Banca Prealpi SanBiagio: rafforzare la Banca di Relazione contro l’incertezza geopolitica

Banca Prealpi SanBiagio: rafforzare la Banca di Relazione
Da sinistra: Carlo Antiga, Presidente, e Mario Marcon, Direttore Generale Banca Prealpi SanBiagio

Banca Prealpi SanBiagio conferma le sue linee guida: approccio prudenziale, con impieghi stabili anche nell’attuale contesto macroeconomico, e modello della “Banca di Relazione”.

L’istituto di credito cooperativo, parte del Gruppo Cassa Centrale, ha da poco approvato i dati del primo semestre, che confermano il trend positivo dello scorso anno. Cresce la raccolta, a fronte di impieghi stabili, con un CET1 ratio al 36,12%.

La prudenza è confermata da un NPL ratio netto dello 0,25% e da coperture pari al 91%.

La banca ha sede in provincia di Treviso e opera in 205 comuni di competenza, coprendo 9 province delle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino. Un territorio ricco di iniziative imprenditoriali votate all’esportazione e, quindi, giustamente attento all’evolvere della situazione internazionale.

Abbiamo intervistato Carlo Antiga, Presidente Banca Prealpi SanBiagio, e Mario Marcon, Direttore Generale Banca Prealpi SanBiagio, per farci raccontare come la banca sta accompagnando famiglie e imprese del territorio in questa fase.

AG. Incominciamo dai risultati. La prima metà del 2025 ha registrato dati positivi. Quali sono le vostre prospettive per il prossimo futuro?

MM. Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti nei primi sei mesi dell’anno, e dai dati a nostra disposizione ci aspettiamo che anche la parte conclusiva sia in linea con la tendenza di crescita complessiva, che riflette il ruolo di riferimento che l’istituto ricopre nei territori in cui opera.

Tornando ai risultati, nonostante un contesto economico incerto e sfidante, il primo semestre conferma la solidità e la continuità di crescita della Banca. I risultati evidenziano una raccolta complessiva di 6,7 miliardi di euro (+3,8% rispetto a fine 2024), un patrimonio netto che raggiunge i 587 milioni (+5,2%) e un utile netto di 34,5 milioni. Questi dati confermano la fiducia che soci e clienti ripongono in noi, a dimostrazione della vicinanza a famiglie, imprese e comunità.

Per quanto riguarda le prospettive per la restante parte dell’anno, continueremo a investire nelle persone, nell’innovazione, nell’ottimizzazione dei processi e nelle nostre filiali, rafforzando il legame con soci e clienti per una crescita sostenibile e responsabile.

AG. Quali sono, in questo contesto, le sfide più importanti per il vostro territorio di riferimento?

CA. Il territorio in cui operiamo è un contesto dinamico, animato da comunità attive, PMI e aziende che competono su scala internazionale. Per quanto concerne le sfide che queste imprese si trovano ad affrontare, le supportiamo fornendo consulenza specialistica in ambito creditizio e assicurativo, ma non solo.

Il nostro ruolo è anche quello di accompagnare gli imprenditori nei processi di innovazione e aiutarli a gestire prontamente i rischi d’impresa, tra cui quelli ambientali. In quest’ottica, in risposta a importanti eventi meteorologici avversi di questa estate, abbiamo attivato il prestito “Emergenza Maltempo”, mettendo a disposizione 15 milioni di euro.

Allargando lo spettro a tutti gli attori che rendono vivo il nostro territorio, e alle sfide che riguardano la sostenibilità sociale, cerchiamo di ricompattare la comunità attorno a dei valori fondanti, quali cultura, formazione, parità di genere e rigenerazione ambientale, che sono al centro del nostro Piano Bandi 2025-2026, che mette a disposizione 650mila euro - sotto forma di erogazioni liberali - per lo sviluppo di progetti tematici in questi ambiti di assoluta rilevanza.

Il Piano muove dalla nuova Policy per la gestione dell’attività filantropica, un modello innovativo che abbiamo costruito secondo criteri ESG e in coerenza con l’Agenda 2030 dell’ONU.

AG. Le aziende di tutti i settori si confrontano con l’innovazione digitale. Come stanno cambiando il presidio del territorio e il vostro modello di servizio?

CA. In un contesto in cui molte realtà bancarie riducono la loro presenza fisica, noi scegliamo di investire nei territori, rinsaldando la rete di relazioni e servizi. La vera forza della nostra Banca risiede nella capacità di mantenere un contatto autentico con le persone e le imprese, offrendo un sostegno concreto e duraturo, nel solco dei valori fondanti del Credito Cooperativo: mutualità, responsabilità e vicinanza.

