Una chat intelligente per la ricerca tra i dati aggregati dell’ISTAT.
Deda Next, realtà del Gruppo Dedagroup attiva nella trasformazione digitale della PA e delle aziende di pubblico servizio, ha sviluppato AI-Istat Data.
La soluzione nasce dalla volontà di Istat di migliorare le funzionalità di ricerca grazie alla introduzione della intelligenza artificiale generativa per la consultazione del patrimonio informativo che l’Ente mette a disposizione.
Come funziona la chat
La chat intelligente si basa sulla piattaforma di AI Generativa Microsoft Azure OpenAI integrata all’interno di IstatData, rendendo più semplice, intuitiva e accessibile la consultazione dei dati statistici.
Inoltre, vengono superati gli attuali limiti della ricerca testuale o per tassonomia, spesso poco efficaci per utenti non esperti, a favore di domande e risposte in linguaggio naturale.
Ad esempio: “Hai dati sui giovani che non lavorano?”, “Quanto spende il mio comune per l’assistenza?”, “Che dati hai sull’inquinamento?”.
Le risposte della GenAI sono mirate, accompagnate da suggerimenti di dataset pertinenti, filtri tematici e visualizzazioni dinamiche come grafici o tabelle.
Il sistema è progettato per non alterare in alcun modo il dato ufficiale: guida semplicemente l’utente a trovarlo, offrendone una spiegazione contestuale e facilitando l’interpretazione del contenuto.
Obiettivi futuri
Nei prossimi mesi è prevista un’ulteriore evoluzione di AIIstatData, che mira a semplificare ulteriormente l’esperienza d’uso degli utenti e a rendere l’accesso ai dati e ai grafici ancora più immediato.
«Con la collaborazione con ISTAT, abbiamo sviluppato una soluzione che mette davvero l’AI generativa al servizio delle persone e della trasparenza pubblica. AI-Istat Data rappresenta un cambio di paradigma nell’accesso alla statistica ufficiale: da ricerca passiva a interazione guidata per tutti, attraverso un’intelligenza artificiale pensata per comprendere i bisogni reali e supportare le decisioni – ha commentato Fabio Meloni, CEO di Deda Next. Con questo progetto, che dimostra come la tecnologia possa valorizzare il patrimonio informativo pubblico e renderlo finalmente accessibile a tutti in modo equo e trasparente, confermiamo il ruolo di Deda Next come partner tecnologico strategico della Pubblica Amministrazione, in grado di mettere a sistema capacità progettuali, tecnologie d’avanguardia e un approccio centrato sull’accessibilità, sull’esperienza d’uso e sull’etica».
«Negli ultimi anni – ha dichiarato Carlo Boselli, primo ricercatore ISTAT e responsabile della gestione della piattaforma dei dati aggregati – IstatData si è arricchito di informazioni fino a diffondere oltre 3mila datasets, suddivisi in 19 tematiche per un totale di 2 miliardi di record aggregati. Tale incremento ha richiesto l’individuazione di soluzioni tecnologiche innovative per la ricerca dei dati, tanto più in linea con la strategia di diffusione dell’Ente. La soluzione AI sviluppata su IstatData raggiunge pienamente l’obiettivo ed è perfettamente integrata con la piattaforma. Il ricercatore e l'utente generalista possono ora trovare i dataset e personalizzarne la visualizzazione direttamente in linguaggio naturale, sfruttando allo stesso tempo i tool tradizionali con un'interazione guidata tra uomo e piattaforma. È un importante passo in avanti al servizio di tutti gli utenti».