Consumer finance

Intesa (Kyndryl). Il credito al consumo si fa digitale

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È il momento accelerare sul digitale per il credito al consumo. Una necessità che nasce proprio dalle nuove abitudini di acquisto dei consumatori, che in piena pandemia hanno abbracciato l’e-commerce, evidenziando il ritardo del mondo del credito al consumo sui canali digitali.

Acquisto, pagamento, finanziamento

La domanda di richiedere un finanziamento in maniera più agile, integrata nell’esperienza di acquisto, è un trend che le banche non possono ignorare. Le strategie già messe in atto sono diverse: si può finanziare un acquisto dallo Smart POS, oppure dilazionare un pagamento in-app selezionandolo anche dalla lista dei movimenti, o ancora spuntare una casella per attivare un finanziamento all’acquisto di un bene su piattaforma di e-commerce e la più recente è quella del buy now pay later. Altri player sfruttano anche i dati della clientela per pre-approvare dei micro prestiti personali, da attivare via app al momento del bisogno.

Processi digitali e user experience rapida

Il consumer finance deve quindi rispondere a questa chiamata alla digitalizzazione. Ma deve tenere a mente due obiettivi ben precisi per raggiungere il traguardo: in primis, costruire processi interamente digitali, capaci di integrare canale fisico e online, e in secondo luogo garantire alla clientela una user experience agile, rapida e basata sui dati del cliente per ridurre a pochi minuti il tempo di approvazione di un prestito.

Tecnologia a micro-servizi, per una maggiore personalizzazione

Intesa (Gruppo Kyndryl) ha quindi delineato una road map per un nuovo credito al consumo, dalla veste digitale. Un percorso open e modulare capace di rispondere a modelli di business diversificati e che si basa su una struttura tecnologica a micro-servizi, così da soddisfare le esigenze di personalizzazione di ogni singola azienda, canale o partner commerciale.

Digitale e omnicanale: dall’origine fino alla chiusura della pratica

Il primo, importante passo è la digitalizzazione end-to-end: una soluzione digitale e omnicanale restituisce infatti una visione unitaria sulle trattative commerciali e sulle attività di back office, a prescindere dal canale di origination e chiusura della pratica di credito al consumo. Insomma, il credito al consumo deve seguire l’onda dell’automazione, che tocca non solo la sottoscrizione delle pratiche ma anche l’acquisizione dei dati del cliente. Così da snellire il lavoro del back office e dare credito più velocemente.

Una nuova CX con l’onboarding digitale

Inoltre, una piattaforma digitale per il credito al consumo, permette di rinnovare la customer experience offerta al cliente. Grazie a onboarding digitali e remoti che accelerano la fase di riconoscimento e di Know Your Customer, nel pieno rispetto della compliance ovviamente. Le modalità sono le più disparate: in modalità self, con procedure guidate per i clienti più avvezzi al digitale, oppure con una interazione remota con un operatore dell’azienda. Nulla di fantascientifico, in quanto il selfie scattato in-app o l’autenticazione tramite SPID sono ormai strumenti diffusi tra i consumatori e utilizzati nella quotidianità. E se all’onboarding digitale sommiamo anche l’acquisizione elettronica dei documenti del cliente, scansionati proprio nella fase di riconoscimento, tutto il workflow risulta più snello.

La firma elettronica e la sicurezza dei documenti

C’è infine un ulteriore strumento che accompagna il consumer finance verso il traguardo della digitalizzazione. Ed è la firma elettronica avanzata o qualificata, anche da remoto. In questo modo si abbattono i limiti di tempo e spazio delle tradizionali trattative commerciali: il cliente può firmare un documento in qualunque momento e da qualsiasi luogo. E immergersi anche in una experience ibrida, a cavallo tra fisico e digitale, grazie alla possibilità di interrompere un processo di acquisto o di attivazione di un prestito su un canale per poi portarlo a conclusione in un secondo momento, sempre sul canale preferito. Senza mai tralasciare l’elemento della sicurezza: tutti i documenti, infatti, possono essere conservati al sicuro in formato digitale, rispettando le linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

Scarica il whitepaper di Intesa Ripensare il consumer finance: il credito al consumo digitale