Ad esempio, la recente apertura della filiale di Castelfranco Veneto ha portato a 68 il totale delle nostre filiali. Non si tratta solo di un numero ma di una rete che ci consente di servire capillarmente soci, clienti e comunità locali.

Inoltre, riteniamo che sia fondamentale offrire professionalità e strumenti digitali avanzati per unire la dimensione relazionale con l’innovazione, assicurando qualità, rapidità e sicurezza nell’erogazione dei servizi.

AG. Abbiamo già citato il momento complesso che viviamo, ormai da qualche tempo, a livello geopolitico e quindi anche economico. Che impatto sta avendo sulle esigenze e le richieste delle famiglie?

CA. Le famiglie mostrano una crescente attenzione alla tutela del proprio futuro e alla gestione del risparmio, in un contesto caratterizzato da tanta incertezza e instabilità. Cresce, infatti, la necessità di sicurezza, consulenza qualificata e rapporti di fiducia, elementi che rappresentano il cuore del nostro modo di fare banca.

Soci e clienti cercano interlocutori in grado di comprendere le loro esigenze e proporre soluzioni personalizzate, manifestando una crescente sensibilità verso la sostenibilità.

Le logiche riconducibili ai principi ESG, già connaturate nel nostro Statuto, sono presenti nei nostri prodotti, in cui si ritrovano anche tutti quegli aspetti valoriali ed etici che contraddistinguono il nostro modello di Istituto di Credito Cooperativo.

AG. La Banca opera in un territorio con molte attività economiche orientate all’export, anche nell’agroalimentare. Come stanno cambiando le esigenze delle imprese, ad esempio rispetto ai maggiori dazi applicati negli USA? Stanno investendo di più, oppure di meno?

MM. Le imprese del nostro territorio stanno vivendo un periodo di grande complessità, influenzato da fattori geopolitici. Le esigenze si sono evolute: il supporto nella pianificazione finanziaria e gli strumenti di copertura dei rischi, anche internazionali, sono oggi al centro dell’interesse comune.

Gli investimenti delle imprese, pur in un contesto prudente, restano stabili o moderatamente cauti, e si indirizzano soprattutto in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Come Banca del territorio offriamo consulenza e supporto operativo, con un approccio prudente ed equilibrato, affinché le imprese possano crescere in modo sostenibile anche in scenari estremamente mutevoli.

A tal fine, la nostra banca si è dotata di uno specifico ufficio denominato Agroalimentare, Agricoltura e Ambiente, finalizzato proprio a fornire consulenza evoluta alle imprese del settore. Inoltre, abbiamo potenziato la consulenza nell’ambito del credito agevolato e ci siamo dotati di un ufficio estero che fornisce assistenza alle imprese che esportano.

AG. Il rapporto con il territorio passa anche dal ruolo fondamentale della base soci. Come sta evolvendo la relazione con loro?

CA. Sempre più persone riconoscono nel nostro Istituto di Credito Cooperativo un punto di riferimento stabile, vicino e capace di generare valore condiviso. Questo si riflette nella costante crescita della nostra base sociale: a fine 2024, i soci erano 19.365, con oltre 900 nuovi ingressi rispetto al 2023, con gli under 46 che rappresentavano quasi due terzi dei nuovi soci.

Rafforzando il dialogo con i soci rendiamo la relazione ancora più diretta e partecipata. L’obiettivo è far sì che ognuno si senta parte di un progetto comune, contribuendo in prima persona alla crescita della Banca e del territorio in cui opera.

AG. Dulcis in fundo: il sostegno al territorio e al Terzo settore. Quali sono le iniziative più recenti e rilevanti?

CA. L’ultima Assemblea dei Soci ha approvato un progetto di destinazione dell’utile a beneficenza di 6,5 milioni di euro. Nel solco di una solida tradizione di impegno sociale, negli ultimi anni - a fronte degli ottimi dati di bilancio - la quota di utile a beneficenza e mutualità è cresciuta considerevolmente, andando a rafforzare il sostegno al tessuto associativo, culturale e giovanile del territorio, in stretta collaborazione con realtà locali e del Terzo settore, nonché attraverso le tre Associazioni di Mutuo Soccorso della Banca.

Tra le molte attività di sponsorizzazione vale la pena citare la Prealpi SanBiagio Arena, un progetto di rilancio della struttura, per farne un punto di riferimento per il territorio, che abbiamo sposato in toto, in collaborazione con la Rucker e Stage Live, società creata per gestire l’impianto.

Vogliamo che l’Arena diventi un polo attrattivo per sport e manifestazioni a carattere nazionale: un vero e proprio hub che ci consente di creare delle importanti occasioni di incontro, riavvicinando i giovani e la comunità a una vita partecipata e realmente “social”.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di ottobre 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.

 

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