Ricavi consolidati pari a 472 milioni, in crescita a doppia cifra (38%) rispetto al 2023, per il Gruppo Dedagroup, che ha approvato il bilancio 2024.
Un risultato significativo, frutto dell’integrazione di nuove realtà che hanno permesso di allargare il perimetro del business (anche se finendo per incidere sul risultato netto, negativo per 18,3 milioni), sia per via della crescita organica su tutte le componenti del Gruppo.
Forte incremento anche per la marginalità: l’EBITDA raggiunge i 42 milioni, segnando un balzo del 40% sul 2023.
Le operazioni del 2024
Soffermandoci sulle operazioni di acquisizione, nel corso del 2024 il Gruppo ha rafforzato il proprio perimetro attraverso una strategia mirata di crescita per linee esterne, con operazioni che hanno interessato il mercato nazionale e internazionale.
In ambito estero, è stata rilevata la quota maggioranza (67%) della società americana ShareOne di Memphis, attiva nella fornitura di soluzioni di core banking e digital banking nel mercato statunitense che serve circa settanta Credit Unions americane.
È stata acquisita anche la totalità delle azioni della giovane società londinese Quodorbis, che ha sviluppato un innovativo software di automazione in ambito del rischio e della cyber-compliance per le grandi organizzazioni.
Per quanto riguarda invece il mercato domestico, nella prima parte dell’anno, Dedagroup ha acquisito il 51% di Sei Consulting, attiva in ambito finance che sviluppa soluzioni software e servizi tecnologici focalizzati sull’innovazione, la digitalizzazione e l’automazione dei processi aziendali e il 100% di Deda Cle (ex Cle), che opera nel settore Public, con competenze consolidate in ambito Sanità e una suite proprietaria di software dedicati. Entrambe le società sono pugliesi.
A ottobre, l’ingresso nel perimetro del Gruppo SCAI, acquisizione tra le più rilevanti nella storia del Gruppo, ha rappresentato l’innesco di un ulteriore importante passo strategico.
Investimenti in Ricerca & Sviluppo
Lo scorso anno la Direzione Corporate Technology & Innovation ha consolidato il percorso di rafforzamento della capacità innovativa del Gruppo, guidando investimenti mirati attraverso iniziative di co-investimento e co-sviluppo.
In particolare, si segnala la consolidata collaborazione con Fondazione Bruno Kessler (FBK), che ha portato all’operatività dei due Co-Innovation Lab attivi. Il Co-Innovation Lab Cleanse, dedicato alla sicurezza delle applicazioni cloud native, è entrato pienamente nella sua fase esecutiva a partire dalla primavera 2024, con l’avvio dei lavori congiunti tra i team tecnologici del Gruppo e i ricercatori FBK.
In parallelo, sono proseguiti i lavori del Co-Innovation Lab Data & AI, focalizzati sull’evoluzione del Digital Hub, piattaforma open-source per la progettazione e gestione di soluzioni avanzate in ambito Data e Artificial Intelligence.
Tra le iniziative più significative si conferma anche la partecipazione al progetto Trentino DataMine, con l’annuncio ufficiale, nell’ottobre 2024, della nascita di Intacture, la nuova realtà dedicata alla realizzazione del primo data center europeo all’interno di una miniera attiva, un’infrastruttura decentralizzata a impatto ambientale minimo, aperta all’innovazione, alla ricerca e alla comunità.
Piani di crescita per il capitale umano
Al termine del 2024 il Gruppo conta quasi 5mila persone, in forte aumento rispetto all’anno precedente.
«Il 2024, pur in un contesto macroeconomico complesso e instabile, ha rappresentato l’anno migliore di sempre per Dedagroup, sia in termini di ricavi che di marginalità. È un risultato che valida la forza del nostro modello e delle scelte strategiche compiute negli ultimi anni. La solidità del nostro Gruppo, il valore delle nostre soluzioni software e l’eccellenza delle realtà integrate tramite una mirata attività di M&A ci consentono oggi di guardare al futuro da una posizione di grande stabilità e competitività – ha sottolineato Marco Podini, Presidente Esecutivo e CEO di Dedagroup. Guardiamo al 2025 con l’obiettivo di continuare ad ampliare le nostre attività sul mercato italiano e, allo stesso tempo, rafforzare la nostra presenza internazionale».