Un approccio olistico e incentrato sui dati, una esperienza sicura e ottimizzata per il cliente e forte attenzione ai costi.
Per una gestione efficace del contante è necessario riunire tutti questi elementi, perché oggi sono diverse le sfide che il cash management deve affrontare.
«In primis, la capacità di governare l’incremento dei costi – racconta Gianluca Stante, Head of Business Development and Sales Italy di Auriga. Infatti, l’inflazione e i tassi di interesse elevati hanno aumentato i costi di gestione del contante presso gli sportelli automatici, con un impatto negativo sulle banche e sui clienti».
I costi dell’ATM
A questi, si sommano i costi operativi degli sportelli automatici: che includono la gestione, la movimentazione e la messa in sicurezza del contante per rendere sempre disponibile e accessibile un ATM.
«Si tratta di una filiera articolata, con più operatori di trasferimento di contanti che devono essere coordinati. Il rischio – evidenzia Stante – è che questa complessità generi inefficienza, oltre che un incremento dei costi.
Inoltre, la conformità alle normative, che sono diventate più stringenti per esempio sul fronte dell’antiriciclaggio, richiede processi aggiuntivi che impattano su questa voce, insieme ai servizi di Cash-in-Transit (CIT), che comprendono il trasporto e la consegna di contante.
Infine, anche la gestione degli ATM, e quindi gli interventi tecnici e la rilevazione automatica della giacenza di cassa, influiscono sull’aumento dei costi dovuti sia alla inflazione sia alle misure di sicurezza».
I modelli predittivi per monitorare il contante
Per tenere sotto controllo i costi di gestione e, allo stesso tempo, migliorare anche l’esperienza dei clienti con un accesso ininterrotto al contante, la pianificazione dell’approvvigionamento del contante risulta fondamentale.
«Monitoriamo in tempo reale il fabbisogno del contante e, grazie ai modelli predittivi di analisi, calcoliamo in modo accurato la domanda di contante e i flussi di cassa, con l’obiettivo di pianificare e programmare gli interventi di rifornimento in maniera intelligente ed efficiente», spiega Stante.
La condivisione dello sportello automatico
Inoltre, la gestione può essere migliorata anche ripensando l’organizzazione della gestione dei canali self service: parliamo dell’approccio ATM Pooling, modello operativo che prevede la condivisione di sportelli automatici, con una riduzione del costo di proprietà e di gestione. Oltre che una maggiore copertura geografica.
«In questo caso – prosegue Stante – disporre di una strategia di gestione degli sportelli e del contante basata sui dati è di fondamentale importanza, perché un sistema di ATM Pooling richiede coordinamento tra gli operatori CIT, per una maggiore efficienza e ottimizzazione delle risorse».
Auriga lavora da anni a questo approccio, attraverso progetti internazionali, per esempio in Belgio con Batopin per la gestione della rete condivisa.
La gestione end-to-end del parco ATM
Infine, la gestione dell’ATM può anche essere as-a-Service.
«In questo modo si possono ottimizzare la gestione delle risorse e ridurre al minimo i costi operativi – osserva Stante –, grazie alla gestione end-to-end dell’intero parco di sportelli automatici».
Il ruolo della tecnologia nell’approvvigionamento del cash
La tecnologia riveste quindi un ruolo centrale nella trasformazione del modo in cui può essere governato il contante: l’automazione, che contraddistingue questi processi, insieme alla analisi predittiva e all’apprendimento automatico, permettono di ottenere maggiore efficienza e ottimizzazione dell’intero processo di controllo, approvvigionamento e movimentazione del cash.
«In questo modo, è possibile ridurre la quantità di contante inutilizzato – sottolinea Stante – e garantire al contempo la disponibilità continuativa per soddisfare la domanda dei clienti».
Le capacità dell’AI
L’intelligenza artificiale può essere un potente alleato in questo percorso, poiché consente di elaborare i dati statistici legati all’utilizzo del bancomat per prendere decisioni accurate di gestione del contante.
«Approvvigionamento compreso – precisa Stante. Inoltre, permette di analizzare la rete complessiva di sportelli automatici per determinare posizioni, i servizi e i livelli di contante ideali per ciascuno sportello.
Analizza i dati di tutte le transazioni e le movimentazioni dei flussi, su tutti i canali e, infine, automatizza la riconciliazione, limitando errori nei flussi finanziari».
L’analisi dei dati per le nuove sfide
Insieme al machine learning, l’AI è uno degli elementi centrali delle soluzioni di Auriga, con l’obiettivo di identificare e implementare strategie che puntano all’aumento della redditività, migliorando i servizi offerti e riducendo i costi operativi.
«Per essere competitivi e differenziarsi, le banche devono fare affidamento sull’analisi dei dati e valorizzare le informazioni sulle prestazioni a livello omnicanale, per definire strategie di business mirate a migliorare i servizi.
Oggi – conclude Stante – raccogliere i dati non è infatti più sufficiente: servono approfondimenti analitici per rilevare i veri indicatori dell’andamento dei servizi offerti e individuare rapidamente sfide e ostacoli».
Il ricircolo del contante in filiale
L’efficientamento della gestione e dei costi del contante passa anche dalle filiali, con l’utilizzo di sportelli di ricircolo del contante per gli operatori di filiale, caratterizzati da un ciclo chiuso, in cui gli stessi depositi dei clienti della banca possono essere utilizzati per rifornire gli sportelli automatici.
Il ricircolo di contante direttamente in filiale permette di ridurre ulteriormente il trasporto del contante, quando le cassette vengono scambiate tra i sistemi in un’unica sede.
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Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.
