Il cash resta indietro, il pagamento con carta piace ma è meglio se si può scegliere la modalità di rimborso, e chi si affaccia al credito digitale per la prima volta lo fa richiedendo il BNPL.
Sono le principali novità evidenziate dalla 22^ edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF.
Crescono le alternative al contante
Secondo i dati, il 2023 ha visto il consolidamento dell’accelerazione dell’innovazione e della digitalizzazione.
I comportamenti di spesa e le modalità di pagamento cashless dei consumatori possono ormai definirsi strutturali, come dimostrato dall’ulteriore riduzione dell’uso del contante: solo il 38% dei decisori italiani pagherebbe in cash se fosse completamente libero di scegliere.
E, difatti, il numero di pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del +14%.
Le carte di credito, anche per importi più piccoli
Nel 2023 il numero di carte di credito attive si è attestato a 13.5 milioni, in leggero aumento rispetto al 2022.
Il valore delle transazioni risulta in crescita del +7,6% rispetto al 2022.
Inoltre, il numero di transazioni registra un aumento leggermente superiore rispetto al valore (+9,2%), evidenziando una diminuzione dell’importo medio per operazione.
Le carte di debito: quasi 1 milione di transazioni
Nel 2023 si conferma l’importante crescita delle carte di debito in circolazione, in linea con la tendenza già osservata negli anni precedenti.
Significativo l’aumento del numero di operazioni (+19,9% rispetto al 2022), con un incremento di quasi 1 milione di transazioni solo nell’ultimo anno.
Un risultato favorito dall’accelerazione dei pagamenti cashless che rientrano nelle abitudini dei consumatori.
Crescita a doppia cifra anche per il valore delle transazioni effettuate.
Le prepagate continuano a crescere, anche nell’e-commerce
Nel 2023 prosegue la crescita del numero di carte prepagate in circolazione, con un +7,1% rispetto al 2022; in parallelo prosegue l’aumento del numero di operazioni e del valore delle transazioni, trainato dallo sviluppo dell’e-commerce.
Gli strumenti per pagare a rate, soprattutto online
Gli italiani apprezzano sempre più gli strumenti di pagamento flessibili: aumenta, infatti, il numero di carte di credito attive che danno la possibilità di scegliere il tipo di rimborso (a saldo o a rate), con una quota sul totale che nel 2023 sale al 64%.
Si conferma, tuttavia, l’utilizzo prevalente nella tradizionale modalità charge; i volumi rateizzati sono pari al 14% del valore complessivamente movimentato.
Considerando la totalità dei flussi transati (indipendentemente dal tipo di rimborso) si registra una lieve crescita (+3,1% nel primo semestre 2024), in linea con l’evoluzione dei consumi nazionali.
Ha contribuito a tale tendenza la maggiore diffusione dell’e-commerce, come emerge dall’incidenza dei volumi transati online, che nei primi sei mesi del 2024 si attesta al 28% (era pari al 17% nel 2019).
Nel 2023 i flussi rateizzati tramite carta hanno registrato una contrazione (-3,7%), legata anche al contesto macroeconomico non favorevole.
Nei primi 6 mesi 2024 si assiste a una lieve ripresa (+1,6%), guidata dagli instalment (finanziamenti “tradizionali” per regolare a rate una o più spese effettuate con la carta di credito, con piano di ammortamento predefinito e durata predeterminata), mentre prosegue la contrazione delle carte rateali “pure”.
Infine, la maggiore esigenza dei consumatori di soluzioni smart e accessibili per finanziare spese di valore contenuto emerge anche dalla crescita delle linee di credito non collegate a una carta.
Anche se i volumi non sono ancora significativi, si registra un incremento (pari a +17,3% nel primo semestre 2024) delle linee di credito B2C e B2B2C, utilizzate anche a sostegno dell’e-commerce.
Il buy now pay later
Negli ultimi anni il BNPL ha acquistato slancio, con una crescita a valore a livello mondiale del +18% nel 2023 rispetto all’anno precedente, raggiungendo una quota del 5% della spesa per l’e-commerce.
Il suo utilizzo si è consolidato anche in Italia, con un aumento significativo del numero di player specializzati, di aziende che offrono questo servizio ai propri clienti e una crescente accettazione da parte dei commercianti.
Si conferma la progressiva crescita di notorietà tra i più adulti Baby Boomer anche se la prevalenza nell’utilizzo si ha da parte della Gen X e dei giovani della Gen Z e Millenial.
Inoltre, il 61,7% di coloro che si affacciano al credito per la prima volta lo fa richiedendo questo prodotto.
Rischiosità del mercato delle carte
L’analisi del livello di rischiosità del comparto delle carte di credito mostra un lieve incremento del tasso di sofferenza delle carte a saldo.
Si osserva invece una riduzione di oltre mezzo punto percentuale per quelle rateali.
Nonostante un contesto caratterizzato da grande incertezza, aggravato dal progressivo deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie, prosegue il trend discendente che ha caratterizzato l’ultimo triennio, facilitato anche dalle operazioni di cessione di NPL da parte degli istituti finanziari.