La tecnologia, da sola, non basta. Sono i dati e la ricerca continua a contribuire allo sviluppo di soluzioni tecnologiche realmente modellate sui bisogni del cliente.
È questa la strategia di Genio Diligence, raccontata dal CEO Daniele Giuliani. «Dobbiamo anticipare le esigenze del cliente finale, sia esso un individuo o un’azienda che utilizza servizi finanziari e mettere il cliente al centro significa quindi andare oltre le aspettative immediate di banche e mediatori creditizi.
Questa comprensione profonda permette di sviluppare soluzioni efficaci e che offrano valore reale, ma la tecnologia da sola non basta: servono studio e ricerca per garantire che le soluzioni siano costruite per rispondere alle esigenze emergenti del mercato».
Conoscere il cliente, per sviluppare la tecnologia
Le ricerche di mercato consentono infatti di conoscere i vari segmenti di clientela e le loro specifiche esigenze, per sviluppare tecnologie che aiutino le banche a soddisfare queste aspettative.
«Ad esempio – illustra Giuliani –, un giovane utente di servizi digitali desidera velocità e semplicità, mentre un cliente più tradizionale è più attento alla sicurezza. L’obiettivo è fornire soluzioni che garantiscano un’esperienza positiva per diverse tipologie di utenti».
Snellire le operazioni complesse
Per garantire una migliore esperienza ai clienti finali è necessario anche ottimizzare l’efficienza operativa delle banche. E in questo frangente, ha un ruolo centrale la tecnologia, in particolare l’AI.
«L’efficienza operativa deve essere combinata con la qualità del servizio – sottolinea Giuliani. Grazie all’automazione e all’intelligenza artificiale, possiamo ridurre i tempi di elaborazione per operazioni complesse, come la gestione documentale e la valutazione dei rischi.
L’introduzione di algoritmi di machine learning e deep learning consente un’analisi in tempo reale di grandi volumi di dati, individuando pattern fraudolenti e anomalie, mentre i modelli di AI verificano rapidamente documenti e dati anagrafici, riducendo il rischio di frodi.
Un sistema di scoring basato su indici di rischio permette inoltre di individuare e approfondire soltanto i casi più rischiosi, efficientando tempistiche e risorse.
Inoltre, stiamo sviluppando soluzioni che permettono di reperire direttamente la documentazione alla fonte, accedendo a banche dati pubbliche tramite Spid o CIE».
Gli sviluppi futuri per l’AI
Ma l’AI promette di rivoluzionare ulteriormente l’approccio cliente-centrico del settore bancario.
«L’intelligenza artificiale sarà determinante nel creare esperienze sempre più personalizzate: i clienti si aspettano risposte rapide e soluzioni su misura, e l’AI consente alle banche di soddisfare queste richieste – conferma Giuliani. Vedremo quindi una maggiore integrazione tra dati, tecnologia e servizio personalizzato».
L’evoluzione della compliance
Tutto nel rispetto di una normativa che continua a evolvere.
«Automatizzando i controlli di conformità, rendiamo più semplice per le banche rispettare le normative in modo rapido ed efficiente – conclude Giuliani. I nostri sistemi sono progettati per adattarsi ai cambiamenti normativi, consentendo alle banche di continuare a operare in maniera agile, senza rischiare sanzioni o rallentamenti».
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Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.