Links. Compliance e Digital Platform per la distribuzione del credito retail

links smart loan
Leonardo Mangia, Banking & Financial Services Director di Links

Una piattaforma per gestire le complessità che si celano dietro i processi del credito. Capace di accompagnare le banche dall’origination fino al post-vendita nei finanziamenti retail grazie ad una struttura a micro-servizi cloud native, in grado di assicurare alti standard di compliance, di efficienza e di user experience.

Links Smart Loan è aperta a tutti i modelli distributivi, da quelli basati sulle reti di vendita a quelli in modalità self full-digital. «Bisogna rispondere a due necessità. Da una parte, le banche ricercano processi di valutazione del merito creditizio sempre più efficaci e fluidi, che aprano nuove opportunità di mercato – afferma Leonardo Mangia, Banking & Financial Services Director di Links. Dall’altro lato, i clienti si aspettano maggiore rapidità di risposta alle loro richieste e cercano nelle banche la stessa user experience offerta dalle BigTech, con pagamenti rateali attivabili online e un maggior grado di flessibilità. La nostra piattaforma risponde a queste esigenze: copre tutti gli aspetti del processo di credito, dall’origination fino alla vendita e alla consulenza. Integra diversi moduli innovativi e abbraccia il paradigma della PSD2 e dell’open banking per raccogliere i dati sulla clientela, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per una valutazione sempre più puntuale del merito creditizio, dando al cliente finale la possibilità di richiedere credito e ottenerlo nel momento del bisogno, come ad esempio durante un acquisto online o in negozio, con una user experience fluida e moderna».

Come funziona: dalla compliance dell’intero processo…

Links Smart Loan garantisce la compliance già nei flussi documentali in entrata e in uscita utili alla valutazione e alla compilazione dei contratti di finanziamento dedicati alla clientela retail. «Tutte le informazioni, grazie all’open banking, sono raccolte e conservate a norma di legge, garantendo alti livelli di trasparenza: la piattaforma si comporta come un front end e tutti i dati importanti ricadono sul legacy della banca – chiarisce Mangia. Inoltre, le informazioni, controllate e validate in modo automatico e senza l’intervento della rete agenziale, confluiscono nel processo di generazione dei contratti rispettando una “scheda vincoli”: grazie a questo sistema, la banca viene allertata nel caso in cui ci siano informazioni da verificare o nell’eventualità in cui il finanziamento non possa essere erogato».

… al post-vendita

Attraverso questa piattaforma, Links consente alla banca di muoversi in modo più agevole e proattivo anche nella fase del post-vendita. «Le informazioni raccolte infatti restano in seno alla banca – aggiunge Mangia – che può sfruttarle al meglio: conoscendo la storia del cliente, si può ad esempio intervenire alla prima morosità, oppure spingere su attività di up e cross selling».

Prestiti in garanzia o cartolarizzati

Ma il punto di forza di questa piattaforma è il funding. Già, perché i portafogli crediti possono essere conferiti a garanzia attraverso ABACO. E ben 40 banche clienti di Links lo hanno già fatto. Oppure, si possono strutturare operazioni di cartolarizzazione così da ottenere funding sul portafoglio con una governance completa su tutto il processo. «È una delle soluzioni più utilizzate – commenta Mangia – soprattutto per i portafogli crediti relativi a prodotti come la CQS, in quanto permette alla banca di riottenere parte della liquidità impiegata nei finanziamenti ed erogare ancora impattando poco sul patrimonio di vigilanza. Tutto ciò è condotto in modo automatico dalla piattaforma».

CQS: così tutti gli attori hanno un ruolo attivo

Rimaniamo nel mondo della cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Qui Links ha sfruttato l’open banking e la tecnologia per andare oltre la raccolta dei dati dell’utente per la valutazione e l’erogazione del credito. «Nel mondo della CQS abbiamo diversi attori coinvolti nel processo: oltre alla banca e al cliente ci sono l’assicurazione e il datore di lavoro. Grazie a un motore di selezione, che rispetta una serie di criteri preimpostati dalla banca, la piattaforma trova in automatico la controparte assicurativa alla quale inviare, tramite comunicazione telematica, tutte le informazioni utili raccolte sul cliente. Inoltre, anche il datore di lavoro diventa parte attiva nel processo di erogazione e del post-vendita collegato alla CQS: difatti, grazie a una serie di convenzioni attivabili tra le banche e i datori di lavoro per la distribuzione ai dipendenti del finanziamento, la piattaforma consente di creare un vero marketplace, garantendo continuità nel flusso informativo anche nel post-vendita, così da ottenere tutte le segnalazioni necessarie (come ad esempio una maternità). In altre parole, per la banca il cliente finale della CQS non è più esclusivamente il dipendente, ma anche l’azienda stessa. La CQS risulta così un prodotto più fluido, percepito positivamente dal dipendente poiché il proprio datore di lavoro è parte attiva nel processo di vendita».

Comunicazione telematica per le garanzie

Le possibilità sono ampie, in generale, nell’ambito del credito retail: «anche per quanto riguarda gli eventuali immobili in garanzia, grazie alla comunicazione telematica, la piattaforma consente di mettersi in contatto con i diversi information provider esterni per una valutazione sempre più corretta e conforme delle garanzie – precisa Mangia. Il mondo dei dati, degli analytics, dell’open innovation, è quello che stiamo sfruttando di più. Per essere puntuali oltre che veloci».

Il credito instant: l’evoluzione in corso

Come vanno sfruttati questi dati? «Con algoritmi sempre più sofisticati di intelligenza artificiale, che consentono di arrivare all’erogazione del credito in maniera istantanea, a prescindere dal canale utilizzato dal cliente. Links consente infatti di sfruttare questi dati anche per gli acquisti in store: basta inquadrare con l’app della propria banca un QR Code esposto dal negoziante, in convenzione con la banca, per attivare il pagamento rateale di quel bene, sfruttando una pre-valutazione automatica. La banca può così valicare i canali tradizionali per raggiungere direttamente i luoghi di interazione del cliente. E presto anche la CQS sbarcherà nel mondo instant: siamo al lavoro per consentire alla clientela bancaria di avviare una procedura di finanziamento con cessione del quinto, depositarla e utilizzarla al momento di un acquisto – annuncia Mangia. L’esercente, attraverso l’app della banca, inserisce in modo automatico l’importo da finanziare e genera un QR Code che il cliente inquadra con il proprio smartphone e, se già pre-approvato dall’istituto di credito, può finalizzare l’acquisto. Il nostro obiettivo è diventare la FinTech della CQS».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre 2021 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop

 

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