Nuovi modelli di business

Nexi: l’innovazione nei pagamenti completa il business bancario

Nexi innovazione pagamenti completa il business bancario

Pier Giorgio Costantini, Head of Financial Institutions Commercial Italy di Nexi

I pagamenti diventano parte integrante delle strategie di innovazione dei business model bancari.

Per i grandi gruppi è una occasione per andare a servire con soluzioni innovative i clienti large corporate, dall’animo internazionale, che hanno esigenze complesse in ambito pagamenti.

Mentre per le banche territoriali è un volano per digitalizzare gli strumenti di pagamento a disposizione della clientela retail e valorizzare con servizi personalizzati il business delle piccole e medie imprese del tessuto locale.

«Accompagniamo il sistema bancario nell’evoluzione dei pagamenti, sia lato cardholder sia merchant, forti di una presenza europea che ci permette di condurre importanti investimenti in innovazione e compliance – racconta Pier Giorgio Costantini, Head of Financial Institutions Commercial Italy di Nexi –, ma con un radicamento territoriale sul mercato italiano utile a modellare l’offerta in modo verticale, così da sostenere anche il tessuto imprenditoriale servito dalle banche locali».

Il mantra dell’innovazione nei pagamenti

Sono tre gli elementi più ricercati dalle banche italiane quando si tratta di integrare soluzioni di pagamento per la loro clientela.

«In primis, l’innovazione: una spinta tecnologica necessaria per soddisfare le nuove abitudini di pagamento dei consumatori, sempre più avvezzi a soluzioni elettroniche e digitali, ma anche per fornire strumenti di accettazione alle imprese attraverso un’offerta verticale, declinata sul modello di business del merchant – precisa Costantini.

Pensiamo alle recenti novità, come il SoftPOS per Android e iOS, agli SmartPOS integrati con i sistemi di cassa e altre soluzioni di acquiring ad hoc per alcuni settori merceologici, ad esempio l’hotellerie.

Oppure, lato cardholder, iniziative in partnership con il trasporto pubblico locale: a Roma, di recente, abbiamo abilitato i pagamenti sui mezzi pubblici con carte del circuito JCB e Union Pay».

Affidabilità e sicurezza, tra gli elementi più ricercati dalle grandi banche

Seguono, poi, altri due fattori essenziali: l’affidabilità e la sicurezza, «ricercate da tutti i nostri partner, in particolare dai grandi gruppi bancari.

Oggi Nexi conta su oltre 10mila persone, tra cui specialisti nella gestione dei dati, nella sicurezza e nell’innovazione, gestisce circa 3 milioni di terminali POS in Europa e 140 milioni di carte, e questo rappresenta per una grande istituzione affidabilità e sicurezza – evidenzia Costantini.

Inoltre, lavoriamo al fianco dei grandi gruppi internazionali seguendo i loro piani strategici e commerciali, portando innovazione su determinati segmenti, come i clienti large corporate, grazie a soluzioni all’avanguardia e personalizzate su specifiche esigenze di business».

Servire le banche del territorio

Diverse, invece, le necessità delle banche territoriali, che possono sfruttare l’innovazione nei pagamenti per completare la loro offerta, con soluzioni e servizi digitali dal rapido go-to-market.

«Le banche del territorio sono interessate a offrire ai clienti retail e business applicazioni mobile dalle quali gestire le carte e i pagamenti, in linea con la strategia di digital transformation, ma contenendo i costi di uno sviluppo in-house – osserva Costantini.

Inoltre, insieme a loro troviamo soluzioni dedicate e specifiche per le esigenze del territorio, con un focus sui distretti industriali e commerciali da valorizzare, come ad esempio il turismo: queste piccole e medie imprese sono clienti importanti per le banche regionali».

Digitalizzare i servizi per il cliente impresa con una soluzione modulare

Di recente, per i clienti imprese delle banche, Nexi ha creato in partnership con Engineering una piattaforma di digital corporate banking: una soluzione dall’architettura modulare, che permette di rispondere a complessità differenti delle grandi aziende, «ma facilmente adattabile anche alle esigenze delle PMI, per via della sua natura scalabile e flessibile – annuncia Costantini.

Stiamo già lavorando con alcune banche clienti per portare a bordo la nuova soluzione, così da confermare il nostro impegno verso le banche che vogliono realizzare progetti di digitalizzazione per la loro clientela impresa: già da tempo siamo attivi non solo con soluzioni di acquiring fisiche, come i POS per l’appunto, ma anche attraverso il gateway Xpay, che permette alle imprese clienti delle banche di creare vetrine di e-commerce, personalizzate sulle esigenze più complesse, e con servizi standard invece per le aziende medio-piccole che si avvicinano per la prima volta al commercio online.

Qui si possono integrare anche soluzioni di Buy Now Pay Later, sempre più diffuse sul canale online, anche se con tassi inferiori rispetto al resto d’Europa, ma utilizzate anche instore, grazie alla possibilità di autorizzare la dilazione direttamente dallo SmartPOS».

Più modalità di pagamento per gli acquisti online

I pagamenti elettronici nell’e-commerce sono in fermento e a inizio luglio la paytech ha anche abilitato i pagamenti con BANCOMATPay sulla piattaforma del colosso delle vendite online: Amazon.

«Per noi è un orgoglio e questo accordo ci dà naturalmente una visibilità internazionale – commenta Costantini.

L’obiettivo è eliminare le frizioni che impediscono una esperienza utente fluida nell’e-commerce e in questo frangente si inseriscono anche altri accordi europei per lo sviluppo dei pagamenti elettronici, come quelli con Eni, Microsoft, Shopware e Shopreme, stretti appunto negli ultimi 18 mesi».

La svolta green e le carte premium

Inoltre, la paytech guarda con attenzione anche ad altri trend del mondo bancario, come la sostenibilità, che nel mondo dei pagamenti si traduce in carte dal design green, con materiali riciclati o naturali come il legno, e sistemi per misurare l’impatto ambientale delle spese con carta.

«Infine – conclude Costantini –, sono molto richieste le carte premium che, a partire dall’aspetto fino ai servizi aggiuntivi offerti, soddisfano le esigenze di una clientela private o upper affluent alla quale fornire strumenti di pagamento distintivi».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop