L’anti-frode evolve insieme alla digital transformation dei processi del credito.
Il machine learning fa il suo ingresso nella verifica di una richiesta di mutuo online, mentre l’automazione garantisce velocità ed efficienza nei processi di verifica.
«La digital transformation ha coinvolto anche i canali di erogazione del credito e l’anti-frode si deve adeguare ai ritmi del digitale – racconta Daniele Giuliani, CEO di Genio Diligence. La sfida è rendere i processi di prevenzione delle frodi più veloci e completamente automatici».
La certificazione dei documenti di istruttoria
Nell’erogazione di un mutuo, prestito e cessione del quinto, le banche possono prevenire le frodi partendo dall’analisi dei dati presenti nei documenti di istruttoria.
Vengono mappate le buste paga, la certificazione unica e il reddito.
E nel caso della cessione del quinto, la verifica si concentra sull’anagrafica, per limitare i furti d’identità.
«Abbiamo processato circa 450mila pratiche, certificando oltre 40 miliardi di erogato – precisa Giuliani. Il 90% dei mediatori ha adottato la certificazione documentale per ottenere maggiore qualità nelle pratiche. Il processo si articola in due fasi: una di verifica formale sulla validità del documento e, l’altra, di verifica sostanziale per appurarne la veridicità».
Machine learning e team dedicati
Inoltre, negli ultimi anni l’azienda ha introdotto algoritmi di machine learning per agevolare la raccolta dei dati e rendere il processo completamente digitalizzato: un unico flusso end-to-end che accompagna il cliente che richiede del credito, permettendogli di caricare i documenti ed eventualmente reperirli attraverso le banche dati messe a disposizione su una piattaforma.
«Una volta raccolti i documenti, il sistema verifica e valida le informazioni, così da agevolare la prima fase di istruttoria dell’operatore della banca – prosegue Giuliani. Inoltre, manteniamo un presidio di gestione manuale per le attività di supporto, attraverso team dedicati con l’obiettivo di valorizzare la relazione col cliente e fornire un valore aggiunto all’utente finale».
Report AML
In ambito antiriciclaggio, è possibile ottenere in pochi minuti un report di profilazione della persona, attraverso l’interrogazione di diverse banche dati quali Bad Press, Protesti&Pregiudizievoli e Pep.
Grazie a procedure automatizzate, Xflat diventa lo strumento di verifica di primo contatto con la clientela. Tutto avviene attraverso una piattaforma web service, senza l’intervento dell’operatore.
Attenzione alla regolamentazione
Infine, Genio Diligence ha anche realizzato uno strumento che consente ai mediatori di essere conformi alla normativa OAM d.lgs.141/2010.
«Attraverso una dashboard si monitorano i requisiti di onorabilità, professionalità e aggiornamento dei corsi di formazione dei fornitori – conclude Giuliani. Lo stesso strumento può trovare spazio anche tra gli agenti in attività finanziaria e i broker assicurativi».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di maggio 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.