UBI: un social bond per i sordociechi

Obbligazioni sostenibili per la Lega del Filo d’Oro. UBI Banca ha emesso un social bond per sostenere il progetto “Vicini a chi non vede e non sente” dell’associazione impegnata in servizi per le persone sordocieche.

UBI Banca

Il progetto della Lega del Filo d’Oro

Lo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni è dedicato al progetto. Si tratta di servizi socio educativi per assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, attivi nei centri residenziali di Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta, Termini Imerese e le sedi di Padova, Roma e Napoli. I beneficiari del progetto sono mille persone: 204 con disabilità uditive e visive, 306 con disabilità psicosensoriali plurime e 490 famigliari.

Lo SROI per misurare la sostenibilità del progetto

Per il progetto è stato calcolato il valore del beneficio sociale per i destinatari tramite il metodo del social return on investment (SROI). Lo SROI è il mezzo per quantificare, in termini economici, il valore sociale o ambientale generato da un progetto, un’iniziativa, un’organizzazione sociale.

Le obbligazioni di UBI

Le obbligazioni emesse da UBI Banca hanno un taglio minimo di sottoscrizione pari a mille euro, durata 3 anni, cedola semestrale, tasso annuo lordo pari al 0,45% il primo anno (0,333% netto annuo), 0,55% il secondo anno (0,407% netto annuo) e 0,70% il terzo anno (0,518% netto annuo). Il contributo complessivo a favore della onlus può arrivare fino a 100 mila euro.

«I Social Bond sono stati presi a riferimento per la formulazione dei Titoli di Solidarietà nell’ambito della Riforma del Terzo Settore: una conferma dell’importanza dello strumento – afferma Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI Banca. La loro caratteristica di soddisfare le esigenze di allocazione del risparmio dei nostri clienti offrendo al contempo l’opportunità di contribuire alla realizzazione di importanti progetti sociali ne spiega il costante successo».