OBJECTWAY

Il wealthtech per la nuova generazione di banche e broker

Il wealthtech per la nuova generazione di banche e broker

Gianbattista Geroldi, CEO Italia di Objectway

Intercettare una clientela giovane, digitale e attenta ai costi, spesso sottoservita dagli attori tradizionali, con strumenti semplici e accessibili per il risparmio gestito, l’investimento diretto in ETF e azioni frazionate e, in alcuni casi, in crypto asset.

È questa la strategia di neo banche e neo broker, anche sul mercato italiano, che non puntano unicamente alla democratizzazione dell’accesso agli investimenti, ma a creare ecosistemi digitali che uniscono banking, trading e servizi a valore aggiunto.

«Negli ultimi anni si sta assistendo a un’evoluzione strategica significativa: molti di questi nuovi player stanno ampliando l’offerta – racconta Gianbattista Geroldi, CEO Italia di Objectway. È una tendenza che sta ridefinendo i confini del settore, portando servizi tradizionalmente riservati a una clientela con patrimoni elevati anche a clienti ad alto potenziale in cerca di alternative digitali più flessibili, trasparenti e accessibili».

L’innovazione tecnologica, leva principale

Per accompagnare i nuovi player nella crescita, servono piattaforme modulari e cloud-native, capaci di accelerare l’onboarding dei clienti e l’ampliamento dell’offerta.

«L’innovazione tecnologica è la leva principale: consente di operare senza l’eredità di sistemi legacy, riducendo tempi e costi di sviluppo – sottolinea Geroldi. API aperte e architetture flessibili facilitano l’integrazione di nuovi servizi, rendendo i modelli di servizio agili e personalizzabili». Inoltre, i nuovi player adottano un approccio centrato sul cliente, che privilegia il “client journey” rispetto alla logica di prodotto.

Puntando su esperienze digitali integrate e gestendo gli aspetti di compliance come opportunità per migliorare l’usabilità. «Investono in tecnologie che analizzano il comportamento degli utenti, abilitando offerte personalizzate e cross-selling evoluto – illustra Geroldi. Qui, l’intelligenza artificiale consente di offrire consulenza anche a segmenti non tradizionalmente serviti, mentre le architetture modulari “as-a-service” permettono di scalare rapidamente e di integrare nuovi servizi, inclusi gli asset digitali, ampliando la diversificazione».

Soluzione fiscale paneuropea

Tra le principali sfide, soprattutto in ottica europea, spicca la gestione della fiscalità, determinante per l’espansione cross-border.

«Il quadro normativo varia da Paese a Paese e rende complessa la standardizzazione dei processi, ostacolando la scalabilità – spiega Geroldi. Per rispondere a questa esigenza, abbiamo sviluppato una soluzione fiscale paneuropea, in grado di automatizzare il calcolo delle imposte e la reportistica, garantendo piena conformità e facile integrazione nei sistemi bancari».

Una soluzione già integrata da una delle maggiori piattaforme digitali europee d’investimento in Germania, Italia e a breve in Austria.

«Questa realtà gestisce svariati milioni di transazioni mensili e l’architettura SaaS adottata ha consentito un’implementazione agile, senza interrompere l’operatività e gestendo grandi volumi grazie a un approccio iterativo – precisa Geroldi.

Naturalmente, la nostra esperienza nell’ambito normativo internazionale è stata cruciale per supportare il cliente nella sua espansione paneuropea e questo progetto dimostra come la scalabilità richieda non solo tecnologia avanzata, ma anche profonda conoscenza regolamentare, capacità di integrazione e un approccio progettuale di lungo termine. È in questa direzione che stiamo ulteriormente sviluppando soluzioni pensate per supportare una nuova generazione di operatori finanziari, agili, digitali e sempre più internazionali».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di maggio 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.