L’obiettivo è realizzare uno strumento di gestione dei fondi basato su tecnologia blockchain, che permetta agli stakeholder di partecipare alla governance attraverso un meccanismo di voto on-chain.
«Il progetto testa l’introduzione delle DAO (Decentralized Autonomous Organizations) all’interno dei processi aziendali di gestione dei fondi – racconta Valeria Portale, Responsabile degli Osservatori Innovative Payments e Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano.
Questo modello innovativo è reso possibile dalla trasparenza della tecnologia blockchain e da strumenti quali token e smart contract, elementi fondamentali per la sua costituzione: permettono, rispettivamente, di distribuire il potere decisionale e gestire in autonoma l’organizzazione, sulla base di regole descritte nel codice di questi programmi».
Come funziona?
Per partecipare alla DAO, ogni utente deve possedere un particolare token, detto di governance, il quale fornisce al possessore il diritto di voto sulle decisioni della DAO, che possono riguardare temi molto diversi.
Come, appunto, la gestione degli asset a disposizione ma anche l’implementazione di nuove features in un particolare protocollo.
«Come per la fondazione di un’organizzazione tradizionale, durante la costituzione di una DAO vengono stabilite le regole che la governano – spiega Portale –, codificandole all’interno dello smart contract che le implementa, diventando in questo modo pubblicamente consultabili e, soprattutto, immutabili».
Il team dedicato al progetto
All’iniziativa partecipano i ricercatori dell’Osservatorio Blockchain & Web3 e del BIS HUB (Blockchain Innovation & Solutions HUB) del Politecnico di Milano.
Servono infatti una approfondita conoscenza della tecnologia blockchain e delle sue implicazioni a livello di business, ma anche la capacità di programmazione e sviluppo di smart contract per la gestione del voto sottostante alle operazioni di gestione dei fondi.
«Per questo motivo – prosegue Portale – i ricercatori coinvolti provengono sia dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale sia dal Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria».
Il prototipo di inizio anno
Esiste già un primo prototipo della soluzione, applicato a un caso specifico: quello delle donazioni a enti benefici, implementato in occasione del Convegno dell’Osservatorio Blockchain & Web3 di inizio anno.
La platea ha utilizzato il meccanismo di voto on-chain per la creazione di una DAO a scopo benefico, scegliendo a quale Fondazione devolvere i fondi raccolti tramite le donazioni dei Partner dell’Osservatorio.
Una soluzione per la gestione collettiva
Le potenzialità di un sistema basato su DAO e su tecnologia blockchain sono molteplici.
La governance decentralizzata e le DAO introducono infatti la possibilità di creare organizzazioni autonome che operano tramite regole predefinite.
Si riduce anche il numero di attori coinvolti, permettendo il trasferimento diretto di valore tra due entità (o persone). Migliorando la trasparenza e la sicurezza della gestione dei fondi e di tutte le operazioni.
«Una soluzione di questo tipo è inoltre molto flessibile e può essere adattata alle istituzioni finanziarie, alla pubblica amministrazione, e in generale – conclude Portale – a qualsiasi tipologia di fondi che necessitano di una gestione collettiva».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.