LAVORARE IN BANCA

Sydema e IAMA Risorse Umane. L’incontro tra tecnologia ed HR

Sydema e IAMA Risorse Umane. L’incontro tra tecnologia ed HR

Matteo Bianchi, Partner e CBO di Sydema, capogruppo di IAMA Risorse Umane, e Mariagrazia Donzelli, Partner Area Banking & Insurance di IAMA Risorse Umane

Assessment costanti per valutare le competenze necessarie, formazione dedicata alle risorse già presenti in azienda ma anche un’attenta ricerca dei nuovi profili necessari per affrontare la digital transformation in atto nel Finance. «La digital transformation sta dettando nuovi ritmi nel mondo dell’HR – premette Matteo Bianchi, Partner e CBO di Sydema, capogruppo di IAMA Risorse Umane – ed è oggi necessario un approccio Tech&Digital per dotare il Finance di nuove figure con competenze in ambito digitale: dalla blockchain, fino al cloud, passando per la cyber security e l’analisi dei dati. Ma dietro ogni tecnologia, ogni servizio o processo, c’è sempre la persona e, a volte, la componente tecnica non è l’unico driver di scelta».

La mentalità fa la differenza

È il mindset, infatti, a fare la differenza per le aziende Finance italiane. «Banche e assicurazioni ci chiedono di valutare il mindset digitale delle risorse – precisa Mariagrazia Donzelli, Partner Area Banking & Insurance di IAMA Risorse Umane. Ricercano un atteggiamento diverso nelle risorse, che devono oggi essere in grado di sviluppare capacità di ragionamento differenti, molto più aperte al cambiamento oltre che orientate al digitale. E soprattutto cercano risorse capaci di lavorare in team cross-funzionali e disposte a contaminare le loro competenze».

Le risorse umane nella cultura digitale

I responsabili risorse umane sono oggi impegnati in più progetti e si sono ritrovati a fare da portabandiera nella promozione di una nuova cultura digitale aziendale. Un cambiamento da affrontare attraverso un duplice percorso. «Tramite la formazione e il reskilling delle figure già presenti in azienda e con l’ingresso di nuove risorse orientate al digitale – spiega Bianchi. L’obiettivo di IAMA Risorse Umane è quindi quello di supportare i nostri clienti del Finance in queste attività: cercare nuove risorse da inserire, valutandone il mindset digitale e la capacità di adattamento al contesto aziendale. E avviare in parallelo attività di formazione per colmare i gap di competenze delle persone presenti in azienda. D’altronde, non sempre i nuovi talenti vanno cercati sul mercato, spesso sono già in azienda ma hanno bisogno di imparare a lavorare in modo agile e flessibile: pensiamo al cambio di rotta imposto dallo smart working e ai modelli di open finance ai quali guarda il Finance. Senza dimenticare però l’aspetto emozionale delle risorse, fondamentale».

L’importanza dell’assessment

Ciò che serve al Finance sono quindi degli strumenti ad hoc per valutare le risorse, le loro competenze e le aspettative. «È in atto una importante stagione di M&A nel Finance – sottolinea Bianchi – che rende ancora più necessario comprendere il potenziale, oltre che le competenze, del personale a disposizione. Per questo motivo, accompagniamo le banche e le assicurazioni in un processo di cambiamento attraverso degli assessment costanti, a volte anche tramite questionari di auto valutazione che coinvolgono manager e colleghi, così da esplorare le capacità personali e relazionali delle risorse e valorizzarne il talento e le digital soft skills».

I nuovi profili: dal data scientist all’esperto DevOps

Non c’è dubbio che l’open finance, i nuovi modelli distributivi e l’evoluzione delle infrastrutture IT richiedano anche nuove competenze in azienda. «La digitalizzazione non porta infatti a un taglio delle risorse a favore della tecnologia, anzi ne aumenta la richiesta e introduce nuove professioni. Le posizioni più richieste sono in ambito analisi dei dati, ridisegno architetturale e security: aree strategiche per la crescita del business – commenta Donzelli. Nell’era dei big data, dove le informazioni strutturate e non provengono da fonti differenti, è fondamentale trovare profili di data analyst e data scientist capaci di analizzare, lavorare, pulire e strutturare la grande mole di dati che questi ecosistemi stanno generando per renderli fruibili alle diverse direzioni aziendali e di supporto al business. Altre aree in cui si sta focalizzando il Finance sono il controllo e la sicurezza, anche cyber: lo smart working, è noto, ha creato delle brecce nei sistemi di difesa delle banche e, data la costante evoluzione delle minacce, la sicurezza informatica è diventata un tema centrale. Infine, anche l’avvento del cloud computing sta dettando una nuova velocità di sviluppo e quindi si ricercano figure capaci di lavorare in modalità DevOps».

Essere più attrattivi

Ma come vanno attratti i nuovi talenti? «Le banche si stanno aprendo ai nuovi canali: i social network, ad esempio, sono uno strumento utile per fare raccontare direttamente a chi lavora in azienda lo spirito dinamico che si vuole creare, e sempre più si va a caccia di nuove risorse attraverso iniziative sul territorio che guardano all’innovazione, come gli hackathon – conclude Donzelli. Le banche e le assicurazioni hanno quindi compreso che per essere più attrattivi bisogna imparare a raccontarsi all’interno delle community».

 

SYDEMA E IAMA RISORSE UMANE: UNA STORIA LUNGA 15 ANNI

Sydema ha acquisito nel 2006 il 70% di IAMA Risorse Umane. «Ma è dalla fine dello scorso anno che IAMA Risorse Umane e Sydema hanno avviato una collaborazione sinergica che quest’anno viene rafforzata in ottica di gruppo per presentare al mercato delle risorse umane una offerta congiunta Tech&Digital – racconta Bianchi. Da una parte, quindi, abbiamo le competenze di Sydema come software house con una forte specializzazione nel credito non performing e, dall’altro lato, IAMA Risorse Umane, attiva nella ricerca e selezione delle risorse umane con un focus su digital innovation, IT e su tutte le nuove posizioni richieste dalla digital transformation. Una nuova immagine per il mercato HR che si riflette anche nel murales che abbiamo realizzato in azienda, dove una ragazza sta per baciare un robot. Un’immagine che vuole essere evocativa».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto 2021 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop