Un punteggio di 80,2 su un massimo di 200 secondo l’indice internazionale BIA (Benefit Impact Assessment).
È lo score ottenuto da CBI a seguito della valutazione delle sue performance di sostenibilità a tutto tondo, presentato nella Relazione di Impatto 2023.
Un percorso verso la sostenibilità che ha richiesto alla Società Benefit di strutturarsi in modo adeguato: a inizio dello scorso anno è stato infatti chiamato a rivestire il ruolo di guida il Responsabile di Impatto, che coordina i lavori per la definizione del Piano di Sostenibilità annuale insieme a un apposito Comitato di Sostenibilità e a un Referente dedicato tra i membri del board.
Oltre a ciò, l’integrazione della sostenibilità è rientrata negli obiettivi di gestione delle prime linee.
Supply Chain sostenibile e benessere dei lavoratori
CBI, nella sua Relazione di Impatto 2023, ha quindi mappato i suoi fornitori rispetto alle performance ESG: il 61% ha risposto al questionario di autovalutazione Synesgy e il 48% ha ottenuto un buono od ottimo punteggio.
Naturalmente, le azioni sono state dirette anche verso la popolazione aziendale, attivando una piattaforma con programmi e iniziative di benessere psicofisico, iniziative di team building, il venerdì corto e un nuovo modello formativo di condivisione delle competenze tra i dipendenti.
L’equità di genere e la crescita collaborativa
Nella valutazione rientrano poi le attività a favore di diversità, equità e inclusione, con la nomina, lo scorso anno, di un Diversity Manager. E l’intenzione di rafforzare l’ecosistema collaborativo di CBI con i propri stakeholder, favorendo l’interdipendenza e la crescita collaborativa.
Ottimizzazione dei consumi e progetti sociali
Inoltre, tra le iniziative a impatto sono state valutate anche le attività di salvaguardia dell’ambiente, con politiche di riduzione dei consumi di carta e azioni di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi di energia, e iniziative di riforestazione.
Mentre nell’ambito dei progetti sostenibili di natura sociale sono proseguite le collaborazioni di CBILL per il Sociale: progetto nato nel 2016 per coinvolgere Onlus ed enti no profit e raccontare le loro iniziative in ambito sociale.
Lo standard di misurazione
L’impatto è stato misurato tramite il B Impact Assessment (BIA), uno dei tool più diffusi a livello globale per misurare l’impatto ambientale e sociale delle aziende, in cinque aree di impatto principali. Ovvero: Governance, Persone, Comunità, Ambiente e Clienti.
CBI aveva già utilizzato il BIA nel 2022, raggiungendo un punteggio buono, di 62,2. A più di un anno di distanza, CBI ha raggiunto un punteggio di 80,2 su un totale di 200 punti massimi ottenibili.
A influenzare positivamente il punteggio, oltre all’acquisizione della qualifica di Società Benefit, sono state le azioni a favore dei propri lavoratori, la governance e la mission, nonché le azioni realizzate a favore della comunità.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.