Noovle, il cloud italiano targato TIM

noovle cloud tim google
Paolo Vannuzzi, Responsabile Commercial Operations di Noovle

Accompagnare le aziende nella trasformazione digitale attraverso il cloud. È con questo obiettivo che a inizio anno è nata Noovle Spa: un progetto strategico voluto dall’Amministratore Delegato di TIM, Luigi Gubitosi, per potenziare l’offerta di servizi cloud alle imprese e verso la PA.

Le basi nell’accordo con Google

Il progetto nasce a seguito dell’accordo tra TIM e Google siglato più di un anno fa, che si è poi consolidato con la firma della partnership industriale tra le due aziende e la creazione, appunto, di Noovle. «All’interno dell’azienda ci sono due anime tecnologiche che si fondono tra loro – racconta Paolo Vannuzzi, Responsabile Commercial Operations di Noovle. Da una parte, l’esperienza di TIM nelle infrastrutture, nei data center e nel private cloud che sono state portate in dote a Noovle; dall’altra le competenze di digital transformation in ambito applicativo, machine learning e intelligenza artificiale di Noovle Srl, già partner di Google Cloud nel mercato italiano».

Accompagnare al cloud

Noovle punta a coprire tutte le esigenze legate al mondo digitale: dall’infrastruttura di data center distribuita sull’intero territorio nazionale fino al mondo applicativo. «L’offerta ha infatti un ampio perimetro di copertura, grazie a un approccio end-to-end dal punto di vista tecnologico ma forte anche della capillarità di TIM – precisa Vannuzzi. Questo ci permette di raggiungere grandi imprese, banche, assicurazioni e anche la PA in un momento in cui l’esigenza di una forte accelerazione digitale è espressa anche dalle principali istituzioni: pensiamo alla connettività ad alta qualità, come la fibra e il 5G che è già disponibile in alcune zone del territorio. Ora possiamo anche accompagnare le aziende nella migrazione delle piattaforme strategiche verso il cloud».

Frontiere d’innovazione: dalle infrastrutture...

E il mondo Finance è sicuramente uno dei settori più interessati al momento alla trasformazione digitale. «Con i nostri modelli hybrid cloud, uniti a un approccio multivendor, possiamo lavorare insieme al Finance su due fronti – chiarisce Vannuzzi. Il primo è l’efficienza dell’organizzazione, grazie al contenimento dei costi e alla gestione semplificata che offre il cloud computing. Garantendo anche un accesso costante e sicuro ai sistemi aziendali, fondamentali in questo periodo caratterizzato dallo smart working o da modelli di lavoro misti».

... all’API management

Il secondo ambito di collaborazione è l’evoluzione dei servizi a disposizione della clientela bancaria, che abbraccia l’open banking. «Si tratta di strumenti semplici e integrati che consentono di accedere da un unico punto di ingresso a tutte le funzionalità e servizi che le banche mettono a disposizione dei clienti – spiega Vannuzzi. In particolare, stiamo sviluppando insieme a Google una piattaforma di API Management (per la gestione delle interfacce di programmazione delle applicazioni): un software che “disaccoppia” e dunque separa i sistemi del back end rispetto ai servizi erogati nel front end, con un monitoraggio costante sul flusso dei dati, tracciatura e crittografia. Inoltre, la piattaforma è interoperabile».

Approccio consulenziale

Per affiancare le banche, di ogni dimensione quindi anche quelle territoriali, in questa trasformazione digitale che abbraccia cloud e open banking, Noovle ha scelto di porsi a fianco del cliente per il disegno e l’analisi strategica delle potenzialità. «Un approccio consulenziale, necessario per via dei gap esistenti tra conoscenze e tecnologie – dichiara Vannuzzi. Inoltre, grazie alla rete di partner che stiamo costruendo, possiamo assicurare al Finance la possibilità di trovare l’architettura più corretta, in linea con le normative, con alte prestazioni e ampia semplificazione».

Data center in Italia

In questo percorso, la data sovranity è un elemento fondante. «Per questo motivo stiamo realizzando nuovi data center – specifica Vannuzzi – in Italia, così da offrire il massimo delle garanzie sulla sicurezza, anche in un ambiente cloud pubblico».

Data Center Noovle

Il progetto con Intesa Sanpaolo

Già nota è poi la collaborazione avviata dal Gruppo TIM con uno dei principali gruppi bancari italiani: Intesa Sanpaolo. «È prevista la migrazione di una parte rilevante dei sistemi informativi della banca sui servizi cloud di Google che si appoggeranno ai nostri data center – ricorda Vannuzzi – con importanti vantaggi in termini di efficienza, minore complessità tecnologica, abbattimento dei costi, compliance normativa e sicurezza. È un progetto che può fare da apripista per le banche che vogliono iniziare ad aprirsi al cloud».

Diventare il player di riferimento per il cloud italiano

Con queste basi, gli obiettivi di crescita di Noovle sono ambiziosi. «Vogliamo diventare uno dei player di riferimento in Italia, in particolare per il Finance, e questo richiede di porre forte attenzione alla struttura dell’azienda: a oggi Noovle conta circa 1.000 professionisti ma siamo pronti a crescere nell’organico e nelle competenze – conclude Vannuzzi. Per quanto riguarda gli obiettivi economici, puntiamo a un miliardo di euro di fatturato entro il 2024, con un 40% di EBITDA».

 

La Rivista

Atlas of Fintech 2026

La nostra selezione di Fintech 

Tutti gli altri numeri