Euro digitale? Non c’è (ancora) nulla di certo

POLIMI Euro digitale

In occasione del convegno del Blockchain & Web3, Innovative Payments, Valeria Portale ha presentato i potenziali impatti e le prospettive future del digital euro.

Oggi 94 banche centrali hanno progetti attivi in ambito Central Bank Digital Currency, ma cosa è esattamente una CBDC?

La definizione

La Central Bank Digital Currency è una rappresentazione digitale di una moneta fiat, emessa da una banca centrale.

Tuttavia, serve fare una distinzione tra CBDC retail e wholesales: due strumenti completamente diversi.

La CBDC retail è infatti una estensione del contante usate da tutti, anche dalle aziende. Le CBDC wholesales sono invece solo per istituti autorizzati per scambio interbancario.

L’euro digitale, naturalmente, sarà una CBDC retail.

Blockchain e DLT per la CBDC

Ed ecco che, infatti, la maggior parte delle sperimentazioni riguarda le CBDC retail e, tra le tecnologie abilitanti, la blockchain attira il maggiore interesse (93% dei progetti).

Per governare una moneta digitale, le DLT sembrano essere la strada più battuta (47%, anche nel mondo permissionless), ma non mancano altre tecnologie su cui puntare lo sguardo.

Italia e Digital Euro

A ottobre dovrebbero uscire le indicazioni su cosa accadrà al digital euro e se effettivamente verrà realizzato, portando a compimento un percorso iniziato nel 2021.

La BCE ci sta lavorando, dato che il Parlamento Europeo ha dato già delle indicazioni al riguardo, e il digital euro è naturalmente in una fase di sperimentazione, anche da parte di player italiani come Nexi.

I limiti

Anche se ancora non è nato, il mercato ha già posto schemi e limiti al digital euro, che riguardano:

  • il valore detenuto (forse attorno ai 3mila euro);
  • i limiti mensili per le transazioni;
  • il possibile tetto alle transazioni;
  • alto livello di privacy, ma no all’anonimato;
  • commissioni per gli esercenti.

La programmabilità dell’euro digitale

Il digital euro non guarderà alla programmabilità della moneta, bensì alla programmabilità dei pagamenti. Questo vuol dire che la programmabilità sarà una caratteristica aggiuntiva dell’euro digitale, che andrà gestita on top attraverso una piattaforma, anche se ancora non definita.

La blockchain e la DLT potrebbero quindi essere tecnologie abilitanti per la programmabilità dei pagamenti con il digital euro, grazie all’applicazione di smart contract, e trovare ambiti di applicazioni anche nel WEB3.

Ma se non fosse programmabile? Allora si ricorrerà a un’alternativa. Tra le più diffuse, e già note, le stablecoin: monete private che rendono programmabili alcune transazioni.

Come andrà disegnata la CBDC?

È fondamentale quindi che le stablecoin vengano regolamentate e nella creazione delle CBDC si dovrà fare una scelta by design per avvicinarsi alle stablecoin e riuscire a soppiantarle, oppure almeno riuscire a coesistere in questo ecosistema dei pagamenti innovativi.

 

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