Sopra Steria Italia

Paytech. Il matrimonio tra banche e fintech continuerà

Sopra Steria Italia paytech e banche

Graziella Milanese, Consulting Director Financial Services di Sopra Steria Italia

La collaborazione tra banche e paytech ha preso il via con la PSD2 e la fusione tra questi due mondi, partiti così distanti e con un peso competitivo nettamente diverso, ha fatto emergere un rapporto win-win, capace di portare valore anche al consumatore.

«Le banche, lato loro, aumentano l’offerta, integrando servizi e prodotti delle fintech, caratterizzati da velocità di implementazione e user experience – racconta Graziella Milanese, Consulting Director Financial Services di Sopra Steria Italia. Le fintech, invece, hanno il vantaggio di godere della reputazione della banca, della sua penetrazione sul mercato e dei livelli di sicurezza».

Il consolidamento delle paytech

Il risultato della collaborazione tra paytech e mondo bancario è sotto l’occhio di qualunque consumatore: i metodi di pagamento si sono ampliati e alle carte si affiancano wearable, digital wallet, mobile payment basati su QR code.

Di conseguenza, anche i merchant hanno visto evolvere gli strumenti di accettazione a disposizione: dal mobile POS al SoftPOS, che trasforma lo smartphone in un terminale.

«La propensione ai pagamenti digitali e l’alta richiesta da parte del mercato hanno portato all’affermarsi di operatori e soluzioni ormai conosciuti – commenta Milanese – e le banche hanno quindi dovuto condividere i loro profitti con altri soggetti».

Come essere competitivi: più sicurezza e innovazione aperta

Per restare competitivi, questo sodalizio banche-paytech dovrà proseguire. La PSD3 darà ulteriore spinta alla interoperabilità tra più operatori, portando le banche a investire per integrarsi al meglio con i propri partner e restare competitive sul mercato.

«Mentre le paytech – osserva Milanese – saranno portate a concentrarsi maggiormente sugli aspetti di sicurezza e antifrode, apparentandosi con player che lo fanno di mestiere».

Valutare, prima di integrare

La lotta alle frodi, l’armonizzazione dei mercati e l’abbattimento delle barriere ai nuovi fornitori sospinti dalla terza regolamentazione sui pagamenti porta le banche a richiedere soluzioni che portano efficienza in questo percorso di integrazione con le terze parti.

«Gli istituti finanziari sono molto attenti agli aspetti tecnici e di sicurezza – evidenzia Milanese. Cercano quindi un partner che sappia valutarne i gap e i limiti di integrazione, anche a livello di aderenza alla compliance, al di là del fascino della nuova tecnologia portata dal fintech, così da andare rapidamente in produzione con soluzioni realizzabili».

L’advisory nei pagamenti e le iniziative europee

Sopra Steria conta su una divisione specializzata nell’advisory sui pagamenti, Galitt, e siede ai tavoli di lavoro con il regolatore europeo per avere una visione chiara di come accompagnare le banche in questa evoluzione.

«Supportiamo i nostri clienti nella valutazione dei gap e delle opportunità offerte dalle novità normative alle porte, PSD3 e FIDA.

Infine, partecipiamo attivamente a progetti trasformativi a livello europeo: per esempio, siamo partner della maggiore infrastruttura spagnola per i pagamenti che collega banche, cittadini e aziende – conclude Milanese –, sviluppando soluzioni antifrode basate sull’intelligenza artificiale».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop