mercato finanziario

CSE al fianco delle banche per affrontare le sfide del 2025

CSE al fianco delle banche per affrontare le sfide del 2025

Massimiliano Palmieri, Responsabile Area Sistemi di CSE

Il settore bancario, anche in ambito tecnologico, è uno dei più dinamici e complessi. Le sfide che caratterizzeranno il mercato finanziario nel 2025 sono numerose e in aree chiave tutte correlate tra di loro: i servizi cloud, la modernizzazione dei sistemi legacy e l’intelligenza artificiale.

«Servirà una sempre maggiore velocità di implementazione, essenziale per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione anche sul fronte normativo, oltre a un contenimento dei costi dei servizi – racconta Massimiliano Palmieri, Responsabile Area Sistemi di CSE. Il codice Cobol su sistemi Mainframe, che per decenni ha garantito stabilità, scalabilità e performance alla maggior parte delle banche, sconta da qualche anno un progressivo impoverimento di risorse qualificate, fenomeno che è anche la causa della dilatazione dei tempi di sviluppo di nuovi prodotti, nonché un elemento di costo».

Il legacy non è un limite

I sistemi legacy non rappresentano però necessariamente un limite ai piani di evoluzione: serve, piuttosto, una strategia per sfruttarne solidità ed efficienza, affiancando nuove tecnologie ove tecnicamente ragionevole ed economicamente conveniente.

«I sistemi informativi delle banche sono frutto di decenni di ammodernamenti e integrazioni – chiarisce Palmieri – e hanno la particolarità di essere fortemente interconnessi nonché in continua evoluzione: per questi motivi i programmi di sostituzione delle vecchie applicazioni risultano estremamente complessi, costosi e causa di possibili interruzioni del servizio».

Cloud, Data Center e Container

Le tecnologie Cloud sono particolarmente efficaci per i processi caratterizzati da un elevato consumo di risorse concentrato in intervalli temporali contenuti e permettono, inoltre, di semplificare l’integrazione di servizi di terze parti, non richiedendo installazioni o evoluzioni hardware nei Data Center.

«L’adozione dei Container, invece, consente di raggruppare e isolare le applicazioni insieme al relativo ambiente di esecuzione, rendendo più efficiente e sicura la catena di promozione del software, proteggendo l’infrastruttura ma garantendo alti livelli di scalabilità e l’affidabilità, non ponendo vincoli alla crescita tanto nei Data Center di proprietà quanto sul Cloud – sottolinea Palmieri. La duplicazione in tempo reale dei dati elaborati sul mainframe, d’altro canto, offre la possibilità di sviluppare nuovi servizi e integrare prodotti di mercato senza fare ricorso ai sistemi legacy, sfruttando quindi le competenze presenti sul mercato».

Un partner per affrontare le nuove sfide

L’elemento chiave per una corretta interoperabilità tra queste tecnologie è la strategia di accesso ai dati e di esposizione dei servizi, che deve essere strutturata, standardizzata, sicura e ben documentata.

«Banche e operatori finanziari, dopo aver impiegato le tecnologie di automazione per le attività ripetitive più semplici, necessitano ora di snellire i processi decisionali: l’AI e il machine learning si propongono come principali strumenti di efficientamento sia dei processi cosiddetti “a lungo termine”, come la valutazione della concessione di credito, sia per attività complesse, come la revisione del portafoglio titoli in funzione dei bisogni del cliente. La crescita del settore bancario è quindi indissolubilmente legata alla capacità di innovare e di sfruttare le nuove tecnologie adottando la migliore strategia di integrazione e sostituzione dei sistemi esistenti. La scelta di un partner determinato e lungimirante come CSE, conoscitore sia dei processi bancari che della tecnologia, è la soluzione per affrontare al meglio le sfide del 2025», conclude Palmieri.

 

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Questo articolo è stato pubblicato sul numero di dicembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.