AIPB. Stime al rialzo per il private banking nel 2025, masse verso gli 1,4 bilioni

AIPB. Stime al rialzo per il private banking nel 2025
Andrea Ragaini, Presidente di AIPB

Puntano sempre più al rialzo le stime sul mercato del private banking in Italia per la fine del 2025.

Il terzo trimestre dell’anno ha registrato masse in gestione pari a 1.371 miliardi di euro: +4% su giugno, posizionandosi come il migliore risultato trimestrale del 2025 e superiore alle previsioni, secondo il Centro Studi di AIPB.

Per la fine dell’anno, le stime di Prometeia ipotizzano asset under management pari a 1.398 miliardi, con una crescita a doppia cifra sul 2024 (+11,2%) e una quota di mercato per il private banking stimata al 36%.

I dati di settembre 2025

Il risultato trimestrale beneficia di un effetto mercato superiore alle attese (+2,2%, pari a 29 miliardi), soprattutto in un contesto ancora caratterizzato da elementi di incertezza.

La raccolta netta conferma un apporto stabile (+1,1%, pari a 14 miliardi), in linea con la dinamica osservata da inizio anno e con un contributo costante alla crescita delle masse.

Completano il quadro i cambi di perimetro, che aggiungono ulteriori 9 miliardi (+0,7%), senza variazioni straordinarie.

Nei primi nove mesi del 2025 la crescita complessiva delle masse ha raggiunto il +9%, in linea con la tendenza alla crescita costante dell’industria del Private Banking negli ultimi anni.

Su base annua (settembre 2024 – settembre 2025), gli asset gestiti sono aumentati di 134 miliardi di euro (+10,8%): la raccolta netta (+53 miliardi) è stata la componente di flusso principale, seguita dall’effetto mercato (+50 miliardi, che ha registrato una performance particolarmente significativa nell’ultimo trimestre) e dai cambi di perimetro degli operatori (+31 miliardi).

Comparti di investimento

Tutti i comparti d’investimento registrano una raccolta netta positiva nel trimestre.

I fondi segnano il risultato migliore, con afflussi pari a 4,2 miliardi di euro, in linea con l’andamento osservato nei trimestri precedenti.

Si riduce l’interesse verso il comparto amministrato, che raccoglie comunque 3,6 miliardi: si tratta del dato più contenuto dall’inizio dell’anno, soprattutto alla luce dei 13 miliardi complessivi raccolti nei primi due trimestri.

Anche le gestioni patrimoniali e i prodotti assicurativi chiudono il trimestre in territorio positivo, pur senza evidenziare – in questa fase – quelle opportunità che il cliente del Private Banking sembra ricercare con maggiore decisione.

Per quanto riguarda la liquidità, alcuni operatori riportano incrementi significativi, in parte riconducibili a “liquidity event”.

L’asset mix

In termini di asset mix, la composizione del portafoglio si conferma sostanzialmente stabile: i fondi comuni rappresentano il 23% degli AuM, seguono le gestioni patrimoniali (12,1%), la liquidità (12,6%), titoli di Stato (11,3%), azioni (11,5%) intorno all’11% ciascuno e una componente assicurativa complessiva superiore al 19%, articolata tra Ramo I (5,9%), Ramo III (5,9%) e polizze multi-ramo (6,9%).

Stime al rialzo per la fine dell’anno

La crescita degli asset attesa per fine anno, inizialmente stimata al +7,8% rispetto al 2024, è ora prevista al +11,2%, per un totale di 1.398 miliardi di euro.

In questo scenario, la quota di mercato del Private Banking è attesa raggiungere il 36%, confermandone il ruolo sempre più rilevante nel panorama finanziario nazionale.

«I dati del terzo trimestre superano le attese e confermano la solidità del Private Banking italiano – ha commentato il Presidente di AIPB, Andrea Ragaini. La crescita registrata, sostenuta da mercati in miglioramento e da flussi netti costanti, dimostra la resilienza del settore e la sua capacità di offrire consulenza professionale e soluzioni ad alto valore aggiunto anche in uno scenario globale complesso. Il raggiungimento dei quasi 1.400 miliardi di euro di masse gestite entro la fine di quest’anno è un traguardo significativo, che ribadisce il ruolo centrale del Private Banking nel sistema finanziario del Paese e la fiducia crescente della clientela nei confronti dei nostri operatori».

 

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