BCE: ecco i partner tecnologici per l’Euro Digitale

Euro Digitale Offline

Nuovo accordo quadro della BCE sull’euro digitale. La portoghese Feedzai, piattaforma RiskOps per la prevenzione dei reati finanziari, metterà in piedi il meccanismo centrale di individuazione e prevenzioni delle frodi per l’euro digitale, in collaborazione con il subappaltatore PwC.

L'accordo quadro per la componente di gestione dei rischi e delle frodi ha un valore stimato di 79,1 milioni di euro e un valore massimo di 237,3 milioni di euro.

Mentre gli accordi quadro stabiliscono i termini per il potenziale lavoro futuro, lo sviluppo effettivo dei componenti – o di alcune loro parti – sarà deciso in una fase successiva.

Per ogni transazione, sia peer-to-peer (P2P) che peer-to-merchant (P2M), la piattaforma di Feedzai fornirà un punteggio di rischio di frode che i PSP utilizzeranno insieme ai propri controlli per decidere se approvare o rifiutare un pagamento.

«Essere stati selezionati come offerente al primo posto nell'accordo quadro per la sicurezza dell'euro digitale è sia un onore che una responsabilità – ha dichiarato Nuno Sebastião, CEO e cofondatore di Feedzai. Con decine di miliardi di transazioni previste in tutta la zona euro, il successo dipende da un'intelligenza artificiale in grado di adattarsi con la stessa rapidità con cui si evolve la frode. Il nostro ruolo è quello di fornire l'intelligenza che blocca anche le frodi più sofisticate, garantendo la fiducia in ogni transazione in euro digitale fin dal primo giorno».

«Si tratta di uno dei progetti di infrastruttura digitale più importanti nella storia dell'Europa, una base fondamentale per la fiducia nell'era digitale – hanno commentato Liviu Chirita, Global Financial Crime Technology Leader di PwC, e Dominic Schauerte, Financial Crime Technology Leader per la Germania. Insieme a Feedzai e alla Banca centrale europea, stiamo creando le misure di sicurezza che proteggeranno milioni di persone e aziende oltre i confini nazionali. Noi di PwC mettiamo a disposizione la portata, la competenza e la conoscenza normativa necessarie per garantire questa trasformazione sin dal primo giorno. Non si tratta solo di prevenire le frodi, ma di consentire all'Europa di assumere un ruolo di leadership con integrità, resilienza e sovranità tecnologica».

La app dell’Euro digitale

La platea di fornitori per l’Euro Digitale si fa quindi sempre più ampia. Dopo Nexi, G+D e Capgemini, partner tecnici per i pagamenti, sono infatti arrivati anche Almaviva e Fabrick.

Almaviva, gruppo italiano di innovazione digitale, insieme alla società del gruppo Sella attiva nell’open finance, ha il compito di realizzare la app mobile e la sua infrastruttura tecnologica, che permetteranno ai cittadini europei di utilizzare l’Euro digitale.

L’app, progettata per essere intuitiva e semplice da usare, sarà accessibile via smartphone, tablet o smartwatch, e offrirà a tutti i cittadini dell’Unione Europea un’esperienza uniforme e sicura per i pagamenti digitali.

La parte di progetto affidata alle due realtà italiane comprende anche la realizzazione dell’infrastruttura che sarà aperta e interoperabile, grazie a SDK e API dedicate, che consentiranno ai Payment Service Provider (PSP) europei di integrare i propri servizi con la piattaforma dell’Euro Digitale.

L’app ufficiale dell’euro digitale sarà identica per tutti i Paesi dell’UE e potrà essere utilizzata per pagamenti elettronici in negozi fisici, online o tra privati.

Il bando

La durata iniziale del contratto, aggiudicato ad Almaviva e Fabrick in raggruppamento temporaneo d’impresa, attraverso un bando riservato alle imprese europee, è di 4 anni, con possibilità di proroghe fino a 10 anni.

I primi due anni saranno dedicati allo sviluppo del Digital Euro e al rilascio graduale dei vari casi d’uso; nei due anni successivi si completerà lo sviluppo e si garantirà una fase di esercizio stabile.

Eventuali proroghe consentiranno di completare tutte le funzionalità, accompagnare la crescita degli utenti e assicurare supporto e manutenzione. Il valore massimo dell’accordo quadro è di circa 153 milioni di euro.

I partner tecnologici per i pagamenti

La BCE ha scelto in primis i partner tecnologici per sviluppare una soluzione che permetta a consumatori e commercianti di effettuare pagamenti in Euro digitale, anche senza connessione internet.

A collaborare al progetto sono Giesecke+Devrient (G+D), che si occuperà della sicurezza digitale e della gestione delle valute pubbliche, Nexi, per la gestione dei pagamenti e dei POS, che garantirà l’integrazione con la infrastruttura esistente, e Capgemini per la consulenza tecnologica e digitale.

Le transazioni offline

Lo sviluppo riguarda la progettazione, l’implementazione e l’integrazione della soluzione offline all’interno della Digital Euro Service Platform (DESP), garantendo privacy e sicurezza.

Un dibattito, quello sui pagamenti offline che torna in scena dopo gli anni di discussione sui mobile proximity payments, che ha riunito nei tavoli di lavoro operatori bancari, Telco e circuiti.

Per l’Euro digitale si avanzano proposte simili: il denaro, infatti, viene memorizzato direttamente sui dispositivi degli utenti – smartphone, carte e altri dispositivi compatibili – attraverso elementi sicuri, e i pagamenti vengono regolati localmente.

Fin dall’inizio, la BCE ha individuato la funzione offline come elemento chiave per garantire privacy dei dati e resilienza, permettendo pagamenti anche in assenza di connessione internet o energia elettrica.

«Siamo orgogliosi di guidare questa collaborazione paneuropea con Nexi e Capgemini per rendere operative le funzionalità offline dell’Euro Digitale – commenta il Dr. Wolfram Seidemann, CEO di G+D Currency Technology. Questo traguardo conferma il nostro impegno per l’innovazione e la sicurezza nei pagamenti digitali, salvaguardando privacy e resilienza come il contante. È un onore collaborare con la BCE per plasmare il futuro del denaro pubblico per le prossime generazioni».

«Mentre acceleriamo la digitalizzazione dei pagamenti in tutta Europa, la nostra ambizione è quella di abilitare soluzioni non solo innovative, ma anche resilienti – aggiunge Renato Martini, Digital Banking Solutions Director di Nexi Group. Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di una parte così importante dell'infrastruttura per l'euro digitale, mettendo a disposizione in particolare le nostre competenze, la nostra tecnologia e la nostra esperienza nei sistemi di accettazione, contribuendo così a garantire pagamenti fluidi e sicuri anche in situazioni in cui il terminale è offline».

«Capgemini è stata selezionata per supportare la BCE nei test delle funzionalità offline dell’Euro Digitale – conferma Joachim von Puttkamer, Head della practice Financial Services di Capgemini in Germania. Con la nostra esperienza nei test in diversi settori, assicureremo un’implementazione sicura e senza intoppi. Siamo lieti di collaborare con Giesecke+Devrient e Nexi per sviluppare una soluzione sicura, centrata sull’utente e pronta per il futuro dei pagamenti in Europa».

 

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