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Nexi: tecnologia, competenze e partner per crescere nei pagamenti

Nexi: tecnologia e competenze per crescere nei pagamenti

Pier Giorgio Costantini, Commercial Financial Institutions Director di Nexi

400 milioni di investimenti in tecnologia ogni anno a livello europeo e 3mila risorse specializzate in IT per continuare a crescere nell’innovazione del mercato dei pagamenti. Puntando su sicurezza, tecnologie di frontiera e una consolidata rete di partner, in particolare le banche.

È la strategia di Nexi, che nel primo trimestre di questo anno ha visto aumentare i ricavi (del 3,7%, a 810,2 milioni di euro), insieme al margine operativo lordo (+7,1%, a 386,9 milioni) e a un EBITDA margin in salita al 48%.

«Il mercato dei pagamenti è un settore ad alta tecnologia – racconta Pier Giorgio Costantini, Commercial Financial Institutions Director di Nexi – e oltre agli investimenti, abbiamo creato delle strutture dedicate a ricerche e analisi dei dati e un’altra all’interno dell’IT per le attività di testing sulle nuove soluzioni».

La svolta della tokenizzazione

Le strategie di innovazione si riflettono naturalmente nelle soluzioni proposte sul mercato, che rispondono ai nuovi modelli di consumo sospinti dalla diffusione dei pagamenti digitali.

«Pensiamo alla virtualizzazione delle carte, che permette di tokenizzare lo strumento su smartphone e dispositivi wearable e che ha contribuito nel 2024 al sorpasso degli strumenti digitali sul contante: lo scorso anno lo speso attraverso questi dispositivi è cresciuto del 61% ma, soprattutto, è aumentato il numero di transazioni (+68%) e di carte Nexi virtualizzate su app (+36%).

Sono dati in linea con quanto diffuso dal Politecnico di Milano che, sui pagamenti innovativi, ha registrato una crescita complessiva dello speso del 53%, per un valore complessivo che supera i 56 miliardi di euro. E qui, il 94% dell’importo arriva proprio da soluzioni di pagamento innovative che prevedono la tokenizzazione della carta su vari wallet di Google, Samsung e Apple».

L’evoluzione del POS e delle sue funzionalità

Oltre alla virtualizzazione del parco carte, prosegue da circa un anno, con varie sofisticazioni, l’avanzata del SoftPOS.

«Una soluzione ora integrata anche dalla grande distribuzione e che dialoga con i sistemi di cassa, mentre continuano ad aumentare le funzionalità attive sugli SmartPOS, come ad esempio la possibilità di pagare gli avvisi pagoPA – illustra Costantini –, che ora è attiva anche presso le grandi catene retail. Il nostro obiettivo è ampliare i casi d’uso legati al pagamento digitale a beneficio di imprese e cittadini, anche per via del nostro ruolo di sistema».

Inoltre, sempre sul terminale è approdato anche il Buy Now Pay Later, con una partnership a tre, che vede la paytech alleata con una primaria società del credito al consumo e il canale bancario, per attivare la dilazione di pagamento instore.

Alleanze per i settori merceologici

Di fondamentale importanza è quindi la rete di partner e di accordi distributivi, che negli anni continua ad ampliarsi.

Da un lato per rafforzare il collocamento delle soluzioni, dall’altro per portare innovazione in determinati settori merceologici, come ad esempio il turismo, l’hospitality, la ristorazione e così via.

Recentissima è ad esempio la partnership a livello europeo della paytech con Planet, che in futuro prenderà piede anche in Italia.

«È un progetto specifico per il mondo alberghiero: noi mettiamo a disposizione i servizi di acquiring e di accettazione omnicanale per i circuiti locali e per i diversi metodi di pagamento – spiega Costantini –, mentre Planet, attiva nelle soluzioni integrate di pagamento e nella tecnologia per il retail e l’hospitality, integra la sua tecnologia di accettazione e le sue piattaforme. L’obiettivo è migliorare i tassi di conversione sugli acquisti degli esercenti, grazie a una esperienza integrata».

150 banche partner

Partner di eccellenza sono naturalmente le banche: a oggi sono 150 gli istituti di credito che distribuiscono le soluzioni Nexi.

«Crediamo molto in questo rapporto con il mondo bancario e nell’ultimo anno abbiamo rafforzato molte delle nostre partnership, sia con le grandi banche sia con le molte realtà territoriali, che fanno leva sui nostri investimenti in innovazione per migliorare la loro attività distributiva – sottolinea Costantini. Molto apprezzato è poi il supporto e la competenza nelle fasi di vendita e, soprattutto, di post-vendita a favore dei clienti delle banche: un elemento che ci permette di differenziarci sul mercato rispetto alla concorrenza».

Rilanciare la relazione, partendo dai pagamenti

Non manca poi il supporto formativo alla rete distributiva degli sportelli bancari, con attività in presenza, campagne informative e iniziative congiunte che vedono anche il coinvolgimento diretto della clientela.

«L’obiettivo di questi incontri è rafforzare la efficacia di questi accordi e rileggerli anche alla luce delle nuove esigenze di mercato – prosegue Costantini. Una occasione di confronto su come rilanciare la relazione tra banche e clienti attraverso nuove soluzioni e servizi. In particolare c’è ampio spazio di manovra sul segmento delle PMI, da sempre centrali nel tessuto economico italiano e che necessitano di soluzioni ad hoc per sviluppare il loro business».

Sicurezza e continuità di servizio: due elementi fondamentali

In questo percorso di crescita e innovazione nei pagamenti, Nexi pone grande attenzione anche alla sicurezza.

«Una parte importante dei nostri investimenti è dedicata alla sicurezza informatica, elemento centrale che richiede tecnologia, competenze e persone: per questo motivo – chiarisce Costantini – rafforziamo costantemente le strutture operative, anche quelle informatiche, con l’obiettivo di garantire alla clientela finale due aspetti fondamentali, ovvero l’accessibilità 24/7, limitando quindi i disservizi, e la riduzione dei casi di frode».

L’AI per la gestione del dato e l’assistenza

Come tutte le aziende, anche la paytech sta esplorando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, andando ad arricchire le proprie fila con figure specializzate nella gestione del dato e nell’uso dell’AI, che vanno ad affiancare le 3mila risorse IT già presenti nel gruppo.

«Nexi gestisce un bacino di dati immenso e c’è quindi tutto l’interesse ad assumere persone con competenze specifiche nel data management, che sappiano applicare algoritmi di intelligenza artificiale e tecniche di machine learning, ad esempio contro le frodi. Non si tratta di soluzioni prototipali, anzi in alcuni ambiti siamo già allo sviluppo operativo, e a questi si affiancano costantemente team di test che ci permettono nel tempo di migliorare le nostre soluzioni. Inoltre – conclude Costantini –, un secondo caso d’uso dell’AI è nell’ambito dell’assistenza ai clienti finali e ai partner: qui, l’intelligenza artificiale può supportare e completare il nostro servizio di customer care, da app, via chatbot, dove sono già presenti molte risorse a livello europeo».

Crimini informatici: alleanza tra Nexi e la Polizia di Stato

Alla fine dello scorso anno, Nexi ha firmato un protocollo di intesa con la Polizia di Stato per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici nel settore finanziario italiano. Inoltre, ha realizzato insieme all’Unione Nazionale Consumatori una serie di video podcast “Non cliccare Qui”, diffusi anche sui canali social, per educare e sensibilizzare i cittadini.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.