Assicurazioni in ritardo sulla digitalizzazione

Willis towers watson assicurazioni

Il settore assicurativo è indietro sulla digitalizzazione. È l’opinione degli assicuratori secondo un’indagine di Willis Towers Watson: per circa i tre quarti degli intervistati le compagnie hanno fallito nell’innovazione digitale.

I limiti alla digital transformation

Uno dei problemi maggiori per le assicurazioni sono i costi delle nuove tecnologie. Il 32% degli assicuratori inoltre è dell’opinione che pesino molto anche i lunghi tempi richiesti per la commercializzazione delle soluzioni innovative, mentre il 24% punta il dito contro gli investimenti troppo eccesivi.

I piani degli assicuratori per il futuro

Ora c’è bisogno di correre e di procurarsi nuove soluzioni: quasi la metà degli intervistati prevede di adottare una nuova tecnologia per la propria compagnia nei prossimi tre anni. Tra questi però solo un 14% disposto a spingersi anche oltre una sola soluzione. Tra i focus ci devono essere i big data, l’automazione, i robo-advisor e i robot-sensors. Ma anche gli analytic tools, strumenti per ottenere informazioni dirette dai propri clienti.

Le priorità per l’innovazione

C’è bisogno di nuovi servizi digitali soprattutto nell’area della distribuzione dei prodotti assicurativi. Sono d’accordo su questo circa la totalità delle compagnie assicurative prese in esame (il 94%): le loro priorità strategiche sono infatti il claim processing, il loss adjustment e il customer management. Per il 77% degli intervistati grande attenzione deve essere dedicata alla distribuzione via web e mobile.

La minacce delle startup

Il settore è tuttavia diviso tra chi pensa che nei prossimi anni saranno le assicurazioni tradizionali il comparto trainante grazie alla digitalizzazione e chi invece pensa che saranno le startup a trarne maggiori vantaggi. Preoccupano anche gli OTT Google e Facebook, anche se per gli assicuratori non sono i principali competitors.