BAPS adotta 50 piante di olivo nel deserto di Sicilia

50 alberi d’ulivo per BAPS. La Banca Agricola Popolare di Sicilia ha adottato una cinquantina di piante che crescono nel cosiddetto “deserto di Sicilia”, tra la Valle del Simeto e i Calanchi di Cannizzola, nei pressi di Centuripe, in provincia di Enna.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’azienda agricola Lumacapizzi, rappresenta un esperimento di economia circolare e di rinascita rurale.

Contro la mafia agricola

Gli ulivi adottati da BAPS sono parte di un più ampio progetto che mira a contrastare la cosiddetta “mafia agricola”, restituendo dignità e produttività a terreni confiscati o degradati.

Da queste piante, curate con tecniche biologiche e a basso impatto, nascerà un olio extravergine d’oliva IGP di alta qualità.

L’olio prodotto sarà interamente donato da BAPS a enti e organizzazioni benefiche locali, in un circuito di solidarietà che rafforza il legame tra impresa, comunità e ambiente.

L’adozione degli ulivi consente infatti all’azienda agricola di proseguire gli interventi di bonifica, recupero e gestione sostenibile dei suoli, generando benefici ambientali e sociali di lungo periodo.

BAPS riceverà 50 litri di olio per ciascuno dei primi tre anni, 100 litri per il quarto e quinto anno e 150 litri dal sesto anno in poi, destinando ogni quantità a finalità solidali.

Il progetto

Il progetto “Adotta un ulivo” si inserisce nel percorso strategico con cui BAPS promuove la transizione ecologica e sociale dell’economia siciliana.

Tra le iniziative già avviate dalla Banca figurano il Greentech Mediterranean Innovation Hub, per la diffusione di tecnologie pulite nel settore agricolo e industriale; il sostegno alle comunità energetiche; il supporto finanziario agli investimenti nell’agrisolare e nell’agrivoltaico, i programmi di educazione finanziaria nelle scuole in collaborazione con FEduF; e i progetti di contrasto alla violenza economica e di genere, volti a rafforzare l’autonomia e la partecipazione delle donne alla vita economica e sociale.

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Ottobre 2025

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