Rilevazione CIPA

In banca DLT privata, open finance per l’insurance e GenAI per gestire i clienti

Rilevazione CIPA DLT, Open Finance e GenAI

DLT, Open Finance e AI generativa. Sono i tre paradigmi tecnologici innovativi del 2023 secondo la "rilevazione sull’IT nel settore bancario italiano – Profili tecnologici e di sicurezza”.

A rispondere alla rilevazione CIPA sono stati 21 gruppi bancari, il 93% del totale attivo del settore bancario italiano, e tre banche singole.

Le tendenze innovative e i budget IT

Lo scorso anno oltre la metà delle banche ha intrapreso riflessioni e indirizzi sulla tecnologia blockchain DLT per la strategia trasformativa, dedicando nel 2024 il 5% del budget IT se non meno (oltre l’80% del campione indica una percentuale al di sotto dell’1%).

Il 40% delle banche ha invece volto lo sguardo all’intelligenza artificiale generativa, e ci si aspetta una crescita su tutto il mondo bancario, tanto che quasi una banca su quattro supera il 3% del budget IT dedicato a questa tecnologia.

Infine, l’Open Finance: più del 30% delle banche ha adottato una strategia per questo paradigma e una su cinque stanzia tra il 2% e il 5% del proprio budget IT per i modelli open.

L’esternalizzazione dell’IT

Le iniziative IT sono, per la maggior parte delle banche, in outsourcing.

Per la DLT, la realizzazione dei progetti passa da collaborazioni con enti di ricerca e Università, Consorzi e fintech.

Per l’Open Finance, le banche ricorrono a fornitori specializzati sulla tecnologia, consorzi e società di consulenza ICT.

Per la GenAI, più della metà del campione si rivolge a società di consulenza ICT, global vendor e a fornitori specializzati sulla tecnologia.

DLT: vantaggi e criticità

Ora scendiamo nel dettaglio dell’analisi, partendo dalla Distributed Ledger Technology (DLT) nelle banche: qui i benefici riguardano le caratteristiche di tracciabilità e immutabilità della blockchain. Insieme a una occasione per ottimizzare e standardizzare i processi.

Ma, tra i principali benefici osservati sul campo, le banche aggiungono anche la riduzione dei rischi.

Tra le criticità restano salde la complessità tecnologica e le difficoltà connesse con il quadro regolamentare, mentre le competenze interne si stanno rilevando in linea con le necessità.

Privata e permissioned

Per oltre l’80% dei rispondenti, la tipologia di DLT più diffusa al 2023 è la “Privata e permissioned” che in prospettiva, al 2026, sarà impiegata da oltre il 90% del campione.

Prevalgono DLT limitate a community/consorzio, le più ricorrenti al 2023 e indicate da quasi tutti i rispondenti nel triennio 2024-2026.

Gli ambiti più diffusi per le soluzioni DLT sono “Spunta Banca DLT” di ABI Lab, in produzione e alla quale aderiscono tutti i rispondenti, e “Garanzie Bancarie e Assicurative”, che comprende il progetto del CETIF - Fideiussioni digitali. Entrambe su DLT privata.

Riguardo le piattaforme tecnologiche utilizzate in produzione, emergono Corda e Polygon, alle quali si aggiungono, in sperimentazione, Ethereum e Algorand.

Open finance fa rima con data governance

Per quanto riguarda l’open finance, l’indagine si concentra ai servizi e prodotti finanziari, escludendo la parte relativa ai servizi di pagamento relativi all’open banking.

Le banche che hanno adottato questo paradigma puntavano allo sviluppo di nuovi servizi al cliente, alla profilazione più accurata della clientela e a una maggiore efficacia commerciale.

Mentre, tra le criticità attese, figuravano i timori per la cyber sicurezza e il rispetto della privacy, le tempistiche e i costi di sviluppo, insieme a un quadro normativo non completamente definito.

Di certo, l’open finance ha portato le banche a rafforzare il governo e la qualità dei dati, standardizzandone l’accesso e rafforzando le competenze interne per utilizzare tecnologie innovative di data governance.

Gli ambiti di applicazione

Assicurazioni, credito, investimenti e altri collaterali sono gli ambiti di sviluppo su cui si concentrano le banche nei progetti di open finance. In particolare, nel 2023, spicca il comparto assicurazioni e, in previsione, le banche si concentreranno anche sul credito.

Difatti, al 2023, le API maggiormente sviluppate dal settore bancario sono quelle rivolte verso l’esterno, a soggetti che naturalmente soddisfano determinati requisiti, e quelle a uso interno, svolgendo sia il ruolo di consumer sia quello di provider.

L’intelligenza artificiale generativa

Arriviamo dunque alla intelligenza artificiale generativa. Le banche si aspettano di migliorare l’efficienza interna, cosa dimostrata grazie alla riduzione degli errori operativi, e di incrementare il tasso di innovazione.

Ma sono ancora poche le realtà che hanno già dichiarato di avere misurato poi i benefici ottenuti.

Non mancano, inoltre, le criticità che riguardano sostanzialmente la spiegabilità dei risultati ottenuti con gli algoritmi di AI, la loro affidabilità e qualità.

Gestire i clienti e i documenti

Metà delle banche considera l’uso dell’AI generativa per gestire i clienti, esterni e interni, attraverso chatbot, consulenze virtuali, customer service end-to-end, oltre che per la gestione dei documenti e dei contenuti: l’AI è in grado di creare una sintesi dei documenti, attivare funzionalità di enterprise search e knowledge management, generare contenuti per il marketing e le campagne di vendita.

Nel prossimo triennio (2024-2026), tutte le banche saranno coinvolte nella gestione dei clienti attraverso la GenAI e oltre il 90% la impiegherà nell’ambito documenti e contenuti, sicurezza, audit e compliance.

Oltre l’80% del campione sarà coinvolto in applicazioni di IA generativa nell’IT.

Linguaggio di grandi dimensioni e modelli pre-addestrati

Per lo sviluppo dei progetti, quasi tutte le banche utilizzano modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), principalmente di tipo proprietario; la metà del campione utilizza anche LLM di tipo Open.

Per la realizzazione delle applicazioni, tutti i rispondenti utilizzano modelli pre-addestrati e la maggior parte di essi dichiara di effettuare un fine tuning, perfezionando il modello con i dati del contesto.

Quasi la metà del campione utilizza anche modelli pre-addestrati senza fine tuning sulla specifica applicazione.

Al 2023, i principali fornitori di IA generativa per il settore bancario più spesso segnalati dalle banche sono stati Open AI e Microsoft.

Questi fornitori si confermano anche in prospettiva, al 2026, insieme a Google.