Sempre più dati da analizzare in tempo reale e nuove misure di sicurezza da implementare. Sono i due aspetti che preoccupano maggiormente il settore finanziario, alle prese con la recente direttiva sugli instant payment.
«Il pagamento istantaneo è un servizio di pagamento che permette al pagatore di eseguire una transazione accreditata immediatamente sul conto del beneficiario – racconta Odisseo Di Michele, Business Development Manager di TAS.
Un servizio che, con la nuova normativa entrata in vigore da qualche mese, viene equiparato a un bonifico ordinario, con regolamento al giorno feriale successivo ora istantaneo, e che deve obbligatoriamente essere disponibile su tutti i canali dove abitualmente i clienti dispongono ordini di pagamento, applicando lo stesso prezzo a entrambe le tipologie di bonifico».
L’impennata dei volumi nei bonifici istantanei
A parità di commissioni, i consumatori potrebbero quindi favorire il bonifico istantaneo, portando a una impennata dei volumi di transazioni da gestire.
«Nel 2023, in media nell’area euro ogni giorno sono stati gestiti tra i 25 e i 30 milioni di pagamenti SCT, con un regolato da 80 a 100 miliardi al giorno – precisa Di Michele. Al momento gli instant payment raggiungono una media di un paio di milioni di pagamenti al giorno, per un controvalore valore di un paio di milioni.
L’incremento dei pagamenti in modalità instant potrebbe raggiungere picchi che richiedono un adeguamento significativo delle infrastrutture, e l’utilizzo del cloud potrebbe essere il giusto approccio».
Spacchettare i pagamenti corporate
Anche perché da gestire non ci saranno solo i pagamenti della clientela retail ma verranno processate con modalità istantanee anche le transazioni corporate.
«Anche al segmento corporate andrà assicurato, allo stesso prezzo, il bonifico istantaneo e i pagamenti andranno processati non appena ricevuti. Cambierà quindi il paradigma delle banche nella gestione dei pagamenti – puntualizza Di Michele – perché se oggi i flussi ricevuti dalle corporate vengono acquisiti durante la giornata ed elaborati in serata, domani le banche dovranno attrezzarsi per spacchettare gli ordini di pagamento e vedere se sono presenti pagamenti istantanei da eseguire subito».
La verifica della corrispondenza dell’IBAN con il beneficiario
I nuovi requisiti non impattano solo a livello di volumi di transazioni da gestire, ma anche sui livelli di sicurezza, da innalzare senza danneggiare il concetto di istantaneità che caratterizza questa tipologia di pagamenti.
«La normativa introduce il controllo obbligatorio e gratuito della corrispondenza tra IBAN e nominativo (nome e cognome, legal entity o P.IVA) del beneficiario. E questo aspetto di modifica rappresenta e contiene le maggiori difficoltà di realizzazione – sottolinea Di Michele.
Il controllo deve esser eseguito dalla banca del beneficiario, va quindi abilitato un colloquio istantaneo tra banca ordinante e beneficiaria, operativo per tutta l’area euro. Un interscambio non semplice da implementare a livello tecnico».
Le responsabilità della banca e dell’ordinante nel pagamento instant
Se l’esito del check sull’IBAN del beneficiario corrisponde, il pagamento procede all’istante. In caso contrario, l’iter diventa più complesso e articolato.
«Il processo coinvolge la banca che deve chiedere direttamente all’ordinante se vuole comunque procede al pagamento nonostante non ci sia corrispondenza. In assenza della verifica, in caso di frode, la banca sarebbe tenuta a restituire l’importo – precisa Di Michele.
Per contrastare le frodi è poi necessario sfruttare le potenzialità della AI, per studiare modelli comportamentali sospetti oltre ad agire sul fronte della educazione finanziaria, al fine di dare consapevolezza dei rischi alla platea degli utilizzatori dei servizi».
La timeline di adeguamento
Per gennaio 2025, le banche che ancora non offrono il servizio devono essere pronte a garantire la ricezione di pagamenti istantanei e attivare i controlli aggiuntivi sulle restrizioni finanziare mirate per limitare i casi di AML e frode, oltre che adeguare il pricing.
«A ottobre del prossimo anno, sarà obbligatorio proporre il pagamento istantaneo tra le tipologie di bonifico presenti su tutti i touchpoint predisposti, insieme alla verifica della corrispondenza dell’IBAN con il beneficiario, che si estenderà nel 2027 anche a IMEL e istituti di pagamento – conclude Di Michele.
Al momento stiamo sostenendo le banche nella fase di analisi, con un focus sugli adeguamenti applicativi: vediamo buone opportunità per offrire un elevato livello di servizio attraverso l’impiego di una infrastruttura cloud, sulla quale integrare i servizi di cui hanno bisogno e ottimizzare i processi di pagamento in compliance ai nuovi requisiti».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.