Un POS, ma esclusivamente software. Un’applicazione capace, cioè, di trasformare smartphone e tablet Android in un terminale di accettazione di pagamenti con carta contactless. Senza però “dongle” o altro hardware aggiuntivo: si fa tutto con una semplice app e rappresenta la nuova frontiera dei pagamenti digitali. Si chiama softPOS e SIA sta conducendo un pilota, in Italia e all’estero, in attesa del lancio commerciale sul mercato. «Parliamo di un servizio innovativo che completa l’offerta bancaria di soluzioni di accettazione – spiega Eugenio Tornaghi, Direttore Marketing & Sales di SIA – perché permette alla grandissima maggioranza dei dispositivi mobili in uso con tecnologia NFC di diventare un POS e abilitare i pagamenti tramite carte, anche virtualizzate su cellulari e dispositivi wearable».
In produzione
Un’opportunità nata sotto la spinta dell’evoluzione digitale e che già corre. Il pilota è partito a fine gennaio, quando sono state effettuate le prime transazioni, con addebiti e accrediti su conti correnti reali. «Grazie a specifici accordi con i circuiti Visa e Mastercard – racconta Tornaghi – stiamo procedendo a numerose attivazioni sia a livello nazionale che internazionale. Non si tratta di un test, siamo in produzione. E abbiamo già raggiunto numeri importanti nonostante il progetto sia stato finora condiviso solo con pochi partner. Segno che l’interesse del settore bancario è molto forte: appena i circuiti completeranno l’emanazione delle specifiche normative, il mercato del SoftPOS potrà esplodere rapidamente».
Non è in concorrenza col POS tradizionale…
Un interesse, quello delle banche e altre istituzioni finanziarie, facile da spiegare. Il softPOS non cannibalizza infatti l’offerta esistente, in primis il tradizionale POS da banco, ma risponde perfettamente alle esigenze di merchant specifici. Come ad esempio chi lavora in proprio e fa già un uso ibrido del proprio smartphone personale per ragioni professionali. E che vede con favore l’idea di usare il cellulare anche come POS, senza ulteriori costi fissi legati all’hardware. «Pensiamo agli artigiani, ai piccoli commercianti, ai professionisti, a coloro che effettuano consegne a domicilio – sottolinea Tornaghi – sono tutti casi in cui, per ragioni diverse, un POS classico risulta poco allettante: perché, ad esempio, troppo oneroso rispetto alle transazioni effettuate».
… ma con quello low cost
A soffrire la concorrenza del softPOS saranno piuttosto i terminali mobile “low cost”, finora veicolati da player tramite canali alternativi, come i negozi di elettronica o il web. Bypassando, di fatto, le banche. «SIA ha un modello B2B2C – spiega Tornaghi – e propone quindi il softPOS come servizio innovativo alle banche partner. Stiamo definendo un’offerta dedicata e pensiamo a un modello di servizio “light”, anche dal punto di vista dell’assistenza, con opzioni differenziate in base alle esigenze del cliente. Pricing e condizioni verranno ovviamente stabiliti dalla banca, ma in base alle analisi di SIA sull’utilizzo dei POS, possiamo già individuare i cluster degli utenti più interessanti e con caratteristiche specifiche».
Un servizio complementare
E sono, soprattutto, liberi professionisti, piccole partite IVA e negozi di quartiere. «Tutti clienti che la banca potrebbe avere già perso – osserva Tornaghi – perché sono particolarmente sensibili ai costi e, se si sono adeguati all’obbligo di POS, hanno probabilmente scelto un fornitore low-cost alternativo. L’attuale proposta degli istituti di credito, con un canone fisso, è lontana dalle esigenze di questa tipologia di clienti. Il softPOS, invece, per le sue spiccate caratteristiche è complementare ai terminali tradizionali».
L’onboarding? Da app
Un’offerta nuova che richiede una strategia commerciale e distributiva ad hoc. «Sarebbe paradossale chiedere a un negoziante o a un libero professionista di recarsi in filiale per poi scaricare un’app – prosegue Tornaghi. Stiamo già lavorando all’onboarding digitale che sottolinei la differenza rispetto all’offerta tradizionale e permetta rapidamente a chi è già utente della banca di accettare pagamenti elettronici. Il softPOS è un servizio innovativo ma che ha alle spalle tutta la solidità di SIA in termini di infrastrutture, assistenza al cliente e di garanzia di evoluzione, manutenzione e continuità».