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Le carte business conquistano terreno tra le piccole imprese

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Luca Moroni, Head of Visa Commercial Solutions Southern Europe

Bonifico e contanti sono i due metodi di pagamento più diffusi tra le micro e piccole imprese italiane, che usano ancora poco le carte business preferendo quelle personali. Soprattutto perché spesso sono le banche a dimenticarsi di proporre uno strumento di pagamento aziendale.

Ecco i dati dell’Osservatorio Visa sui pagamenti digitali, in collaborazione con Ipsos, che ha coinvolto 250 micro imprese (sotto i 10 addetti) e 150 piccole imprese (dai 10 ai 49 dipendenti) italiane.

Come pagano le aziende?

Quando si tratta di pagamenti, le aziende italiane preferiscono il bonifico SEPA (65%), che consente di saldare a scadenza le fatture, con buona pace dei fornitori che avrebbero sicuramente piacere a essere pagati in anticipo.

Al secondo posto, troviamo il caro contante, utilizzato soprattutto dalle micro imprese.

La carta business inizia a entrare nelle piccole aziende (45%), più strutturate, che hanno diverse esigenze come ad esempio gestire viaggi e trasferte dei dipendenti, anche se quasi un terzo utilizza carte personali.

E se il pagamento è internazionale?

Il bonifico perde punti nei pagamenti ad aziende straniere, extra UE, per via di lungaggini e costi, seppure si confermi il principale strumento di pagamento per micro e piccole imprese italiane.

Le carte di credito business iniziano a prendere piede tra le piccole realtà, ma le micro imprese usano sempre più PayPal, collegato però a una carta di credito.

Carta aziendale o personale?

Questo mix di strumenti di pagamento nasce anche dalla poca consapevolezza dei vantaggi offerti da una carta di credito business.

Se tra le piccole imprese l’84% possiede almeno una carta business, tra le micro la percentuale crolla al 47%, a favore della carta di pagamento personale.

E chi usa una carta business, la dedica al pagamento delle spese di viaggio e di rappresentanza, per acquisti ad hoc su piattaforme digitali, forniture accessorie, utenze, per pagare fornitori primari, assicurazioni e software IT.

Con le carte personali, le imprese invece pagano le utenze, le spese di viaggio, fanno acquisti di e-commerce, prelievi di contante agli ATM, oltre che saldare assicurazioni, fornitori primari e spese di marketing.

Carta business: quali sono i vantaggi?

I tre principali vantaggi delle carte business, secondo le imprese italiane, sono:

  1. la comodità di pagare ovunque e in qualsiasi momento;
  2. migliore controllo e monitoraggio delle spese;
  3. miglioramento dei processi di contabilità aziendale.

Tra gli altri benefici indicati tra chi ha una carta business, anche la gestione personalizzata delle carte e una visione ampia e integrata sulle spese, tramite piattaforme e app.

E allora perché più di una azienda su 4 usa la carta personale per le spese aziendali? Spesso, in particolare per le micro imprese, si tratta di una scelta di comodità, in quanto la carta business sembra non offrire nulla di più rispetto a quanto già ottenuto con la carta di pagamento personale, oltre a costare anche di più per offrire servizi (come il cashback, ad esempio, oppure le assicurazioni accessorie, NdR) che la micro impresa non vuole pagare a parte.

Ma attenzione, perché il 22% delle piccole imprese lamenta anche il fatto che nessuna banca le abbia mai offerto una carta di credito o debito aziendale. E quindi c’è ampio spazio per lavorare sui dipendenti in filiale e fare conoscere maggiormente alle aziende italiane i vantaggi di una carta di pagamento business.

Quali sono le esigenze delle micro e piccole imprese?

Bisogna allora andare a scandagliare le esigenze delle micro e piccole imprese del tessuto imprenditoriale italiano.

Secondo l’indagine commissionata da Visa, nelle aziende piccole è fondamentale separare le spese aziendali da quelle personali (87%). Questo tema è meno avvertito dalle micro (64%), che non riescono a percepire direttamente i vantaggi delle carte business, in particolare per quanto riguarda i liberi professionisti.

Inoltre, 6 aziende su 10 vogliono incassare ed essere in grado di pagare il più rapidamente possibile, soprattutto per migliorare la sostenibilità della supply chain.

L’obiettivo ultimo è arrivare a pagamenti istantanei, anche tra carte business, così da avare una visione in tempo reale delle transazioni.

Le sfide da superare

Visa ha infine chiesto alle 400 micro e piccole imprese italiane quali sono state le grandi sfide del 2023 in ambito pagamenti. Un’azienda su tre ha risposto che l’ostacolo maggiore è stato rispettare le scadenze di pagamento, seguito da un maggiore controllo sulle spese e dai lunghi tempi di attesa necessari per ottenere i pagamenti da parte di clienti o fornitori.

Motivo per cui un quarto delle micro imprese sarebbe interessato alla dilazione dei pagamenti verso i fornitori.

A pesare è anche il tempo passato fisicamente in banca per il deposito dei contanti, ad esempio, che potrebbe essere ovviato grazie all’uso di strumenti digitali. Pensate che secondo Banca d’Italia il costo per gestire il contate ha superato i 7 miliardi di euro, senza tenere conto di tutti i rischi connessi al trasporto di denaro cash.