UniCredit ha portato a termine la prima transazione BPO (Bank Payment Obligation) mai effettuata in Italia: un innovativo strumento di regolamento delle transazioni del commercio internazionale. Protagonisti sono stati la SPIG Spa, produttore di sistemi industriali di raffreddamento basato ad Arona (provincia di Novara), e un suo fornitore tedesco, cliente di UniCredit Bank.
Cosa è la BPO
La Bank Payment Obligation è un impegno irrevocabile e autonomo assunto da una banca, generalmente quella di riferimento di un importatore, a pagare a vista o a scadenza un determinato importo alla banca dell’esportatore a seguito del positivo riscontro, a livello informatico, di una serie di dati precedentemente stabiliti fra le parti. La documentazione relativa all’operazione (fatture, documenti di trasporto, certificati, ecc.) viene scambiata a latere tra le parti commerciali, delegando alle banche la gestione automatizzata e diretta del flusso elettronico di dati tramite la piattaforma TSU (Trade Service Utility) messa a punto da SWIFT (la principale rete di comunicazione di messaggi finanziari).
I benefici per l’azienda che esporta e l’importatore
Avendo come presupposto l’esistenza di un rapporto di fiducia commerciale tra compratore e venditore, la BPO si colloca fra il credito documentario e l’open account (bonifico), combinando alcuni vantaggi di entrambi: dal primo per esempio, la riduzione del rischio di mancato pagamento; dal secondo la semplicità e velocità di esecuzione. L’azienda esportatrice può inoltre ampliare la propria esposizione verso i compratori che ricorrono all’emissione della BPO e accedere più agevolmente al finanziamento o allo smobilizzo del credito sottostante; l’azienda importatrice può invece negoziare termini di pagamento maggiormente dilazionati nel tempo, ottimizzando così i propri flussi di cassa.
Pronta l’estensione ad altre imprese di import/export italiane
UniCredit, con la sua controllata tedesca, era stata nello scorso ottobre la prima banca a perfezionare una transazione BPO tra Germania e Giappone. Ora è pronta a estendere il servizio anche alle aziende operanti sul mercato internazionale su base di open account.
«Siamo particolarmente lieti di avere portato a termine con successo la prima transazione BPO in Italia, a favore di una media azienda fortemente internazionalizzata – commenta Alessandro Cataldo, Head of Marketing and Sales di UniCredit per l’Italia. Crediamo fermamente nello strumento della BPO, che ci consente di fare leva sulla nostra diffusa presenza nei Paesi dell’Europa centro-orientale e sulla ampia e consolidata rete delle nostre banche corrispondenti, per offrire un migliore servizio a supporto del sempre crescente volume delle transazioni commerciali che vengono gestite in regime di open account».
«La crescita del commercio globale è accompagnata da un significativo passaggio dall’utilizzo degli strumenti tradizionali come le lettere di credito verso il mondo dell’open account e dalla richiesta del mercato di soluzioni che aiutino a gestire in maniera efficace i costi e i rischi crescenti – afferma Claudio Camozzo, Global Transaction Banking Co-Head in UniCredit e membro del board di SWIFT. Con la BPO siamo in grado di offrire alle nostre imprese clienti una soluzione che combina l’elaborazione automatizzata dei flussi con una accorta gestione dei costi, la tempestività dei pagamenti e le opzioni finanziarie per il venditore».