Le ambizioni di Crédit Agricole: il Piano Industriale 2022-2025
Digitale, ESG, transizione ecologica. Crédit Agricole ha presentato il Piano Industriale di Gruppo, Ambitions 2025. E la parola “ambizioni” è quantomai indicativa.
Perché il Piano si apre con la considerazione che, in questo momento storico, “sia più facile pensare a lungo termine che a pianificare a breve”. Il susseguirsi di crisi di natura eccezionale, tra pandemie, guerre, crisi commerciali ed energetiche, porta a focalizzarsi sul lungo termine.
E il lungo termine di Crédit Agricole è una transizione climatica definita “corretta”, cioè che preservi la coesione socio-territoriale. Cambiare, ma senza shock economici e sociali.
E quindi si punta alle azioni per il clima, ma anche alla coesione sociale (soprattutto per quanto riguarda l’assistenza sanitaria a una popolazione europea che invecchia) e alla trasformazione agricola e alimentare.
I punti chiave del Piano sono:
- crescita organica entro il 2025: un milione di clienti in più, utile netto oltre i 6 miliardi di euro, ritorno sul patrimonio netto superiore al 12%;
- due nuove linee di business: Crédit Agricole Transitions & Energies (l’obiettivo è intuibile dal nome: sostenere la transizione energetica e le energie rinnovabili) e Crédit Agricole Santé & Territoires (assistenza sanitaria e servizi di cura per gli anziani), ne parliamo meglio a breve;
- nuove partnership e acquisizioni mirate, comprese partnership industriali, tecnologiche e finanziarie;
- in Italia, l’offerta punterà su digitale, ESG e quattro segmenti: immobiliare, agricoltura-agroalimentare, assicurazione danni, risparmio gestito;
- sempre in Italia, oltre alle sinergie date dall’integrazione di Creval e FriulAdria, si punta all’ottimizzazione della rete e all’incremento di self e digitale, per ridurre il cost/income del 3% entro il 2025.
Approfondiamo alcuni aspetti del Piano particolarmente rilevanti per noi, iniziando ovviamente dal digitale.
20 miliardi di euro per il digitale
Il budget IT e digitale per il periodo di piano è di 20 miliardi di euro. 1 miliardo è interamente dedicato alla trasformazione tecnologica.
Per la relazione con il cliente, l’obiettivo è di portare il tasso di utilizzo dei canali digitali al 75% della clientela, completando il 15% delle vendite in modalità self.
A inizio 2023 arriverà il posizionamento europeo con un’offerta di banche digitali. Solo in questo ambito il budget è di 450 milioni di investimenti in cinque anni.
La neobanca per professionisti, Blank, andrà in distribuzione white label presso le banche del Gruppo, per conquistare 250mila clienti entro il 2025.
Ed è in arrivo anche il pagamento dilazionato, con tecnologia Linxo. In Francia è stata già lanciata Youzful, piattaforma per l’occupazione giovanile.
In ambito investimenti, si guarda al potenziamento dell’offerta di tecnologia as a Service, quintuplicando i ricavi di Amundi Technology, potenziando Azqore e lanciando nuove piattaforme.
Assicurazioni: dal digitale al social housing
A livello di Gruppo, CA Assurances punterà sullo sviluppo delle soluzioni di risparmio, ma è in ambito Danni che il Piano si intreccia maggiormente con il digitale. L’obiettivo è ottenere 2,5 milioni di polizze aggiuntive.
In ambito Salute e Previdenza sono in arrivo:
- una piattaforma di gestione che unisce umano e digitale, per aumentare i beneficiari Salute del 40% entro il 2025;
- una compagnia assicurativa dedicata per l’offerta pensionistica;
- una piattaforma digitale di orientamento e consulenza per prepararsi alla pensione;
- una gamma di servizi per “invecchiare bene domani”.
A guidare le attività è la annunciata business unit Crédit Agricole Santé & Territoires, che muoverà i primi passi lanciando la piattaforma “Ma Santè by CA”. L'obiettivo è offrire orientamento e supporto nel processo di assistenza sanitaria, attraverso una piattaforma aperta di telemedicina e dando supporto anche agli operatori sanitari nelle nuove pratiche mediche (apparecchiature connesse, etc.).
Per gli anziani è appunto prevista una piattaforma di servizi digitali dedicati, ma si apre anche la strada alla diffusione del social housing: residenze di servizio e alloggi inclusivi, dedicati agli anziani, in partnership con operatori specializzati.
ESG e transizione green. Nasce la BU Transitions & Energies
Tutte le linee di business del Gruppo saranno impegnate nel sostegno alla transizione energetica.
Iniziamo dalla mobilità di nuova generazione, sia per i clienti privati sia per quelli impresa.
CA Consumer Finance vuole arrivare a una quota del 50% di mezzi green sul totale dei veicoli finanziati, entro il 2025. Daranno una mano il nuovo accordo con Stellantis, la cui entrata in vigore è prevista per la prima metà del 2023, e l’acquisizione di FCA Bank e Leasys Rent.
CA Leasing & Factoring sta guardando all’offerta green per le imprese, integrando la filiera del valore a monte e a valle del finanziamento: una piattaforma di diagnostica e consulenza digitale in ambito energetico (Energy Transition Hub).
Alle imprese si rivolgono anche i progetti di consulenza alla rivoluzione verde e di finanziamento dei progetti. Unifergie, quindi, punta ad arrivare a 2 miliardi annui di finanziamenti alle energie rinnovabili entro il 2025: nel 2021 ammontavano a 1 miliardo.
Previsto poi il lancio di una nuova linea di business, Crédit Agricole Transitions & Energies, che supporterà i clienti dalla fase di diagnostica e consulenza sino all’implementazione delle roadmap, compresa l'installazione, il finanziamento di apparecchiature e infrastrutture innovative e la creazione di nuovi modelli di business.
Le attività comprendono il supporto a installazione e gestione di impianti per la produzione di energia per conto proprio e per conto terzi.
Guardando alle aziende più grandi, vediamo che CA CIB sta creando una “sustainable community”, un team di 250 esperti con competenze tecnologiche e in ambito energetico.
Il green è anche migliorare l’efficienza degli immobili. Per i privati è quindi in arrivo una società immobiliare green e socialmente responsabile per le ristrutturazioni energetiche e la riqualificazione dei centri urbani (in questo caso l’interlocutore sono le amministrazioni locali).