RICERCA IPSOS

Verso le Olimpiadi invernali: il 52% delle PMI investirà per accettare pagamenti digitali

Investimenti in pagamenti digitali per le Olimpiadi

Le PMI di Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige si preparano ad accogliere migliaia e migliaia di visitatori per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina. E tra gli ambiti di investimenti ci sono anche i pagamenti digitali.

Secondo una ricerca IPSOS commissionata da Visa (che è, ormai da diverso tempo, Official Payment Technology Partner di Olimpiadi e Paralimpiadi), il 64% delle piccole e medie aziende di queste regioni si aspetta una ricaduta positiva sulla propria attività, con il 34% che parla esplicitamente di un maggiore fatturato.

Ricordiamo che le Olimpiadi invernali 2026, assegnate a Milano e Cortina, prevedono lo svolgimento di diverse gare anche in altre località, interessando così Lombardia, Veneto e Trentino A.A.

Ci si aspetta un flusso importante di turisti e di appassionati, oltre che di atleti e famigliari. Con spostamenti e viaggi da una zona all’altra. In prima fila, comprensibilmente, ci sono i settori alberghiero e della ristorazione, che stanno lavorando per potenziare le loro capacità di accoglienza.

Grandi attese sull’impatto economico

Ma i numeri sono importanti per tutti i settori, specie nelle località montane, e riguardano l’intero commercio, il trasporto pubblico e il settore di servizi. A Milano città, dove si svolgerà il 22% degli eventi a calendario, le aspettative sono minori rispetto alle località di montagna, ma IPSOS rileva comunque un 62% di PMI che si attendono “in parte” un impatto positivo.

«Le Olimpiadi di Parigi dell’estate scorsa – racconta Stefano M. Stoppani, Country Manager di Visa Italia – hanno portato a un aumento di oltre il 20% del fatturato sia nella capitale francese sia nelle città satellite della manifestazione. Nonostante il mix di presenze sia stato, probabilmente, diverso rispetto a quelle di un anno non olimpico, c’è stato comunque un incremento del fatturato per l’economia locale. Anche in una città già molto turistica come Parigi».

Servizi e pagamenti digitali

Oltre il 90% delle PMI si aspetta che i visitatori in arrivo, specie quelli stranieri, preferiscano pagare con carte e wallet, anziché contante. Ecco quindi che il 53% delle PMI sta investendo in sistemi di pagamento. Portando i POS in luoghi remoti, come le baite, oppure sui mezzi di trasporto e, ancora, nei piccoli negozi.

Ma anche adottando servizi digitali, indicati dal 52% delle PMI, tra cui la prenotazione online, oppure funzionalità di cashback e sconti.

«Nelle settimane dei giochi, migliaia e migliaia di persone si sposteranno tra tre regioni del nostro Paese – osserva Stoppani – utilizzando i mezzi pubblici, frequentando bar e ristoranti, facendo acquisti. Dietro le quinte delle Olimpiadi è già in corso un lavoro intenso per prepararci a gestire queste transazioni, compresi eventuali picchi. E abbiamo già svolto alcuni incontri con gli acquirer e con il mondo bancario per lavorare insieme su questi aspetti».

I trasporti pubblici

Il fronte dei trasporti pubblici è particolarmente interessante. L’Italia può vantarsi di avere 30 città in cui si possono pagare i mezzi semplicemente appoggiando la propria carta contactless alla ex obliteratrice, che incorpora anche un POS. Questo a vantaggio anche dei turisti, che non devono perdere tempo a cercare rivendite di biglietti e a capire il sistema tariffario.

Ma questo risultato è stato raggiunto con tanti progetti locali, portati avanti di volta in volta con aziende di TPL lungimiranti, anziché con un impulso nazionale, di sistema.

Resteranno infrastrutture e cultura?

Per capire il reale impatto delle Olimpiadi Invernali 2026 bisognerà aspettare la loro fine, per tirare le somme sia in termini economici sia per quanto riguarda la sorte futura delle infrastrutture. Ma potrebbero portare a un miglioramento della cultura digitale del turismo italiano e della sua percezione all’estero.

«Visa è anche Official Payment Partner del Giubileo – conclude Stoppani – che porterà a Roma 32 milioni di visitatori, di cui 8 stranieri. Un sondaggio sui fedeli provenienti da diverse nazioni, dalle Americhe alle Filippine passando per l’Africa, ci ha rivelato che una delle loro principali preoccupazioni è prelevare contante prima di uscire dall’aeroporto. Perché temono di non riuscire a pagare con carta in Italia».