Ai commercianti italiani piacciono i pagamenti digitali.
Secondo l’Osservatorio condotto da Visa e Ipsos, i piccoli e i micro merchant in Italia vedono tre vantaggi principali nella possibilità di accettare pagamenti con carta e altri strumenti alternativi al contante: l’aumento dei volumi, la velocità di accredito e la sicurezza.
Il campione
L’Osservatorio sui pagamenti digitali di Visa, realizzato tra aprile e settembre 2022 insieme a Ipsos, ha analizzato un campione composto da 400 tra micro e piccoli esercenti in Italia (200 micro, quindi fatturato sotto i 2 milioni di euro; 200 small: fatturato 2-10 milioni, NdR).
Con loro ha indagato vantaggi e freni allo sviluppo di una cultura del pagamento digitale, mostrando i punti di forza e debolezza dal punto di vista dei merchant.
Spopola il pagamento digitale, anche in negozio
Chiaro a tutti i piccoli e micro merchant è che i consumatori hanno preso la mano con i pagamenti digitali, non solo con carta ma anche attraverso smartphone e wearable (device che vengono sempre più usati per pagare secondo il 66% degli esercenti), abbracciando difatti il trend del contactless: il 68% dei consumatori ha infatti pagato c-less.
Il tap to phone
I device come gli smartphone sono adatti anche all’accettazione dei pagamenti e iniziano a interessarsi anche a soluzioni Tap To Phone che, con una semplice user experience, consentono di ricevere pagamenti tramite lo smartphone.
I vantaggi percepiti
I commercianti hanno anche indicato dei precisi vantaggi nell’uso degli strumenti di pagamento elettronici: l’aumento dei volumi (26%), velocità di accredito (24%), protezione dalle frodi e risarcimento in caso di truffa o rapina (21%), maggior facilità nell’accettare pagamenti da turisti stranieri (21%).
La grande maggioranza degli intervistati (89%) si attende una prevalenza di pagamenti digitali in store nell’arco di 3-4 anni.
E i freni
L’elemento primario a frenare lo sviluppo dei pagamenti digitali è la scarsa familiarità con la tecnologia (avvertito dal 60%), seguono i possibili malfunzionamenti dei POS, l’elevato numero di soggetti coinvolti, mentre i costi rappresentano un freno solo per il 36% delle PMI italiane.
Educare, per una maggiore consapevolezza
Visa sta quindi lavorando su programma di digitalizzazione e di educazione, «con l’obiettivo di sostenere 8 milioni di piccole imprese. Grazie alle campagne digital e alle collaborazioni sul territorio – afferma Luca Airoldi, Director Acceptance & SMB di Visa – riusciamo a focalizzarci sui segmenti che hanno meno familiarità con la tecnologia, per creare maggiore consapevolezza sul tema. Questo dialogo diretto con i merchant è anche per noi un’occasione per farci raccontare come vivono i pagamenti digitali e offrirci spunti per migliorare».
L’e-commerce: una vetrina alla quale non si può più rinunciare
L’utilizzo del commercio online è aumentato, secondo l’Osservatorio Visa gli acquisti con carte di credito presso i siti di e-commerce dei merchant intervistati sono aumentate, a scapito dei metodi più tradizionali come il bonifico e il contrassegno.
Inoltre, nell’online la parola d’ordine è sicurezza ed è richiesta non solo dal merchant ma anche dal consumatore finale: 4 commercianti su 10 dichiarano che le maggiori preoccupazioni per i clienti sono la sicurezza del sito, il processo di pagamento, anche tramite richiesta di assistenza, oppure l’abbandono del carrello in fase d'inserimento dei dati.
In tale prospettiva, i benefici della Strong Customer Authentication sono riconosciuti dai merchant (70%) e gli stessi credono che sia una garanzia rilevante anche nella percezione del cliente (70%); rimane tuttavia una quota di esercenti (30%), che teme che questo doppio passaggio possa far desistere dall’acquisto o scoraggiare in caso di difficoltà tecniche.
Difatti il 47% dei merchant dichiara che i clienti lasciano il carrello e non portano a termine l’acquisto.
Lo One-stop-shop di Visa
La risposta di Visa è il “one stop shop”, in collaborazione con Axerve e Vidra, sostiene le imprese nel business e-commerce, includendo la gestione della transazione e della consegna. Con le garanzie di sicurezza di Visa che, negli ultimi 5 anni ha investito 9 miliardi per creare nuovi modelli previsionali, sfruttando algoritmi di AI, per garantire la sicurezza dei pagamenti di e-commerce.
Come sarà il futuro dei pagamenti?
Nel corso dei prossimi 4 anni, i merchant si aspettano un’ulteriore diffusione dei pagamenti digitali in store. Tale convinzione è diffusa tra gli esercenti intervistati (89%) e condivisa dal 70% degli italiani in età 18-64 anni, coinvolti nella prima fase dell’Osservatorio Visa.
Nell’opinione dei merchant, a crescere non saranno soltanto gli strumenti già in uso, ma anche le app di pagamento (per il 71% dei micro e il 49% degli small).
Il Buy Now Pay Later
La ricerca registra una elevata conoscenza del Buy Now Pay Later: il 25% degli esercenti ascoltati lo offre già alla clientela mentre il 54% è interessato a utilizzarlo per gli acquisti aziendali (NdR: una soluzione di BNPL business-to-business è appenata nata: Opyn Pay Later).
Tra i benefici del BNPL, gli interpellati identificano l’aumento dei volumi di vendita, perché il cliente può ampliare le possibilità di acquisto (40%), seguito dalla soddisfazione (36%) e fidelizzazione della clientela (29%).
Tra i principali freni, i costi legati al servizio sono a pari livello con il timore che il cliente non rimborsi le rate (citato dal 28%) o non se ne possa verificare la solvibilità (29%), ma è indicata anche una maggiore complessità burocratica (26%).
Visa sonda il terreno
Il BNPL è un fenomeno che al momento attira molti interessi e Visa guarda alla possibilità di trovare partnership locali per fornire un servizio di valutazione più accurata, basata su dati transazionali, e in tempo reale di chi richiede una dilazione di pagamento. In questa strategia ha un ruolo centrale la precedente acquisizione di Tink da parte di Visa.
Si accetteranno crypto
Infine, secondo l’Osservatorio tra i merchant è molto diffusa anche la conoscenza delle criptovalute (82% dei merchant). Tre merchant intervistati su 10 reputano che si faranno sempre più strada come metodo di pagamento, con impatti sul business percepiti principalmente positivi.