Anche TheFork fa il suo "pay"

Nell'affollato mondo del "pay" arriva anche TheFork. TheFork Pay si può usare per ora solo in un ristorante di Milano ed è semplicemente una schermata in cui inserire i dati della propria carta di credito. Ma è un ottimo esempio di innovazione nei sistemi di pagamento.

TheFork Pay che cosa è

Che cosa è TheFork Pay

Perché per arrivare a usare TheFork Pay (che viene accettato al ristorante Identità Golose di Milano, un locale con una curiosa formula di chef a rotazione) bisogna innanzitutto prenotare un pasto su TheFork. L'esperienza del cliente è analoga a qualunque altra prenotazione fatta con l'app: si arriva al ristorante, si dice il proprio nome e ci si siede a cenare. Ho avuto modo di "sbirciare" nel backend di un ristorante convenzionato a TheFork: il ristoratore tipicamente aggiorna lo status di ogni prenotazione, segnalando l'arrivo del cliente e l'inizio del servizio (in momenti separati, se è necessario un periodo di attesa per il tavolo, oppure passando direttamente alla fase di servizio). 

L'esperienza "uscire a cena" in una app

La novità arriva al momento di pagare: il cliente accede all'app di TheFork, preme il bottone "paga con TheFork Pay" e inserisce l'importo indicato sullo scontrino, seguito dai dettagli del metodo di pagamento preferito (c'è sicuramente la carta di credito). Niente di speciale, verrebbe da pensare: molte attività sono ancora svolte dal cliente, che deve addirittura digitare l'importo e i dati della carta. Eppure, è un primo esempio di soluzione integrata sull'esperienza "uscire a mangiare", dalla prenotazione al checkout. 

Come potrebbe evolvere TheFork Pay

È facile immaginare a un'evoluzione in cui il cliente può salvare uno o più metodi di pagamento, magari collegando un wallet o uno strumento account-to-account. E usare TheFork Pay (o lo strumento di qualunque altro player attivo nelle prenotazioni di ristoranti, anche se pochi vantano le dimensioni della controllata di TripAdvisor) per pagare nei ristoranti convenzionati. Magari ottenendo in cambio uno o più dei vantaggi amati dagli utenti abituali di TheFork, cioè sconti e punti fedeltà Yums (i punti possono essere utilizzati per pagare una parte del conto nei ristoranti che decidono di accettarli). Ed è molto facile pensare a una "request to pay" in arrivo direttamente dal ristoratore, che il cliente potrà approvare rapidamente dallo schermo dello smartphone. 

Una piattaforma per i ristoratori

Esperienze simili esistono già, ma si riferiscono in molti casi a singole catene di ristoranti o fast food. Già oggi TheFork ha un'offerta differenziata che si rivolge a tutti i ristoratori, di ogni dimensione e tipo, che va dalla "semplice" gestione delle prenotazioni a strumenti integrati per monitorare l'attività del ristorante. Ripeto, sto liberamente ipotizzando sviluppi in base alla potenzialità dello strumento (attualmente TheFork Pay è quello che ho descritto nel paragrafo "TheFork Pay") ma è facile pensare i pagamenti tramite TheFork Pay vengano elaborati per fornire dati statistici e report al ristoratore. Che avrà così uno strumento in più per gestire strategicamente la propria attività, in primis inviando promozioni e sconti su misura one-2-one ai clienti abituali. Tramite TheFork, ovviamente.