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Objectway: Banche e gestori? Un “delivery hub” per il cliente private

delivery hub private Objectway

Gianbattista Geroldi, CEO di Objectway Italia

Capacità di gestire velocemente i nuovi bisogni, flessibilità nell’analisi dei dati e scalabilità, per inserire facilmente nuovi parametri e seguire l’evoluzione della vita e dello stato patrimoniale del cliente. Sono queste le tre caratteristiche fondamentali per fornire ai banker una soluzione capace di soddisfare il cliente private in tutte le sue necessità.

«Pensiamo alle soluzioni per gestire gli aspetti previdenziali e assicurativi, al tema del trasferimento della ricchezza alle generazioni successive o all’opportunità di investire la liquidità presente sui conti: in tutti questi ambiti – racconta Gianbattista Geroldi, CEO di Objectway Italia – la tecnologia supporta il banker e i clienti nell’analisi dei diversi scenari possibili, nella raccolta delle informazioni e nel definire gli obiettivi da raggiungere».

Personalizzare e digitalizzare

A questi tre requisiti, si aggiunge poi la necessità di personalizzare i servizi e digitalizzare le modalità di utilizzo, oltre che le interazioni tra banker e cliente.

«Il digitale è il canale preferito della clientela private e non solo delle generazioni più giovani – sottolinea Geroldi. Cresce quindi la domanda di soluzioni ibride, con due caratteri distintivi: approccio mobile first e perfetta digitalizzazione dei servizi».

La trasformazione digitale

Banche e gestori patrimoniali devono quindi evolvere per coprire la sfera dei bisogni del cliente private e porsi al centro della sua vita finanziaria.

«Come un delivery hub – chiarisce Geroldi –, adottando un ecosistema aperto e integrando soluzioni di partner tecnologici strategici per creare un’infrastruttura modulare e componibile as-a-Service. La nostra piattaforma offre una suite completa di funzionalità digitali, integra le operazioni di front e back office in un’unica piattaforma, disponibile su cloud e accessibili as-a-Service. Evita inoltre gli investimenti iniziali in infrastrutture, mentre a lungo termine elimina la necessità di aggiornare costantemente la tecnologia legacy interna, accelerando la trasformazione digitale e agevolando il passaggio da strategie di resilienza a obiettivi di performance».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2022 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop