Nel 2023, in Italia sono state effettuate 12 miliardi di transazioni cashless (retail, ovvero le transazioni avviate dai consumatori, e wholesale, avviate da business), l’83% di queste effettuate con carta, che si conferma il metodo di pagamento preferito dagli italiani.
Sono i dati della 22esima edizione del "Global Payments Report" di Boston Consulting Group (BCG), che prevedono ricavi attorno ai 30 miliardi di dollari in Italia per il settore.
Prospettive italiane
Guardando ai singoli settori, il segmento retail raggiungerà i 20 miliardi di dollari di ricavi nei prossimi 10 anni, mentre il segmento wholesale toccherà i 10 miliardi di dollari al 2033.
«L'Italia è a un punto di svolta per il futuro dei pagamenti, soprattutto alla luce delle nuove normative europee su quelli istantanei e digitali – commenta Ugo Cotroneo, Managing Director e Senior Partner di BCG. La riduzione dell'uso del contante, in linea con le direttive UE, sta accelerando l'implementazione di soluzioni di pagamento più sicure, veloci ed efficienti. Le nuove tecnologie e i pagamenti istantanei rappresentano strumenti chiave per migliorare i processi e ridurre i tempi di esecuzione delle transazioni, assicurando un vantaggio competitivo tangibile».
Il rallentamento dei ricavi a livello globale
Tuttavia, a livello globale la crescita dei ricavi è destinata a rallentare, fino a dimezzarsi al 2028.
Il Global Payments Report di BCG prevede, infatti, un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5%, equivalente a un bacino di ricavi del valore di 2.300 miliardi di dollari. Inferiore quindi al CAGR del 9% registrato dal comparto nei cinque anni precedenti, che ha portato il monte ricavi globale a 1.800 miliardi di dollari nel 2023.
Il Nord America e l'Europa registreranno i cali più drastici, con una proiezione per i ricavi annui di appena +3% circa.
Puntare su innovazione e sicurezza
«Il rallentamento previsto nella crescita del settore dei pagamenti richiede un cambio di passo strategico per i player del mercato. È fondamentale concentrarsi sull'ottimizzazione dei costi e sulla profittabilità, sfruttando l'innovazione e tecnologie come l'intelligenza artificiale e la GenAI anche per migliorare l'efficienza operativa. In un contesto in cui i margini si assottigliano, le aziende devono trovare modi per automatizzare processi, ridurre le inefficienze e offrire soluzioni di pagamento innovative che aumentino il valore per i clienti – spiega Cotroneo. Con i consumatori sempre più esigenti e orientati verso pagamenti digitali e istantanei, diventa essenziale inoltre rafforzare la gestione del rischio, la compliance e la cybersecurity. L'aumento della velocità e della digitalizzazione dei pagamenti, abbinato ad un utilizzo più pervasivo dell’AI richiede un’attenzione maggiore ai rischi operativi e alla sicurezza».