Da Armundia una piattaforma AI-based per la consulenza

Armundia piattaforma AI based
Elisa Bruno, Italy Sales Director di Armundia Group

Omnicanalità, servizi ibridi e intelligenza artificiale per non perdere il contatto con il cliente. Il settore del private banking e del WM è in piena trasformazione, con l’obiettivo di evolvere nei modelli di business, nei processi, attraverso piattaforme e infrastrutture che puntano a migliorare il servizio alla clientela.

«Ci sono due principali tendenze in atto: l’omnicanalità e i servizi ibridi. La prima – racconta Elisa Bruno, Italy Sales Director di Armundia Group – non è ancora a uno stadio maturo, mentre la seconda è già diffusa e vede l’impiego del digitale al fianco della relazione fisica tra banker e cliente».

L’intelligenza artificiale generativa

Un’attenzione particolare è anche rivolta all’intelligenza artificiale, impiegata per creare reportistica evoluta e dinamica, capace di rivoluzionare la consulenza grazie a modalità immersive e contenuti tridimensionali.

«Quest’anno il gruppo ha investito in un progetto di ricerca sulle tecnologie di intelligenza artificiale generativa, con l’obiettivo di creare strumenti di Human Query a supporto di banker e consulenti finanziari, seguendo un approccio customer-centrico – annuncia Bruno.

I complessi dati finanziari si trasformano in informazioni comprensibili a supporto dei processi decisionali di banche, Sgr, Sim e family office».

Workflow innovativi per una consulenza distintiva

La tecnologia resta però una commodity al servizio della relazione umana, da sempre fulcro della consulenza, insieme a empatia e competenza professionale.

Ma l’innovazione è sicuramente una leva per potenziare con strumenti intelligenti di analisi dei dati il workflow dei banker.

«La nostra piattaforma AI-based per la consulenza finanziaria e patrimoniale, Armundia 3SIXTY/ADVISORY, è uno strumento strategico per i banker e le reti di consulenti, che abbraccia anche le tendenze omnicanale e multidevice del momento – continua Bruno.

Permette di realizzare un workflow innovativo, capace di elevare e rendere distintivo il livello di servizio erogato dai banker grazie a una serie di vantaggi: dal supporto nella creazione di nuove modalità di gestione patrimoniale e finanziaria, passando per l’interrogazione intelligente dei database, la personalizzazione delle proposte, fino alla gestione di nuove asset class e di prodotti innovativi».

Una gestione olistica e integrata del cliente

Per il cliente finale questo si traduce in un servizio di consulenza tecnologicamente evoluto e capace di soddisfare numerose necessità: da quella di massimizzare la ricchezza attuale, fino alla pianificazione futura, in modo integrato e completo, oltre che impiegando strategie a lungo termine.

«Le istituzioni private gestiscono difatti in modo olistico e integrato l’intera ricchezza del cliente, contando su un maggiore controllo del rischio e attivando un monitoraggio lifecycle con orizzonti temporali diversi e obiettivi variabili, insieme a una reportistica chiara e di immediata comprensione – evidenzia Bruno.

Inoltre, grazie alla tecnologia è possibile proporre soluzioni articolate e ritagliate ad hoc sulle singole esigenze della clientela, andando anche a intercettare un nuovo target di clientela, maggiormente propenso a prodotti innovativi, diversificati e orientati alla sostenibilità».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop

 

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