Torna il contante, ma le carte di credito sono lo strumento di pagamento preferito dagli italiani

Rapporto Minsait Payments

Le carte si confermano il mezzo di pagamento preferito dagli italiani, mentre un italiano su tre preferisce il contante per gli acquisiti fisici. Si blocca invece la crescita, rispetto allo scorso anno, nell’adozione dei digital wallet.

Questi alcuni dei dati riportati nel 12° Rapporto sulle Tendenze dei Mezzi di Pagamento, redatto da Minsait Payments, che include le opinioni di oltre 100 dirigenti ed esperti del settore così come 7.200 interviste condotte con la popolazione “bancarizzata” in Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e America Latina.

La situazione in Italia

Secondo il report, il 30% degli italiani sceglie di diversificare i mezzi di pagamento, ma predilige l’utilizzo dei contanti o gli addebiti sul conto bancario. Invece, il 24% degli italiani, seppur diversificando, preferisce pagare con carte di debito, di credito o prepagate.

Solo l’11% degli intervistati ha dichiarato di optare per il pagamento in contanti nella maggior parte dei contesti, riducendo al minimo l’utilizzo di altri mezzi di pagamento.

In questo contesto, non sempre gli utenti riescono a pagare come vorrebbero: circa il 40% degli italiani ha affermato di essersi dovuto adattare, nel corso dell’ultimo anno, e di aver dovuto pagare con un mezzo di pagamento diverso da quello che avrebbe voluto utilizzare.

I principali impedimenti hanno riguardato per il 19% dei casi la mancata possibilità di utilizzare il mezzo di pagamento preferito, per il 15,3% problematiche tecniche che ne hanno impedito l’utilizzo e per l’11,5% altre motivazioni quali ad esempio i costi associati alla transazione.

I dati sulle carte di credito

L’adozione di carte di credito, debito e prepagate è in calo rispetto allo scorso anno: l’81,7% della popolazione intervistata aveva una carta di debito nel 2022, rispetto all'85,9% del 2021; e il 50,9% aveva una carta di credito, rispetto al 58,9% dell'anno precedente; anche l’utilizzo delle carte prepagate è diminuito passando al 55,9% dal 66,8% del 2021.

Per i pagamenti fisici, le carte di debito, di credito e prepagate sono ancora il mezzo di pagamento preferito dal 48% degli italiani (in calo rispetto al 53% dello scorso anno) mentre l’utilizzo dei contanti è il mezzo di pagamento preferito dal 31% degli intervistati (aumento sostanziale rispetto al 19,3% del 2021); inoltre, il 10,1% sceglierebbe i digital wallet come sistema di pagamento privilegiato.

In generale, mentre questa tendenza dei metodi di pagamento elettronici risulta essere in linea con il 48% del continente europeo, l’Italia si attesta al primo posto tra i paesi europei per utilizzo del contante.

Il 95% degli italiani compra su piattaforme e-commerce

Per quanto concerne gli acquisti online, il 95% degli italiani intervistati ha dichiarato di fare acquisti su piattaforme di e-commerce, la percentuale più alta nel continente europeo, con una frequenza che varia da varie volte alla settimana (31,5%) a varie volte al mese (45,1%).

Anche in questo caso le carte di debito, di credito e prepagate sono il mezzo di pagamento preferito da oltre il 50% degli italiani, risultato superiore rispetto alla media europea del 48%.

Inoltre, nuove modalità di pagamento come il Buy Now Pay Later sono state utilizzate dal 13,3% degli italiani, rispetto a una media europea del 12,9%, soprattutto per facilità e comodità d’uso per dilazionare e rateizzare i pagamenti.

La sfida delle nuove generazioni

«Dopo la crescita dovuta alla pandemia, l'adozione dei pagamenti digitali si sta stabilizzando in Italia e in tutta Europa. L'uso dei nuovi mezzi è ormai diffuso e commercianti e aziende devono adattarsi per rispondere rapidamente alle nuove abitudini di acquisto, che sono destinate a rimanere, soprattutto tra le nuove generazioni», spiega Enrique Alvarez, Head of Business Development di Minsait Payments in Europa.

«La sfida principale rimane il necessario salto di qualità di molti esercenti e rivenditori affinché non solo adottino i metodi di pagamento digitale, ma ne agevolino l’utilizzo da parte della loro clientela», aggiunge Roberto Scorzoni, responsabile di Minsait Payments in Italia.

Il rapporto con le criptovalute

Il fenomeno delle criptovalute, per quanto ancora minoritario, non può più essere considerato di nicchia. Il report riporta il caso dell’America Latina dove in alcuni paesi la percentuale di persone che ha acquistato criptovalute arriva a toccare un quarto della popolazione bancarizzata.

In Europa la percentuale di persone che dichiarano di aver acquistato criptovalute è più bassa e si attesta all’11,6%, riguardando comunque più di una persona su dieci della popolazione bancarizzata.

In Italia la percentuale di coloro che hanno acquistato è dell’11,5%, mentre un ulteriore 4,5% ha deciso di acquistare criptovalute e il 7,7% sta considerando seriamente questa possibilità. Se a questi numeri si aggiunge anche il 20,7% di persone che non esclude l’acquisto di criptovalute è possibile immaginare per il settore una crescita nel breve periodo.

 

 

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