Dynatrace. Il settore finanziario, tra innovazione e sicurezza

Dynatrace. Il settore finanziario, tra innovazione e sicurezza
Emanuele Cagnola, Regional Vice President, Italy & Switzerland Dynatrace

Il settore finanziario vive oggi una tensione tra innovazione rapida e necessità di resilienza: banche, assicurazioni e istituti finanziari devono offrire servizi digitali sempre più sofisticati, scalabili, sicuri e accessibili, garantendo agli utenti che eventuali problematiche dei sistemi IT o delle applicazioni siano gestite in modo proattivo.

Questo significa che le organizzazioni che operano in questo contesto devono migliorare la visibilità operativa e rafforzare la sicurezza delle proprie infrastrutture.

Osservabilità avanzata per ecosistemi complessi

Dynatrace consente proprio questa visione unificata: la sua piattaforma offre osservabilità in tempo reale su infrastruttura, applicazioni, rete, database e user experience, includendo sia sistemi legacy (come mainframe), quanto ambienti più moderni (microservizi, container, cloud-native).

Questa capacità di gestire automaticamente l’intero ambiente aiuta i team IT delle istituzioni finanziarie a capire dove si trovano i punti di rottura. Ancora oggi, molte banche sono organizzate in silos tecnologici, ad esempio per linee di prodotto o per infrastruttura, e non dispongono di una visione centrale, ma è fondamentale superare questa frammentazione.

Attraverso una mappatura dinamica dell’architettura e modelli di dipendenza in tempo reale, Dynatrace individua anomalie, degradi o potenziali problemi prima che evolvano in interruzioni vere e proprie. Questa capacità è fondamentale per le banche, dove un problema anche breve può avere conseguenze economiche e reputazionali significative.

Il problema crescente degli outage bancari

Le interruzioni IT stanno diventando sempre più frequenti e dirompenti, anche nelle banche. Le cause principali sono da ricercare nella complessità tecnologica: i sistemi legacy, il cloud, i servizi digitali e le terze parti convivono in ecosistemi sempre più ampi e articolati.

In alcuni casi, un’interruzione può durare giorni, con gravi conseguenze sulla fiducia dei clienti, sui pagamenti, sulle operazioni quotidiane e sull’immagine dell’istituto. Il punto di partenza per risolvere questi problemi è avere una visibilità end-to-end su tutto l’ecosistema IT, per identificare rapidamente le radici degli incidenti e minimizzare il loro impatto.

Sicurezza integrata e monitoraggio delle vulnerabilità

Per questo, per il settore finanziario, la sicurezza non è un più un optional, ma un requisito imprescindibile. Controllare il codice staticamente, però, non basta; è necessario monitorare cosa succede in fase di esecuzione, per capire se le vulnerabilità vengono effettivamente sfruttate per arrecare danno.

Qui entra in gioco la security integrata. Dynatrace analizza il comportamento di applicazioni, API, transazioni e trace in runtime per rilevare exploit, anomalie di sicurezza e modelli pericolosi.

In questo modo, la piattaforma consente di distinguere tra rischi teorici (vulnerabilità potenziali) e rischi reali (quelli attivamente sfruttabili). Questo è fondamentale per dare priorità agli interventi di correzione, soprattutto in contesti regolamentati come il banking, dove tempo e risorse sono preziosi. Inoltre, un approccio proattivo consente di integrare la sicurezza fin dalle fasi di sviluppo e di integrazione del software, automatizzando la creazione, il test e la distribuzione del codice per offrire aggiornamenti più velocemente e frequentemente, riducendo la probabilità di rilasciare codice vulnerabile nei sistemi di produzione.

Resilienza e cloud: abilitare la modernizzazione senza abbandonare la stabilità

Molte banche stanno migrando verso modelli cloud o ibridi, ma questa modernizzazione porta con sé un maggiore rischio: più componenti, più dipendenze, maggiore complessità.

Dynatrace supporta questa evoluzione fornendo monitoraggio specifico per ambienti containerizzati (Kubernetes), serverless e database distribuiti su cloud. Fornisce non solo le metriche, ma anche l’analisi dell’impatto delle modifiche (deploy, aggiornamenti) e suggerimenti per ottimizzare i costi e le performance.

La correzione automatica, alimentata dall’IA, permette di intervenire rapidamente su problemi emergenti: scaling automatico, azioni correttive intelligenti, rilevamento delle anomalie e alert proattivi riducono il carico operativo per i team DevOps e garantiscono la continuità del servizio anche in ambienti dinamici.

Intelligenza artificiale per l’analisi causale e la prevenzione

Uno dei punti di forza distintivi di Dynatrace è Davis, il suo motore di AI: non si limita a segnalare anomalie, ma analizza la topologia dell’intero ecosistema, identifica la catena causale degli eventi e formula una diagnosi precisa. Nel contesto bancario, questo significa che, quando si verifica un’anomalia - per esempio un rallentamento nelle transazioni online - Davis può indicare non solo che qualcosa non va, ma cosa lo sta causando (un microservizio critico, un database, un’API di terze parti) e quale sarà l’impatto sul cliente. Questo consente di risolvere gli incidenti più velocemente, riducendo il MTTR (Mean Time To Repair) in modo significativo.

L’obiettivo non è evitare completamente i guasti - il che non è realistico in un sistema così complesso -, ma poterli individuare e rispondere rapidamente. Per alcune grandi istituzioni finanziarie, che utilizzano la piattaforma Dynatrace, sono state registrate riduzioni molto importanti degli incidenti, arrivando a ridurre fino al 94% quelli causa di problemi più gravi.

In caso di disservizio è fondamentale comunicare ai clienti in modo tempestivo, essere trasparenti, dare stime realistiche sui tempi di risoluzione. Grazie alla visibilità in tempo reale e all’analisi causale offerte dalla nostra piattaforma, le organizzazioni possono conoscere rapidamente quante persone sono interessate, qual è la gravità del problema e la sua evoluzione, e quindi informare i clienti in modo più accurato. Questo non solo aiuta a contenere i danni reputazionali, ma contribuisce a mantenere la fiducia.

Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale è possibile ottenere analisi predittive: trend, anomalie emergenti, pattern ricorrenti, e persino simulazioni di impatto sul cliente che possono aiutare i team IT a prendere decisioni più informate.

Compliance, regolamentazione e resilienza operativa

Il tema della resilienza operativa è anche al centro del dibattito normativo: il Digital Operational Resilience Act (DORA) introdotto dall’Unione Europea richiede, infatti, alle istituzioni finanziarie di dimostrare di poter resistere e recuperare da eventi ICT.

Dynatrace è uno strumento essenziale in questo contesto, perché fornisce dati concreti su dipendenze, tempi di risposta, impatti sugli utenti e mitigazioni automatizzate. Le banche possono usare queste informazioni per creare report per i regolatori, per test di resilienza e per esercitazioni di business continuity basate su scenari realistici.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di dicembre 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.

 

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