Creare app su piattaforme low code. Cosa vuol dire? Grazie a queste piattaforme è possibile ideare, organizzare e lanciare nuove applicazioni interne per l’azienda ma anche rivolte ai clienti bancari.
Come ha raccontato Guy Mettrick, Global Industry Manager Financial Services di APPIAN al Forum ABI Lab 2021, infatti la semplicità è racchiusa in un gesto: il drag and drop, in italiano “trascina e rilascia”, un gesto al quale siamo abituati quando lavoriamo al computer.
Come creo una app con una low code platform?
All’interno della piattaforma si possono scegliere varie strade per la creazione delle app. Si possono collegare e unire applicazioni già esistenti, oppure crearle ex novo con una maschera guidata. O, ancora, efficientare le piattaforme core già esistenti, pensiamo ad esempio ai pagamenti, integrando delle applicazioni legacy e nuovi dati all’interno della piattaforma low code.
I dati
L’aspetto più importante di queste low code platform è la loro capacità di integrare dati provenienti da vari database, quindi da qualsiasi parte dell’organizzazione, senza dovere strutturare però un altro database. L’integrazione è semplice e promette di portare al famoso golden source: il dato perfetto.
I tempi
I tempi di produzione sono naturalmente molto veloci: anziché mesi o anni, bastano infatti poche settimane per pubblicare una nuova app. E la soluzione è semplice da scalare.
Altro punto di forza
Grazie alla low code platform, IT e business possono finalmente parlarsi utilizzando un linguaggio comune, in quanto questo tipo di piattaforme presenta una interfaccia user friendly che può essere compresa anche da chi non ha una formazione prettamente informatica.
