Panini

Ora l’assegno si deposita via web

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Andreas Cipolletti, Sales Manager APac-MidEast & Italia di Panini

Anche in Italia l’assegno si può depositare da remoto, senza andare in filiale o all’ATM evoluto. Una piccola, grande rivoluzione portata dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108, titolata “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”.

«La normativa appena approvata – spiega Andreas Cipolletti, Sales Manager APac-MidEast & Italia di Panini – pone fine all’estenuante attesa di numerose aziende italiane, le quali da anni richiedono un servizio di deposito da remoto che vada a completare la vasta gamma di servizi bancari già fruibili online: un servizio in grado di rendere non più necessari gli spostamenti in filiale unicamente dedicati al deposito assegni e dunque di evitare il dispendio di tempo e risorse che questi comportano».

Deposito assegni da remoto: come funziona

Insomma, con alcuni anni di attesa rispetto alla Check Image Truncation italiana (operativa dall’estate 2018), è ora legalmente possibile per i clienti delle banche depositare gli assegni digitalmente, ovvero via web, presso la propria banca. L’art. 55-ter della legge (“Semplificazione in materia di incasso degli assegni”) si occupa proprio di deposito da remoto (RDC, Remote Deposit Capture). La banca negoziatrice delega al girante per l’incasso (cioè all’azienda cliente che deposita l’assegno ricevuto in pagamento) la facoltà di attestare la conformità della copia informatica all’originale cartaceo, mediante l’utilizzo della propria firma digitale. La banca riceverà quindi dal cliente i dati e le immagini dell’assegno, in modalità sicura e riservata, e potrà avviare il processo di compensazione in anticipo rispetto alla consegna del titolo cartaceo. Assegno “fisico” che deve comunque essere conservato per sei mesi, a norma di legge.

I:RDC: la soluzione di Panini

Panini è già pronta a sostenere le banche in questa rivoluzione. Oltre alla gamma di scanner per assegni, utilizzati per applicazioni RDC in molti Paesi, l’azienda torinese ha creato una soluzione software su misura per il mercato italiano. Si chiama I:RDC ed è un applicativo basato su scanner intelligenti che non richiedono l’installazione di API né driver lato client. Inoltre la soluzione strizza l’occhio alle linee guida del PNRR, grazie a caratteristiche green e digital: la consegna dei titoli cartacei alle banche, infatti, può avvenire con minore frequenza, aggregando quantitativi maggiori di assegni in ogni recapito, e con modalità meno impattanti sull’ambiente.

Il partner

Per indirizzare efficacemente il mercato RDC, Panini ha inoltre stretto una partnership con Scai Solution Group, system integrator che si occupa di pianificazione, creazione e gestione di ambienti virtualizzati, Cyber Security OT ed IoT e Digital Transformation. I:RDC va così a integrare il know-how di Scai Solution Group su temi come la firma grafometrica avanzata, la conservazione sostitutiva, anche per la virtualizzazione degli assegni, e i progetti di remotizzazione dei front end fisici.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di ottobre 2021 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop