Armundia – Flow Immersive

La realtà aumentata nella relazione tra cliente e consulente

Armundia Report Air

Una dimostrazione di reporting 3D con Armundia Report AiR

Da un compito tecnico a una esperienza narrativa e tridimensionale. I consulenti possono sfruttare i sistemi di realtà aumentata per spiegare in un ambiente 3D le informazioni sui portafogli dei clienti grazie alla tecnologia immersiva.

«Nella consulenza finanziaria, le tecnologie immersive, come realtà virtuale (VR), realtà aumentata (AR) e realtà mista (MR) stanno rivoluzionando l'interazione tra clienti e consulenti – racconta Alessandro De Leonardis, Member of Board e CIO di Armundia Group. Queste realtà estese creano un ambiente interattivo ideale per coinvolgere i clienti, sia in presenza che da remoto, in tutte le fasi della gestione patrimoniale o per operazioni specialistiche come monitoraggi straordinari o analisi dettagliate».

Spiegare dati complessi in tre dimensioni

Utilizzando le tecnologie 3D immersive, i consulenti possono "spiegare" e modellare set di dati complessi, rendendoli immediatamente comprensibili nonostante la loro complessità.

Per esempio, i clienti possono osservare una rappresentazione tridimensionale del proprio portafoglio di investimenti, dove diversi asset sono visualizzati come elementi di un ambiente virtuale che possono essere esplorati da diverse angolazioni, fornendo una percezione diretta delle performance e delle interrelazioni.

«L'impiego di queste tecnologie non solo accelera e approfondisce la comprensione dei dati finanziari, ma rende anche l'interazione con questi ultimi più coinvolgente e meno astratta – prosegue De Leonardis. Tale visualizzazione chiarisce la complessità dei prodotti finanziari e supporta decisioni più informate, trasformando dati complessi in informazioni gestibili e interpretabili.

La facilità di interazione con le interfacce 3D migliora l'esperienza utente, riducendo la curva di apprendimento per gli utenti meno esperti e rafforzando la fiducia nelle decisioni prese.

Questi elementi sono fondamentali per un'esperienza cliente positiva e per il successo a lungo termine delle strategie di consulenza ibrida, consentendo di affrontare tematiche urgenti come la fragilità, i bisogni e i progetti di vita delle famiglie, superando le barriere emotive degli investitori».

La partnership tra Armundia Group e Flow Immersive

Armundia ReportAiR, nato dall’accordo tra Armundia Group e Flow Immersive, sfrutta l’intelligenza artificiale per visualizzare i dati in 3D sul web e nella realtà aumentata.

«Si tratta del primo modulo avanzato AI-based di Data Reporting per il settore bancario e assicurativo – osserva Jason Marsh, CEO di Flow Immersive. Aiuta i consulenti a esplorare e comunicare i dati in modo più efficace. È una soluzione SaaS e compatibile con numerosi device, ma è con i visori per la realtà aumentata o mista che si ottengono migliori performance».

armundia flow immersive

Da sinistra: Alessandro De Leonardis, Member of Board e CIO di Armundia Group e Jason Marsh, CEO di Flow Immersive

In presenza o da remoto

Grazie a un sistema di Spatial Computing, ReportAiR può essere utilizzato in realtà aumentata collaborativa, sia durante gli incontri in presenza sia nelle riunioni in remoto. «Così da prendere decisioni di investimento migliorando le opportunità e riducendo i rischi – commenta Marsh.

Il consulente può, infatti, comunicare dati complessi a clienti esperti e non esperti in modo molto più efficace, con maggiore comprensione e coinvolgimento rispetto ai documenti classici, in cui i grafici sono statici e spesso eccessivamente semplificati, e quindi meno chiari e credibili.

La quantità di dettagli visibili offre un quadro dinamico dell'intero portafoglio, aumentando la capacità di intuire le relazioni tra i dati e migliorando così la collaborazione tra consulente e cliente e le scelte di investimento finali».

Raccontare i dati al cliente

I consulenti hanno quindi tra le mani un nuovo strumento per lo storytelling applicato all’analisi dei dati: si naviga attraverso narrazioni guidate e interattive basate sulle informazioni.

«L’utente esplora le informazioni e può concentrarsi su diverse aree di interesse, ricevendo spiegazioni contestualizzate e insights rilevanti – conclude De Leonardis. L’analisi dei dati è quindi più intuitiva e accessibile, mentre le complesse aggregazioni di informazioni si trasformano in racconti comprensibili e coinvolgenti, facilitando la comprensione e l’assimilazione delle informazioni cruciali nel processo decisionale.

L’analisi dei dati si trasforma da un compito tecnico a un’esperienza narrativa».