Affrontare la traiettoria discendente del credito alle piccole e medie imprese, puntando su soluzioni digitali dedicate a segmenti ben definiti: quelli delle piccole e micro realtà, spesso costituite da professionisti e ditte individuali.
Finanziamenti di importo contenuto, pensati per sostenere progettualità mirate, anche con garanzia, e supportati da processi tecnologici che consentono di analizzare e prevedere rischi e potenzialità di ciascuna azienda.
È con questo approccio che ViViBanca punta a distinguersi nel mercato delle PMI, dove ha fatto il suo ingresso nel primo trimestre dello scorso anno, in seguito all’acquisizione di Banca Popolare del Mediterraneo.
Un’operazione che ha portato in dote un portafoglio imprese da cui partire, processi già strutturati e personale con una profonda conoscenza delle esigenze del tessuto imprenditoriale locale.
«Negli ultimi dieci anni abbiamo sviluppato tecnologie che ci hanno consentito di servire il mercato retail con prodotti come la cessione del quinto e i prestiti personali, attraverso processi completamente digitali: dalla video-identificazione per l’onboarding AML, fino all’invio e alla sottoscrizione dei documenti precontrattuali tramite OTP e firma digitale per la delibera – racconta Giovanni Maione, Chief Business Officer di ViViBanca. Da questa esperienza è nata l’idea di replicare il modello per creare un prodotto di credito dedicato a una nicchia ben definita del mercato delle micro imprese: quella dei professionisti e delle ditte individuali».
Una nicchia, nel mercato delle micro imprese
Un disegno che ha richiesto circa un anno di lavoro e che ha portato live il finanziamento sui canali di ViViBanca da qualche mese.
«Diversifichiamo l’assunzione del rischio erogando importi contenuti a un segmento ben definito di micro imprese – spiega Maione. Le aziende possono richiedere il finanziamento direttamente al nostro istituto, oppure attraverso la garanzia dei Consorzi Fidi con cui collaboriamo».
Al fianco delle imprese nella realizzazione del business plan
Al fianco di questa nicchia di mercato, la banca assiste anche numerose piccole imprese e alcune aziende di media dimensione.
«Per i finanziamenti di importo più elevato abbiamo dovuto rivedere le policy del credito e approfondire alcuni processi interni per ragioni infrastrutturali. Inoltre, abbiamo avviato una collaborazione con una fintech italiana per sviluppare un modello di analisi predittiva dedicato alla valutazione dell’affidabilità creditizia delle imprese – precisa Maione. Il nostro vero obiettivo, però, è restare vicini alle aziende. Per questo abbiamo scelto un approccio distintivo al credito: la partnership fintech ci permette di costruire, insieme all’impresa potenziale cliente, un vero e proprio business plan condiviso. La tecnologia utilizzata analizza e mette in evidenza i punti di forza e le aree di miglioramento dell’azienda, consentendoci di progettare insieme un percorso di crescita sostenibile, attraverso un credito mirato a colmare le fragilità e valorizzare le caratteristiche vincenti».
Il ruolo del credito garantito
Nonostante il calo dei prestiti alle PMI - con una flessione del 2,7% per i nuovi finanziamenti a breve termine e del 3,5% per quelli a medio-lungo termine nel secondo semestre 2024 (fonte: Banca d’Italia) - la rischiosità è in aumento e il tasso di deterioramento del credito continua a crescere. In questo contesto, il credito garantito mantiene un ruolo cruciale.
«Quasi il 25% dei prestiti alle PMI è tuttora coperto dallo Stato tramite il Fondo di Garanzia – spiega Maione. Noi abbiamo introdotto il Fondo di Garanzia per le PMI, che copre fino all’80% dei finanziamenti di importo ridotto destinati a professionisti, partite IVA e ditte individuali. Offriamo inoltre finanziamenti garantiti da MCC, che possono arrivare fino a 2,5 milioni di euro con copertura fino all’80%. Ultima novità, l’ingresso della garanzia SACE Growth, che può coprire fino al 70% dell’importo in linea capitale del finanziamento erogato».
I progetti in corso
Un altro cantiere importante su cui la banca è attualmente impegnata riguarda, infine, l’acquisto dei crediti IVA pro soluto.
«Offrire alle imprese la possibilità di convertire rapidamente i crediti d’imposta IVA vantati nei confronti dello Stato in liquidità immediata, accelerando i tempi di rimborso e generando significativi benefici in termini di gestione finanziaria e di bilancio, rappresenta una leva fondamentale per sostenere il loro sviluppo. Crediamo molto in questa soluzione, che per analogia si inserisce nel solco dell’operatività già avviata negli anni scorsi con l’acquisto dei crediti fiscali. Anche per questi nuovi prodotti, che confluiranno nella piattaforma tecnologica ViVifinance, stiamo sviluppando soluzioni innovative, volte a migliorare l’esperienza del cliente, grazie all’automazione dei processi interni e – conclude Maione – a un rafforzamento dei sistemi di sicurezza».
La nicchia di mercato: professionisti e ditte individuali
Nel primo trimestre 2025, i dati e le analisi disponibili indicano un andamento incoraggiante per l’apertura di nuove attività, specialmente per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, con un lieve incremento del +1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Inoltre il settore delle attività immobiliari, in particolare, è composto per il 99,1% da imprese con un massimo di quattro dipendenti, confermando la centralità delle micro imprese.
Il conto deposito per la liquidità aziendale piace anche alle corporate
Fin dal suo lancio nel 2018, il conto deposito business dedicato alle imprese si è affermato come una delle soluzioni di maggior successo per ViViBanca, raggiungendo oggi una raccolta complessiva di circa 75 milioni di euro. L’offerta ha incontrato fin da subito il favore del mercato, attirando liquidità significativa anche da parte di clienti corporate di primo piano.
«La chiave di volta è l’approccio sartoriale: la nostra offerta non è standardizzata – spiega Maione –, ma modellata sulle esigenze del singolo cliente. Che si tratti di una PMI o di una corporate con decine di milioni di euro di liquidità, ogni aspetto del deposito - dalla durata al rendimento, fino alle condizioni di svincolo - viene negoziato per costruire la soluzione più efficiente. Una strategia che ha premiato fin da subito e che oggi rappresenta un pilastro nella gestione della liquidità aziendale».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di ottobre 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.