Due bond per un totale di 5 milioni di euro da parte di Feudi di San Gregorio, azienda attiva nella filiera del vino del Mezzogiorno.
A sottoscrivere l’operazione sono state Cassa Depositi e Prestiti e Finint Investments, mentre l’azienda ha messo come garanzia un pegno non possessorio rotativo sui vini in magazzino.
In questo modo, l’impresa può mantenere la disponibilità dei beni sottoposti a vincolo con possibilità anche di sostituirli, continuando appunto a utilizzarli nei processi produttivi o imprenditoriali.
Una soluzione allineata alle esigenze del settore vinicolo dove il magazzino è un asset strategico il cui valore cresce nel tempo con l’invecchiamento del prodotto.
Il dettaglio dell’operazione
Nel dettaglio, l’emissione si compone di due tranche: la prima, del valore di 3 milioni e della durata di 7 anni, è stata sottoscritta da Finint Investments attraverso il Fondo PMI Italia III, mentre la seconda, del valore di 2 milioni e della durata di 6 anni, è stata sottoscritta da CDP.
Hogan Lovells, con l’avvocato Sabrina Setini, ha svolto il ruolo di advisor legale dell’operazione.
Gli obiettivi di crescita
I proventi dell’emissione saranno destinati a supportare le nuove iniziative per la crescita di Feudi, come previste dal proprio Business Plan: in particolare verranno utilizzate per potenziare i mercati sia in Italia che all’estero e per lo sviluppo di Borgo San Gregorio, il wine resort all’interno della cantina.
«In questo momento di grande incertezza, dobbiamo rafforzare lo spirito di collaborazione coi i nostri partner per essere più solidi – ha commentato Antonio Capaldo, Presidente di Feudi di San Gregorio. Vale per la filiera, tanto a monte quanto a valle, ma vale anche nei rapporti con le istituzioni finanziarie. Sono grato a Finint e CDP per aver scelto di sostenerci nel nostro percorso di crescita futuro».
«Siamo orgogliosi di aver concluso questo accordo in sinergia con Finint Investments per rafforzare la crescita di un’eccellenza come Feudi di San Gregorio – ha aggiunto Vincenzo Paolo Carbonara, Responsabile Finanza per la Crescita di CDP. Questa operazione ha una struttura finanziaria innovativa che valorizza i beni in magazzino dell’impresa attraverso il ricorso all’istituto del pegno non possessorio e rende il progetto ancora più ambizioso, in quanto rappresenta una nuova opportunità che speriamo possa essere colta anche da altre realtà del mondo vitivinicolo. In questo modo, CDP conferma da un lato la propria vicinanza alle aziende del settore che decidono di crescere sui mercati di riferimento e dall’altro la capacità innovativa del Gruppo per la realizzazione di strumenti sempre più rispondenti alle esigenze delle imprese».
«Questa operazione rappresenta un esempio concreto di come il Private Debt possa supportare in modo efficace le eccellenze del Made in Italy agroalimentare, attraverso strumenti modellati sulle esigenze specifiche delle imprese – ha dichiarato Luca Novati, Head of Private Debt di Finint Investments. La struttura finanziaria messa in campo, arricchita da una garanzia innovativa come il pegno non possessorio sulle bottiglie in affinamento, risponde perfettamente alle specificità del settore vinicolo. Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto volto a sostenere i piani di sviluppo di un’eccellenza del settore vitivinicolo come Feudi di San Gregorio, al fianco di un partner istituzionale come CDP. Un’iniziativa che conferma l’impegno di Finint Investments nel promuovere soluzioni ad alto valore aggiunto, capaci di coniugare crescita, sostenibilità e valorizzazione dei territori».