i principi di impatto e sostenibilità.
4. Digitale: una banca data-driven
Il Piano prevede un robusto programma di investimenti tecnologici per accelerare la trasformazione digitale e diventare una banca data-driven, capace di anticipare i bisogni di stakeholder e clienti. Efficienza operativa, sicurezza e capacità predittiva saranno le chiavi per abilitare una crescita innovativa e sostenibile.
«Il nuovo Piano Industriale rappresenta un passaggio cruciale nella storia dell’Istituto – spiega il Presidente di ICSC, Beniamino Quintieri – con la trasformazione in società per azioni e una strategia di crescita strutturata, l’Istituto si conferma come la banca pubblica di sviluppo per lo Sport e la Cultura. È un progetto che guarda al futuro del Paese, promuovendo sviluppo sostenibile, inclusione e competitività territoriale. Vogliamo contribuire a un’Italia più coesa e innovativa, in cui Sport e Cultura siano motori di partecipazione, benessere e crescita condivisa, generando valore duraturo per i territori e le comunità».
«Con il Piano Strategico intendiamo ampliare in modo significativo la nostra capacità d’impatto sul sistema Paese – afferma Antonella Baldino, Amministratore Delegato di ICSC. La Banca evolve verso un modello integrato, digitale, strategicamente orientato, con un obiettivo chiaro: valorizzare pienamente la dimensione economica e sociale di Sport e Cultura attraverso una più ampia mobilitazione di investimenti addizionali, intercettando la crescente disponibilità di capitale istituzionale interessato ai settori. Sport e Cultura sono capitale produttivo: asset class di investimento attrattive e industrie strategiche da riportare al centro dell’agenda pubblica come leve di sviluppo, occupazione e competitività territoriale».
Anche nuova identità visiva
Accanto al nuovo Piano Strategico, l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale rinnova anche la propria identità visiva.
Il rebranding interpreta il patrimonio dell’Istituto in chiave contemporanea, raccontando con nuovi linguaggi la sua missione: promuovere sviluppo sostenibile, responsabilità sociale e inclusione attraverso lo Sport e la Cultura.